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Autore: Verdonica    22/10/2012    4 recensioni
Questa storia si è aggiudicata il quarto posto al contest indetto da "sole :) - Remember Me"
Si sarebbe potuto dire tutto di James Potter, ma non che fosse un uomo responsabile. E non aveva mai dato l’impressione che lo sarebbe diventato.
Si poteva dire tutto di Harry Potter, ma non che fosse un uomo poco coraggioso. E non aveva mai dato l’impressione che un giorno la cosa sarebbe cambiata.

Un James che, contro ogni aspettativa, mette la testa a posto e mette su famiglia, la cosa più importante per lui che da quel momento in poi ci sarà.
Un Harry che, tremendamente simile al padre, si trova in difficoltà il giorno in cui deve diventare padre, ma poi, alla vista del figlio, tutto diventa più chiaro.
Prompt: volto ; tema: paternità ; personaggio: Harry.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, James Potter, James Sirius Potter, Lily Evans | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry, Dopo la II guerra magica/Pace
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Nickname: Verv
Titolo: Non è difficile diventar padre; essere un padre, questo è difficile.
Pacchetto: 3 - pg: Harry ; tema: paternità; prompt: volto.
Genere: Sentimentale, Slice of Life, Triste.
Avvertimenti: Nessuno
Introduzione
Si sarebbe potuto dire tutto di James Potter, ma non che fosse un uomo responsabile. E non aveva mai dato l’impressione che lo sarebbe diventato. 
Si poteva dire tutto di Harry Potter, ma non che fosse un uomo poco coraggioso. E non aveva mai dato l’impressione che un giorno la cosa sarebbe cambiata. 

Un James che, contro ogni aspettativa, mette la testa a posto e mette su famiglia, la cosa più importante per lui che da quel momento in poi ci sarà. 
Un Harry che, tremendamente simile al padre, si trova in difficoltà il giorno in cui deve diventare padre, ma poi, alla vista del figlio, tutto diventa più chiaro. 
NdA: Ammetto che me la sono vista grigia, nonostante abbia scelto io il pacchetto. Ad un certo punto non sapevo più cosa scrivere ed alla fine è uscito questo. Spero sia, prima di tutto, qualcosa di decente, in secondo luogo anche qualcosa di carino. Spero rispecchi ciò che era stato richiesto. 
Buona lettura!








Non è difficile diventar padre; essere un padre, questo è difficile.
 

Si sarebbe potuto dire tutto di James Potter, ma non che fosse un uomo responsabile. E non aveva mai dato l’impressione che lo sarebbe diventato.
Eppure era successo. Dopo anni e anni di corteggiamento, anche la dolce, ma ben più acida, Lily Evans aveva ceduto al suo fascino, o così diceva lui. Si erano fidanzati contro ogni aspettativa, si erano sposati e poi, dopo essersi sistemati, era arrivato Harry.
James era letteralmente impazzito di fronte alla propria copia, ma l’aveva amato ancor di più una volta resosi conto che aveva gli occhi di Lily.
Harry James Potter.
Stava giusto pensando a tutto quello che avevano passato mentre guardava, abbracciato alla moglie, il proprio primogenito scorrazzare avanti e indietro per il salotto sulla propria scopa giocattolo. Un regalo di Sirius, ovviamente, e, da come rideva, il bambino lasciava intendere che aveva apprezzato il pensiero. Vedendolo impegnarsi a cercare di prendere il boccino d’oro, ben più lento rispetto l’originale, il piccolo di casa Potter, nella testa del padre, era di nuovo protagonista di uno dei suoi più grandi sogni: vedere il figlio diventare un grande giocatore di Quidditch. Anzi, di due sogni: il padrino, Sirius, non che migliore amico di James, desiderava la stessa cosa.
Lily assisteva spesso a scene che vedevano suo marito e il suo amico discutere animatamente mentre cercavano di programmare ogni singolo momento della vita del figlio, o figlioccio nel caso del secondo, per portarlo ad essere chi loro volevano, e ne rideva di gusto. Dubitava ardentemente che i loro sogni si sarebbero realizzati, ma non voleva disilluderli. Era un modo, come un altro, di dimostrare quanto tenessero al bambino.
Era proprio una serata perfetta, quella.
Ed era proprio una vita perfetta, la loro.
James era pienamente soddisfatto di ciò che aveva, non poteva desiderare di meglio, nonostante tutto.
E mentre ricordava, di tanto in tanto anche con la moglie ad alta voce con qualche parola, alla quale brillavano gli occhi ad ogni singolo ricordo, e mentre guardava Harry, contento, accadde l’inaspettato, o forse non poi così tanto inaspettato.
Scoppiò il caos, all’improvviso.
Lily scattò in piedi e, dopo aver afferrato Harry che la guardava confuso senza però versare lacrime, corse al piano di sopra, voltandosi a guardare, mentre era sulle scale, il marito.
-Lily, scappa! Ci penso io a lui!- rispose lui a quello sguardo.
Il terrore nei loro occhi.
La consapevolezza della fine.
I Potter non erano persone sciocche, sapevano che non potevano fare nulla, ma ciò non li portò ad arrendersi.
Dopo aver accolto l’ultimo sguardo amorevole di Lily, James corse in corridoio, dove se lo trovò davanti, e, con ancora le risate di Harry che gli risuonavano nelle orecchie, lo guardò senza paura, cercando di estrarre la bacchetta.
Ovviamente, Voldemort fu più veloce.
E l’ultima cosa che vide fu il suo volto.

 
***

 
Si poteva dire tutto di Harry Potter, ma non che fosse un uomo poco coraggioso. E non aveva mai dato l’impressione che un giorno la cosa sarebbe cambiata. Aveva affrontato qualsiasi tipo di pericolo, aveva affrontato il più grande mago oscuro di tutti i tempi, battendolo, aveva avuto a che fare con ogni tipo di male.
Eppure era successo. Anche se l’evento s’era limitato ad una volta, una sola. La nascita di suo figlio, per l’esattezza.
James Sirius Potter.
In termini semplici, Harry quel giorno se l’era fatta proprio addosso.
Ci stava giusto pensando il giorno del terzo compleanno di suo figlio, mentre lo guardava affaccendarsi per cercare di spegnare le candeline con un solo soffio, diventando quasi viola per lo sforzo.
Se lo ricordava perfettamente, ancora. Era successo poco dopo il matrimonio, al ritorno dalla luna di miele. Ginny glielo aveva annunciato felice e lui non aveva potuto che gioire con lei. Tanto, si diceva, non era lui quello a dover partorire. Effettivamente, si aspettava che la cosa fosse una passeggiata.
Non aveva mai sbagliato così tanto. La sola idea che se fosse stato donna avrebbe dovuto affrontare una cosa del genere, lo faceva ringraziare ogni Dio esistente per essere nato con gli attributi, ogni volta.
Ginny aveva detto che ci teneva che lui fosse con lei mentre dava alla luce il loro primogenito e lui, inesperto, aveva acconsentito senza problemi. Poi, però, una volta che Ginny era entrata in travaglio, era stato tutto molto più difficile. La donna urlava, respirava a fatica e, dato che le aveva dato la mano, gli stava sbriciolando le ossa. Lui, terrorizzato, non sapeva cosa fare se non continuare a ripetere –Respira e spingi!- come aveva visto fare in alcuni film babbani. Le infermiere presenti nella sala ridacchiavano, probabilmente trovavano la scena molto divertente, ed Harry, in un altro momento, si sarebbe fermato a dirgliene un paio, ma proprio non era l’occasione giusta.
Poi sentì ad un tratto –E’ un maschietto!-, la presa sulla sua mano si affievolì, gli urletti della moglie si affievolirono e il suo respiro andò regolarizzandosi e lui, asciugatosi il sudore dalla fronte, volse gli occhi verso l’infermiera per guardare il bambino.
-James- sussurrò appena, guardandolo rapito.
E l’unica cosa che riuscì a vedere per giorni, e che spesso ancora, a tre anni di distanza, gli capitava di vedere, offuscando tutto il resto, era il volto di quella magnifica creatura.








Grammatica: 10/10 
Non ho trovato nessun tipo di errore, complimenti! :D 
Quindi a questo punto della valutazione non ho da appuntarti nulla 
Stile: 5/5 
Ho trovato molto semplice leggere la tua storia, quindi ti ho dato il massimo. Mi è piaciuto anche come hai unito i ricordi ed il presente di Harry. 
^__^ 
Titolo: 5/5 
Il titolo è molto carino e simpatico, mi ha fatto sorridere e racchiude un po’ tutto ciò che hai scritto :) 
Utilizzo elementi pacchetto: 4.5/5 
Il tema l’hai utilizzato molto bene, e mi hai fatto anche sorridere in certi aspetti 
Il mezzo punto in meno è dovuto al fatto che il prompt l’hai utilizzato, ma non è stato molto rilevate. 
Ma ti faccio lo stesso i complimenti ^__^ 
Gradimento personale: 9/10 
Ho messo 9 perché avrei voluto leggere un po’ di più dell’esperienza di Harry- padre. Ma è solo un mio giudizio personale, per questo l’ho messo nella parte giudizio personale ;) 
Totale: 33.5/35
  
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