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Autore: jessy16    06/05/2007    5 recensioni
Può una ragazza normale fare amicizia con i due vampiri più pericolosi di tutti i tempi? E se si innamorasse di uno di loro? La sua vita sarebbe capovolta e capirebbe che sulla terra non ci sono solo esseri umani... Sto correggendo i capitoli perchè ci sono molti errori. Quindi abbiate un pò di pazienza. Grazie ciao ciao ^_^
Genere: Dark, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Angel, Spike
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un altro vestito

Il cambiamento

 

 

Cap. 5 Giornata particolare

 

-……- parlato

_........_ pensato

 

 

 

Un altro vestito. Un’altra strisciata di carta di credito. Altro negozio. Un altro paio di scarpe. Una nuova strisciata di carta di credito. Jessy era impressionata dalla quantità di soldi che una persona poteva possedere. Se la persona era un vampiro, poi….

Era dalle due di quel pomeriggio che entravano in negozi di vestiti, accessori, scarpe, biancheria, tutto quello che le veniva in mente o che le piaceva lo comprava. Anche se alla fine era stata obbligata a comprare,e nonostante le sue proteste iniziali (diciamo che non ci ha messo tanto a cedere!NdA), alla fine aveva dovuto cedere e ora stava comprando di tutto, ovviamente era Angelus che pagava.. Tutto era cominciato quella mattina quando era venuto a prenderla a scuola, e lei salendo in macchina, aveva detto che le sarebbe piaciuto comprare qualcosa di nuovo.

- Mi sa di averti fatto spendere una fortuna!- disse Jessy, mentre leggeva l’importo della sua ultima spesa.

- Decisamente!Ma le mie ragazze non possono andare in giro con degli stracci!- rispose lui mentre prendeva alcune borse dalle mani di lei.

- Non ho mai comprato così tante cose in una volta sola. Anzi, forse non le ho mai comprate neanche in un anno!- disse lei mentre cercava di portare le borsine che cercavano di cadere dalla sua mano.

- Vieni. Andiamo a prendere qualcosa da bere- le disse lui vedendola guardare sognante un bicchiere d’acqua.

- Grazie. Non immaginavo che provare vestiti potesse stancare così!- disse, mentre si sedeva su una sedia e Angelus si sedeva di fronte a lei.

- Desiderate- chiese la cameriera appena arrivata, pronta a scrivere l’ordinazione su un piccolo taccuino.

- Io solo un bicchiere d’acqua, grazie- disse lei, mentre si appoggiava allo schienale della sedia e si guardava intorno.

- Un caffè - disse Angelus non togliendo gli occhi da Jessy. Dopo che la cameriera se ne andò, lei disse senza guardarlo  

- Grazie-. Lui non le rispose, ma alzò un sopracciglio. Vedendo la muta domanda sul volto di lui,continuò a parlare

- Voglio dire, immagino che non deve essere molto divertente girare per negozi, tutto il giorno e spendere soldi che potrebbero servire per qualcos’altro- gli spiegò lei guardandolo negli occhi.

- Beh non è così male se poi la “modella” fa una sfilata per farsi perdonare di aver comprato tutte quelle cose- rispose e lei ora era sicura che ci sarebbe stato qualcosa dopo la sfilata. Quell’idea si solidificò ancora di più vedendo l’espressione sul suo viso….

Jessy si chinò un po’ sul tavolino e gli sussurrò – Pervertito- poi si rialzò in fretta notando, con la coda dell’occhio, l’arrivo della cameriera con le loro ordinazioni.

Lui sorrise e basta e, dopo aver ringraziato la cameriera, portò alla bocca la tazzina calda contenente il liquido scuro e dall’aroma forte.

- Che ore sono?- chiese lei mentre beveva un sorso d’acqua.

- Mmmm… sono le sette- disse lui e per poco Jessy non si strozzò con l’acqua appena ingerita.

- Le sette?!? Cavolo! Sarà meglio andare a casa, ti hai già speso fin troppo e poi devo essere in piscina tra meno di un ora.-  disse, mentre si alzava e prendeva dalla tasca dei pantaloni degli spiccioli, ma notando l’occhiataccia di lui, li rimise in tasca sbuffando e alzando gli occhi al cielo pensando a quanto potessero essere orgogliosi gli uomini, per voler a tutti i costi pagare facendo la parte dei gentiluomini.

 

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Bagher. Palleggio. Alzata. Schiacciata. Punto.

Si stava allenando da quasi due ore, ma non riusciva a concentrarsi sugli esercizi. Troppe cose per la testa. E tutti i pensieri portavano a un nome solo : Spike. Dalla prima volta che lo aveva visto le era piaciuto subito. Alto, biondo, occhi azzurri e con quel sorriso che avrebbe fatto sciogliere anche un orso polare. Nei giorni successivi al loro incontro non aveva fatto altro che pensare a lui e anche il ragazzo che le piaceva, Fabio, ormai non le sembrava così perfetto come le era apparso la prima volta che lo aveva visto a scuola. Ovunque andasse si sentiva lo sguardo di Spike addosso e il più delle volte si era ritrovata a guardarsi intorno, sperando di vedere uno spolverino nero, o una testa tremendamente bionda spuntare in mezzo alla gente. Anche ora, mentre faceva l’ennesima schiacciata, le sembrava di avere i suoi occhi puntati sulla schiena. Si riscosse dai suoi pensieri, solo quando sentì l’allenatore parlare

- Ok ragazze, fate una pausa.-  Si diresse ai primi gradini degli spalti dove aveva appoggiato una bottiglia d’acqua e un asciugamano per il sudore. Mentre cominciava ad asciugarsi il viso vide alcune sue compagne fissare un punto vicino alla porta d’entrata della palestra e, vedendo i loro sguardi sognanti, diresse il suo sguardo verso essa. Se fosse stato possibile, avrebbe giurato che le sarebbero caduti gli occhi. Era lui. Dannatamente bello con il sorriso strafottente sulle labbra, consapevole della sua bellezza e dell’effetto che stava suscitando su quelle povere ragazzine in pieno squilibrio ormonale. Lei ora se lo stava mangiando con gli occhi. E il fatto che fosse vestito come piaceva a lei non aiutava a farle distogliere lo sguardo. Lui si stava avvicinando, con la sua solita camminata da predatore, a lei che era senza parole e riusciva solo a guardarlo a bocca aperta.

- Ciao- disse lui sorridendole.

- Ciao Spike- rispose Cinzia, sicura che stesse sognando tutto e che tra poco si sarebbe svegliata rimanendo con un sapore amaro, come la tristezza, in bocca.

- Sei un sogno?- chiese lei imbambolata.

- Spero di no dolcezza o non riuscirò a farti passare dei bei momenti in mia compagnia- Lei si riscosse sentendo quella voce calda e sensuale.

- Ehm, cosa ci fai qui?- decise che era meglio cambiare argomento. Si sedette su un gradino e cominciò a bere dalla bottiglia facendo finta di non vedere lo sguardo delle sue compagne, in quel momento molto meravigliato.

- Ho pensato di venire a trovarti dato che non ci vediamo molto spesso. Ho chiesto a Jessy dove ti allenavi ed eccomi qui.- disse Spike mentre si sedeva vicino a lei e la osservava bere a grandi sorsi.

_Oh Jessy, ti devo un enorme favore!_ pensò.

- Sai, mi sa che hai fatto colpo sulle mie compagne.- disse lei sorridendo, mentre gli faceva cenno con la testa di girarsi. E appena lo fece tutte le ragazze che prima erano intente a guardarlo, imbambolate, fecero finta di niente e tornarono a chiacchierare tra di loro, continuando però a osservare di sottecchi quel ragazzo che le attirava come delle calamite.

Spike sorrise e con un’alzata di spalle tornò a guardarla. Rimasero a parlare per un po’, incuranti di chi avevano intorno, e sperando entrambi che il tempo non passasse mai. Stavano ridendo per una battuta fatta da lei su una cosa che le era successa il giorno prima, quando l’allenatore fischiò dicendo che la pausa era finita. Lei si rattristò un po’ e lui, vedendo il suo muso lungo, decise di fare una cosa inaspettata. La baciò. Piano, leggermente, uno sfiorare di labbra, e a lei sembrò di rinascere. Non si sentiva così felice da tempo, stava per approfondire il bacio, volendo qualcosa di più, ma sentirono un leggero tossire dietro di loro e, girandosi, videro tutte le sue amiche(allenatore compreso) che li guardavano senza sbattere le palpebre e alcune avevano tirato fuori, da chissà dove, dei popcorn. I due si staccarono di malavoglia, lei con la faccia rossa come un pomodoro che cercava di non alzare lo sguardo e lui che, un po’ imbarazzato, si strofinava la parte dietro del collo con una mano.

- Ehm…devo andare. Mi ha fatto piacere che tu sia venuto.- Stavolta alzò lo sguardo e gli sorrise. Sorriso ricambiato da lui che, prima di andarsene, le chiese.

- Ti va di andare al cinema stasera?- Lei sorrise ancora di più e gli disse di chiamarla dopo per mettersi d’accordo sull’orario. Lui se n’andò contento e lei tornò ai suoi allenamenti con il sorriso sulle labbra.

 

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- Ciao ragazze, ci vediamo- disse una sua compagna di squadra mentre usciva dallo spogliatoio. Erano rimaste in poche in quella stanza. Lei era sempre una delle ultime perché, dopo l’allenamento, le piaceva rimanere un altro po’ in acqua, facendo qualche vasca solo per rilassarsi. Di conseguenza era una delle ultime a fare la doccia, e lo stesso le successe quel giorno. Era stanca, non solo per l’allenamento, ma anche per il pomeriggio passato a camminare con decine di borse in mano. Ma si era anche divertita. Le era piaciuta quell’uscita con il suo ragazzo. Oddio! Non sapeva se poteva realmente considerarlo il suo ragazzo, ma da quello che  lui le aveva detto, lei era la sua ragazza quindi…E poi era da quasi una settimana che dormivano nello stesso letto ed era sicura che gli amici non dormono nello stesso letto. Poi dal modo in cui la baciava, ogni volta le sembrava di morire e rinascere. Le sensazioni dei loro baci erano sempre diverse. Sempre più forti e belle, ed era sicura che prima o poi sarebbe morta per davvero. Era persa nei suoi pensieri con la maglietta in mano e i  jeans da allacciare, quando lui entrò nello spogliatoio, sempre bello, vestito come al solito di nero ma sembrava che quel colore fosse stato fatto per lui. Jessy era di spalle quindi non sentì, quando si avvicinò. Si accorse di lui, solo quando le circondo la vita con le sue braccia forti e la strinse a se, facendole saltare il cuore in gola.

- Ci stavi mettendo tanto così sono venuto a vedere a che punto eri- disse lui parlandole all’orecchio per poi baciarne il lobo e scendere fino al collo baciandolo piano, facendole scorrere dei brividi lungo la schiena.

- Lo sai che sei nello spogliatoio delle donne?- chiese lei sospirando appoggiandosi al suo torace solido.

- Speravo che fossi appena uscita dalla doccia, con le goccioline che scendevano dal tuo collo e che ti accarezzavano tutta, facendo venir voglia allo spettatore di toglierti l’accappatoio e…- le sussurrò l’intera frase all’orecchio, mentre con una mano le accarezzava il corpo che ora era scosso da fremiti sempre più frequenti, e lei ora respirava in modo pesante, gemendo, quando lui la accarezzava in modo un po più deciso.

- Ok basta se altrimenti dovrò fare un’altra doccia….Ma fredda stavolta!!- disse lei cercando di riprendersi, di non pensare al corpo di lui che le rispondeva facendosi sentire. Lui rise piano e la lasciò andare, guardandola con occhi bramosi, mentre finiva di vestirsi e metteva nello zaino il costume e tutto il resto. Quando lei fu pronta le disse

- Vestiti elegante stasera, perché ti porto a cena fuori- Lei lo guardò a lungo e gli sorrise felice, cercando di non pensare al suo corpo traditore che in quel momento voleva fare altro.

 

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- Grazie, mi sono divertita stasera- disse lei mentre raggiungevano l’entrata della casa di lei.

- E’ stato un piacere! Sono stato bene con te- disse lui di rimando.

- Mi piacerebbe che ci fossero altre serate così belle- disse lei cercando di non arrossire ma non riuscendoci completamente.

Lui la guardò e non poté non pensare a quanto fosse bella quella ragazza, con indosso una minigonna nera che le lasciava scoperte le gambe sode e un po abbronzate, una maglietta bianca con delle scritte rosse che le lasciava un po scoperta la pancia e una giacca nera leggera.

- Già- disse lui. Troppo imbarazzati, preoccupati di dire qualcosa di sbagliato che avrebbe interrotto quel momento magico, non sapevano cosa dire e un silenzio imbarazzante calò sui due. Spike, non potendo sopportare quel silenzio pesante e imbarazzante decise di rompere il ghiaccio e, avvicinandosi, la baciò. Ma stavolta lei partecipò entusiasta e in poco tempo il bacio da gentile e calmo, divenne appassionato e lui la abbracciò, sperando quasi che lei si fondesse con lui, cercando di frenare quell’impulso che li aveva pervasi. Lei, mentre lo baciava, intrufolò una mano sotto la sua camicia, toccando la pelle liscia e soda dei suoi addominali, accarezzandoli facendolo ringhiare dal piacere, mentre l’altra mano era dietro alla sua testa per attirargli la bocca ancora più vicino. Lui fece scorrere le mani sulla sua schiena, scendendo fino a raggiungere il sedere sodo e accarezzandolo facendola gemere e sospirare nel bacio. In poco tempo si ritrovarono in camera di lei, lei felice di quello che stava succedendo e lui felice che i suoi genitori non ci fossero.

- Spike- sospirò lei, mentre lui le toglieva la gonna e la maglia. Lei fece lo stesso con lui e in poco tempo finirono stesi sul suo letto in un mucchio di coperte, corpi, mani, labbra, denti, con la passione che cresceva sempre di più. Per poi addormentarsi soddisfatti l’uno di fianco all’altro.

 

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Non fecero in tempo neanche ad arrivare alla porta. Tutto quello che aveva provato durante la giornata, la scena dello spogliatoio, l’aveva eccitata oltre modo e ora non poteva resistere al bisogno che le attanagliava lo stomaco. Lui non era da meno. Era stato eccitato tutto il giorno e quando l’aveva vista con quel vestito elegante addosso aveva deciso che quella sera non sarebbe riuscito a stare senza di lei. Ed ora eccoli lì, che si strappavano i vestiti di dosso per la troppa voglia di unirsi, per provare a spegnere quel fuoco di passione che li circondava, senza lasciarli respirare, soffocandoli in una nube di piacere senza mai fine. Sapeva che era la prima volta per lei, e voleva essere gentile, ma la forza con cui lei lo attirava contro di sé, gli faceva venir voglia di possederla forte e subito. Ma alla fine si riprese, e la costrinse ad andare al suo ritmo calmo e gentile, facendola ansimare e gemere forte. Per poi raggiungere entrambi la pace, soddisfatti, stanchi, felici. Facendoli addormentare abbracciati desiderosi che quell’attimo di felicità non finisse mai.

 

 

 

 

ECCOMI!!!!!SONO TORNATA!!LO SO CHE VI HO FATTO ASPETTARE, MA MI SEMBRA CHE NE SIA VALSA LA PENA…O NO?I NOSTRI DUE VAMPIRI SONO UN PO Più GENTILI IN QUESTO CAP E DEVO DIRE CHE LI PREFERISCO A QUANDO SONO CATTIVI…GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE COMMENTANO E UN GRAZIE IN PARTICOLARE ALLA MIA AMICA CICCI12 CHE MI HA ROTTO LE…CIOè, CHE MI HA SPRONATO(A CALCI) PER CONTINUARE QUESTA STORIA…ALLA PROX SPERO VI PIACCIA CIAO CIAO BACI

  
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