Terribile.
Potente.
Spietata.
Vendicativa.

Ecco cos’era agli occhi degli umani.
 
Ecco che cos’era agli occhi di tutti.
 
Un’assassina senza cuore.
Una bestia che uccideva senza pietà chiunque si trovasse davanti alle sue affilate zanne.
 
Nessuno aveva il coraggio di aprire gli occhi oltre la paura che li trafiggeva davanti alla sua vista.
Come biasimarli?
 
Grande come una delle loro case.
Il corpo maestoso deformato dai potenti muscoli che affioravano sotto le scaglie cremisi scintillanti sotto al sole come sangue.
Eleganti corna frastagliate ornavano il suo capo ripiegandosi indietro e tingendosi d’oro e d’avorio.
Ali. Gloriosi, forti, le ossa delle sue braccia si allungavano fino a piegarsi indietro, dando origine a tre lunghe e deformi dita. Lo spazio tra un dito e l’altro era occupato da una spessa membrana che quando veniva  dispiegata conferiva alla sua figura un aspetto ancora più grande e pericoloso.
Una coda lunga e corpulenta si estendeva fino a terra solcata da delle crepe nelle quali brillava magma puro.
 
Tutto questo nascondeva però i suoi occhi, dettaglio meno importante per un umano che le si trovasse di fronte.
Grandi, brillanti d’ambra e screziati d’oro. Carichi d’odio e rabbia, sentimenti che provava verso chiunque. Nessuno sapeva leggere oltre quelle due emozioni che bastavano a farli terrorizzare o ad etichettarla come mostro pericoloso, creatura da abbattere, bestia da evitare.
Lei era un dragone.
Una creatura nata dall’unione del Cielo e della Terra con il preciso scopo di uccidere gli esseri umani.
O almeno questo era ciò che gli umani stessi pensavano.
 
E se invece ci fosse stato altro?
Se sotto quelle scaglie così resistenti si fosse celato un cuore tenero ed un’anima dolce?
Se dietro quegli occhi così temibili vi fosse stato solo timore, diffidenza e delusione?
 
Questo non aveva importanza.
Per gli umani non ne aveva. Quindi nemmeno per lei.
 
Volevano vederla come un mostro?
Ebbene, lei sarebbe stata mostro.
Li avrebbe uccisi uno dopo l’altro, come loro si aspettavano.
Li avrebbe mangiati, saziandosi delle loro carni, come loro narravano.
Li avrebbe inseguiti dal cielo per carbonizzarli con le sue fiamme divampanti, come si scriveva in ogni storia.
 
Lei sarebbe diventata l’incubo che loro cercavano.
Sarebbe diventata la sua stessa condanna.
Sarebbe stata ciò che doveva essere da sempre.
 
Sola.