Sento il bisogno di uscire dagli schemi.

Mi stanno solo costringendo a rimanere pur ferendomi. L'organo ''cuore'' rimane sano, batte ancora ma pian piano mi sto degradando.
E sì non ho i problemi peggiori del mondo, sto esagerando. Ma dopo la morte di mie due care parenti risentivo il bisogno di tornare qui
a sfogarmi perché piangere credo sia solo una forma per mostrare la tristezza. Non mi fanno stare meglio, ecco.
Erano due ragazze magnifiche una morta il 19 settembre alle sei del pomeriggio e l'altra la settimana dopo per morte naturale
ritrovata in casa dal marito. E' stato un colpo duro per me e per tutti gli altri parenti. La prima ragazza è morta in un incidente.
Dicono che ora dove siano finite, vengono bruciate con le nostre lacrime. Sento ancora le loro voci di ricordi con loro,
come se fossero con me. Dicono, anche, che uno deve avere la pazienza di sopportare queste disgrazie perché
tutti finiremo un giorno così e non ci sarà più tempo per fare qualcosa. E piangeranno per noi, soffriranno e poi
la vita continuerà ad andare avanti pur non essendoci più quella morta. Gli sentiremo come accanto a noi, come se
fossero vicine, come se ci parlassero. Bisogna sopportare comunque. Mia madre aveva portato alla ragazza morta, 
un maglione rosso con fiori disegnati sopra e invece non lo vedrà mai. Poi, un'amicizia perduta ormai da tempo,
è sempre vado più avanti e poi questa si allontana. Solo quelle vere sono rimaste. Gli amici veri sono rimasti legati a me
perché nessun problema ci avrebbe fatto allontanare. Ma solo un'amicizia perduta mi è rimasta nel cuore, e vorrei riaverla
perché lei era importante.