Stava dietro la porta osservando quella figura femminile occupata nel creare nuovi progetti. La vide piuttosto concentrata, non si riposava da molto sua madre.
Il ritorno in quella epoca era stato molto accogliente, perfino Vegeta, il Saiyan più tenebroso, mostrò una certa felicità nel rivedere suo figlio.

Atterrò vicino alla Capsule Corporation dopo stancanti ore di viaggio. La macchina del tempo si spense e Trunks scese da essa per avviarsi dentro la dimora.
Bulma fu la prima a precipitarsi fuori, lasciando i cavi con cui stava lavorando. Fu sorpresa nel rivedere suo figlio, era sempre più convinta di non rivederlo più.
Trunks le sorrise gentilmente, com'era suo solito fare.
"Buonasera, mamma!"
La donna ricambiò il sorriso quasi con gli occhi lucidi dalla felicità, si avvicinò al ragazzo accarezzandogli il viso. Era cresciuto anche lui; in effetti erano passati solamente tre anni dalla sua ultima visita.
Dopo essere entrati in casa senza molte parole, perché per madre e figlio bastava un solo sguardo per capirsi, Bulma preparò un buon the per accogliere calorosamente il figlio.
"Allora Trunks" Posò le tazze sul tavolino del salotto, dopodichè si sedette sul divano affianco suo figlio "E' stato faticoso il viaggio?" Gli sorrise amorevolmente.
Il ragazzo afferrò la tazza soffiando il the per non scottarsi. "No, per niente! La macchina offre molta comodità!" Incominciò a sorseggiare un pò di the, quello preparato da sua madre era il suo preferito.
"Però, sono davvero un vero genio" Bulma ridacchiò per poi concentrarsi su una figura familiare.
Trunks posò la tazza alzandosi dal divano, l'adrenalina di rivedere suo padre era incontrollabile. Gli andò contro regalandogli uno dei suoi sorrisi più grandi.
Vegeta accennò un lieve sorriso e si lasciò abbracciare dal figlio.

Al ricordo del suo benvenuto si lasciò scappare un sorriso.
"Ehm, è permesso mamma?"
Bulma sobbalzò, non  aveva sentito suo figlio per tutto questo tempo. "Oh Trunks, accomodati pure!"
Il ragazzo prese uno sgabello e vi sedette vicino alla madre. Controllò il lavoro in corso, facile da costruire ma con una determinata pazienza e calma.
"Un nuovo progetto della Capsule Corp.?"
La donna annuì con il viso un pò stanco. "Mancano solamente pochi dettagli e avrò finito!"
Spinse leggermente la madre alzandola e poi prese il suo posto.
"Ma Trunks! Cosa stai fac-" "Finisco io il tuo lavoro! Sono in grado di gestire questo progetto."
Veder la madre così stanca lo disturbava. Nella sua epoca, Bulma era sempre più triste e stanca, in qualche modo voleva aiutarla in quell'epoca vista l'occasione.
La donna, capendo perfettamente le intenzioni del figlio, sorrise e fece per uscire sussurrando un "grazie" che Trunks sentì perfettamente.
Mentre si avviò in bagno per una doccia calda, Trunks si occupò del progetto.
"Allora, questo va qui... e quello... uhm.." Osservò il laboratorio in cerca di un cavo. "Dove lo avrà messo.." Si alzò per trovarlo ma scivolò su un tubo sbattendo la testa e fortunatamente la vista gli cadde su un cavo azzurro. "Eccolo!" Si alzò rischiando di riscivolare sullo stesso tubo per poi afferrare il cavo e collegarlo nel progetto.

Sua madre ritornò dopo una buona mezz'ora.
"Come sta procedendo?"
"Sta andando tutto bene!" Con le mani sporche di olio si asciugò i sudori dalla fronte sporcandosi quest'ultima.
Lei l'osservò per un attimo per poi scoppiare a ridere.
"Uh? Cosa c'è mamma?"  
"Sei tutto sporco." Andò a prendere un panno bagnato, per poi tornare e sfregargli la fronte, le guance e il naso per ripulirlo.
"Eh eh" Il Saiyan si grattò la testa leggermente divertito "A volte sembro ancora un bambino!"
"Già, ma sai bene che per me lo sarai sempre!" La madre ridacchiò donadogli un sorriso materno, uno dei più affettuosi. "Forse può anche darti fastidio nonostante la tua età.. vedrò di regolarmi."
"No no mamma!" L'osservò con uno sguardo nostalgico da affetto materno. Nella sua epoca si stava occupando di sua madre che ormai, era sempre più triste e rassegnata. Sorrideva solo per tranquillizzare Trunks. "Non ho detto che lo devi evitare.." Abbassò leggermente lo sguardo tirando un sorriso amaro. " A me fa davvero piacere."
Bulma notò la tristezza dietro al suo sorriso e gli appoggiò una mano sotto il mento per alzargli di nuovo il volto. "Non so bene quale sia il tuo rapporto con la tua vera madre, se vogliamo chiamare così la mia versione futura. Ma sappi che quando avrai bisogno di qualcosa, potrai sempre contare su di me."
"Si, lo so bene" La guardò dritta negli occhi sorridendo sinceramente. "Per questo mi ritengo ancora il tuo bambino"
Sorrise, commossa da quelle parole, e improvvisamente lo abbracciò stretto.

"Uh.. mamma!" Ricambiò sorpreso l'abbraccio.

"Non so se te l'ho mai detto, ma sei il mio orgoglio. Credo di essere la mamma più fortunata del mondo. "

"Addirittura?" Fu molto sorpreso da quella sua affermazione. La donna annuì convinta, poi si staccò dall'abbraccio. "Su, ora continua qui." Indicò il progetto.

"Agli ordini!" Trunks rimise le mani tra quei cavi.

La scienziata rise alla battuta, osservandolo poi mentre lavorava, senza trovare nulla da obiettare.

Trunks era molto felice in quel momento. Oltre aver fatto riposare sua madre ritrovò anche l'amore materno che gli mancò particolarmente. Era magnifico rivivere questo amore particolare che solo lui e Bulma potevano capire.









Dedico questa Fanfiction ad una mia amica, in un gdr interpreta mia madre ed è stata proprio lei ad ispirarmi per questa ff. Ciao "mamma"! :)