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Autore: ScarlettIvyCH    22/10/2012    1 recensioni
Si era stancata e ti ha lasciato, ma una parte di lei è rimasta con te, dentro di te, e forse non è del tutto un bene, ma a te non importa, vero?
Andare avanti è difficile soprattutto se non puoi far a meno di ricordarla.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve a tutti! Questa è la prima fan fiction che scrivo con un POV maschile e spero tanto che non sia un completo schifo (?). Lasciate pure un commentino o quel che volete (XD ... fin tanto che non sono insulti... ) se ne avete la voglia e il tempo. Ed ora buona lettura!

 

 

C’era stato un tempo in cui voi eravate una cosa sola, ma ormai erano passati mesi che pesavano come anni. Ti eri sempre sentito parte del suo mondo, riuscivi a capire cosa stesse pensando senza che lei ti dicesse nulla, capivi quando un suo sorriso era falso e spesso riuscivi anche a capire immediatamente il perché. Ora, te ne sei reso conto già da tempo, non c’è più nulla che tu possa capire. Hai pensato che fosse il vostro amore a collegare le vostre menti facendoti capire cosa si nascondeva dietro un suo sorriso o una sua frase. Hai pensato che fosse merito tuo, solo tu potevi capirla veramente. Poi, quando tutto è finito, hai capito: non eravate voi, non eri tu, era lei. Se ci rifletti un attimo ti sembra ancora così stupido e ti chiedi come hai potuto non capirlo subito: era lei che ti lasciava entrare nel suo mondo ed il tuo unico merito era quello di essere riuscito a coglierla in un attimo di debolezza finendo per avere il suo permesso. Non puoi certo dire che rimpiangi qualcosa, alla fine sei stato felice con lei... già, l’unico problema è che ora è tutto finito.

Lei si è stancata e  questa non è una certo  una scusa di quelle che si ripetono fino a crederci veramente, fino a giustificare la fine di quella relazione senza che tu ne sembri minimamente colpevole. No, lei si è stancata di voi, te l’ha detto, ti ha lasciato, ti ha porto le sue scuse e ti ha salutato per sempre.

Ora, tu non sei una persona che si arrende facilmente, anzi! Ma davanti ad una simile dichiarazione, davanti a lei... com’è che era andata? Ah, sì!

“Ciao, Sam.”

“Ciao! Volevi parlarmi, giusto?” ed in quel momento non ti aspettavi di certo nulla di spiacevole, insomma non c’era nulla che non andasse nella vostra relazione... o no?

“Sì, ecco... sai, credo di essere stanca... nel senso, ehm... sai che io non amo molto stare con le persone, no? È forse una cosa orribile, beh lo sembra se non altro... ma il punto è che sono stanca di stare anche con te.”

Ok, non era andata subito dritta al punto, ma già da metà della frase qualcosa l’avevi intuito, se non altro avevi campito che bruttissima piega stava prendendo il discorso... ma in quei momenti c’è sempre quel senso di incredulità che ti pervade e non riesci a credere che lei, la tua ragazza da circa quattro mesi, ti stia dicendo così di punto in bianco che si è stancata di te e non ti vuole più con se. Ed allora non puoi far a meno di domandare nella vana speranza che tu abbia frainteso.

“C-come scusa?”

E lei sospirando, come se fosse stata la decima volta che ripeteva la stessa frase, ti rispose semplicemente: “Oh, beh, sai come vanno queste cose quando si tratta di me... è come quella volta che mi sono alzata dopo una lunga dormita ed improvvisamente non avevo più quella voglia di castagne che mi affliggeva da mesi... insomma basta castagne...”

Non ti aveva veramente paragonato a una sua “irritante voglia di castagne”, vero??

“Quindi niente, ora ognuno per la sua strada... alla fine penso che sia giusto anche per te, no? Dovresti trovarti una ragazza che non si stanchi delle persone, o quanto meno di te... sai che in questi casi fare storie non serve a niente con me, vero? Ecco.”

Ok, era esattamente uno di quei momenti in cui non sai mai se essere più triste o arrabbiato o confuso o deluso o forse sei qualcosa che neanche sai che esiste.

Ma si può seriamente scaricare qualcuno così? Cioè davvero?? 

Ora forse diresti che più di tutto eri perplesso.

“Beh, ma... ”

“Niente storie, Sam! Non è che non dobbiamo più parlarci... se ci vedremo per strada un saluto è di cortesia, ma mi conosci... il resto è un po’... intendo chat e messaggi... beh, sai che li odio e la mia è un eccezione per pochi, lo stretto necessario, ma ora,  con te... hai capito, vero? ”

Aspetta, ma stava cercando di essere delicata? Questo secondo lei è tatto??

Ok, mal di testa assurdo. Possiamo finirla qui? Che bisogno c’è di ricordare tutto il discorso, parola per parola?

Beh, ma ormai è finita da tempo... hai mollato la presa stranamente presto, vi siete salutati e fine. È stato così innaturale: quattro mesi fantastici, un “grazie mille, ma addio.” (che di per sé non è normale) e fine di ogni discussione presente e futura.  

“Hey, Sam!! Ci sei?? Mi stai ascoltando??”

Oh, cazzo! Bene, riepilogo della situazione presente: sei uscito; sei uscito con la tua nuova ragazza; la tua nuova ragazza, dolcissima e solare, ti stava parlando e tu ti sei perso a ricordare la tua ex; la tua attuale ragazza ti ha di nuovo scoperto con la testa tra le nuvole mentre ti parlava... morale: non hai minimamente seguito il suo discorso per l’ennesima volta e se ti fa domande sei nella merda perché non sai più che scusa inventarti.

 “Uff! vabbé dai, sono già le sette e io devo tornare a casa in tempo per la cena o chi la sente poi mia mamma... ci sentiamo dopo ok? in chat oppure ti mando io dei messaggi...”

“Certo.” Ti accorgi di aspettare con un po’ troppa impazienza che se ne vada, ma forse sei solo stanco... beh, in ogni caso ora come di rituale le darai il bacio che lei pretende, staccandoti forse un po’ troppo velocemente, e rimarrai lì a guardarla andare via.

Quando le persone ti voltano le spalle e se ne vanno - e s’intende letteralmente - si provano sempre emozioni diverse. Quando lei se n’era andata ti eri sentito svuotato e allo stesso tempo con la testa pesante e piena di parole, pensieri, immagini. Ora quando qualcuno se ne va non riesci a far a meno di prendere la cosa con un certo distacco, in effetti quasi non ci badi.

Non hai mai sopportato gli addii né sei mai stato uno che si arrende facilmente, ma lei era speciale e con lei non c’era nulla di normale o ordinario. Una parte di lei è rimasta con te, dentro di te e forse non è del tutto un bene, ma a te non importa, vero?

  
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