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Autore: _Emma    21/10/2012    6 recensioni
A warning to the people.
[La mia prima fic su questo fandom, siate clementi!][Raccolta di drabble][Ispirata alla canzone "This is war" dei 30 seconds to Mars]
Genere: Generale, Guerra, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
- Questa storia fa parte della serie 'Una canzone, tante persone.'
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The many faces of war.
 
A warning to the people.

 
The Good.
Sei pronto, Harry? Sei pronto ad entrare in guerra? A morire? A dire addio ai tuoi amici e a tutte le persone che tengono a te?
Sei pronto a salvare il mondo, Harry?
Harry strinse di nuovo la Pietra della Resurrezione nel pugno serrato.

Sì.
 
The Evil.
Voldemort giocherellava con la Bacchetta di Sambuco, guardandola apaticamente. Perché quello stupido pezzo di legno non voleva obbedire a lui, al mago più potente di tutti i tempi?
Continuò a rigirarsela tra le dita, poi chiamò Lucius Malfoy, quel codardo.

-Chiamami Severus.-
 
The Soldier.
Neville strinse la spada uscita dal cappello parlante tra le mani, e con uno scatto orizzontale tagliò la testa al serpente, che fino a quel momento si era limitato ad osservarlo con aria minacciosa.
Nel momento in cui la lama incontrò le scaglie della pelle del malvagio rettile, il ragazzo si sentì diverso da come si era sempre sentito.
Non era più il ragazzetto grassoccio e pauroso, che non faceva che combinare guai.

Era un eroe.
 
The Civilian.
Cos’era in quella guerra? Solo una spettatrice passiva. Non aveva l’età giusta per combattere, quindi doveva assistere.
Assistere alle morti, al sangue che le colava davanti, al pianto dei famigliari delle vittime.
Ginny non voleva essere così.

Per questo si alzò, e da quel momento non fu più parte del pubblico, ma dell’esercito.
 
The Martyrs.
Lily Evans pregò invano il mago malvagio. Gli avrebbe dato tutto, avrebbe fatto qualunque cosa pur di salvare il piccolo Harry, che, inconsapevole del pericolo che stava correndo, li fissava allibito attraverso le sbarre del suo lettino, reggendosi con le minute mani.

Lui non poteva toccare suo figlio.

 
Dobby sapeva di non avere speranze.
Questa sua consapevolezza venne accertata quando il coltello d’argento di Bellatrix Lestrange gli si conficcò profondamente nel petto.
Eppure era felice.

Aveva salvato Harry Potter.
 
The Victim.
Fred rideva.
Suo fratello era di nuovo con loro, non più arrogante e cieco, ma pronto ad aiutarli.
Fu in quel momento che tutto andò in frantumi.
Fred morì, contento di essere riuscito a riappacificarsi con Percy, quel fratello che pensava di aver perduto.

L’ombra di quella risata era ancora presente sul suo volto.
 
The Prophet.
Sibilla Cooman aveva provocato quella guerra, seppur involontariamente.
E si diede da fare per combatterla, distruggendo sui crani dei Mangiamorte tutte le sue sfere di cristallo.
La nipote di Cassandra si sentì immensamente fiera di sé.

In fondo, il suo posto nella scuola non era proprio del tutto immeritato.
 
The Liar.
Quante bugie avevano albergato nel cuore di Severus.
Poche erano uscite, molte erano rimaste nascoste dentro di lui.
Doppiogiochista.
Ecco cos’era.
La sua vita non era stata altro che un susseguirsi di falsità, di fandonie.

Ma l’amore che provava per Lily non era una bugia.
 
The Honest.
Sincera, onesta, sempre dalla parte del bene.
Hermione non si pentiva di ciò che aveva fatto nella sua vita.
Un’unica bugia era uscita da lei.
E anche questa era a fin di bene, dicendola aveva salvato due vite.

Una bugia per salvare i suoi genitori era una bugia buona.
 
The Leader.
Lui non sarebbe mai stato un buon capo. Ecco cosa pensava Silente.
Ma Harry non era d’accordo.
In fondo, Albus aveva governato perfettamente la scuola e l’Ordine della fenice!

Nel suo piccolo, quell’uomo che aveva commesso tanti errori era un buon comandante.
 
The Pariah.
Un intoccabile, ecco cos’era Draco Mafoy.
Non poteva essere nemmeno sfiorato dalle autorità.
Inafferrabile.
Eppure, avrebbe veramente voluto essere come tutti gli altri.
Normale.

Perché Draco era solo un ragazzo che voleva essere salvato.
 
The Victor.
Ron stringeva la coppa di Grifondoro, fiero e orgoglioso.
Aveva fatto a pezzi i suoi avversari, dimostrato al mondo la sua bravura.
Si crogiolava in quel suo unico momento di gloria, ebbro di felicità.

Per la prima volta, aveva battuto il suo migliore amico.
 
The Messiah.
Harry si alzò.
Tutti lo guardavano.
Aveva vinto, aveva sconfitto Voldemort.
La pace totale non sarebbe mai stata raggiunta, questo lo sapeva.
Ma di una cosa era certo:

Era l’inizio di un nuovo mondo.
 

I believe in nothing
But the truth of who we are
 

Note
Ok, inizio col dire questo: la fic che ho appena pubblicato è la prima che scrivo su Harry Potter. Perché non ne ho mai scritte prima, dato che sono una grandissima fan di questo meraviglioso libro? Non so. Forse avevo paura che la mia fic non piacesse, che venisse considerata un insulto al fandom. Ma alla fine mi sono decisa. O la va o la spacca. Spero che questa raccolta di drabble sia piaciuta ai fan di HP, e ovviamente spero anche in qualche recensione, più che altro per sapere se ho fatto schifo. Ah, come ho scritto nell'intro, questa fic è ispirata alla canzone This is war, che io trovo davvero meravigliosa. Nel testo c'è scritto che c'è solo un martire, ma non sapevo proprio decidermi tra Dobby e Lily! Quindi li ho messi entrambi;) Questa fic, come molte altre che ho scritto, è uno sclero. A volte mi vengono delle idee assurde e penso "Ma come faccio a pensare roba del genere?!" Poi le riguardo e la mia mente pazzo mi dice "Beh... in effetti non sono così male..."
Insomma, ora la smetto con questo interminabile messaggio.
Spero che vi piaccia, davvero! Ah, critiche e consigli sono ben accetti!
Emma

  
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