Note: inizio gen di
una raccolta che sarà tutta Thunderfrost :) E' anche su AO3,
tradotta in inglese.
Scritta per la Sfida 1 della Staffetta in Piscina, @piscinadiprompt, col prompt: The Avengers, Thor&Loki, Un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre (Shakespeare, Otello).
Le citazioni sono tutte di Shakespeare: quella del titolo dal sonetto CXVI, quella degli occhi ovviamente dall'Otello, quella della follia da Romeo o Giulietta #citazionispudoratediclassici
La voce narrante di Thor non è semplice da riprodurre, spero di non averlo snaturato. Buona lettura
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Thor ama Midgard, vive di sfide ed è un animale sociale, per cui è inevitabile che una sera venga trascinato, con bonaria ma implacabile ironia, a scoprire Shakespeare. Tony Stark – c'è lui a monte della facezia, ne è sicuro. Lui e il ricordo di uno scontro nei boschi.
Thor scopre che il teatro gli piace: sa di casa, non lo nega. Gli altri ammiccano nella penombra. Pensa che a quell'atmosfera potrebbe farci l'abitudine, perché c'è qualcosa di estremamente intimo nell'ascoltare scherzi eruditi insieme a persone di cui ci si fida.
Ma all'improvviso non sorride più, e forse non avrebbe dovuto neanche prima. Sente solo mostro dai verdi occhi, gelosia, e dannazione.
Benché gli dispiaccia vedere tutti preoccupati, sprofonda nell'amarezza. E' un dono di suo fratello, dopotutto... mai Thor era stato ombroso prima del suo odio.
Gelosia. Invidia. Rabbia d'affetto respinto, che corrode sino a deformare. Oh, Loki...
Ma l'amore è il faro sempre fisso – pensa dopo, solo con se stesso, le malinconie della notte e un libro di sonetti – e guarda alle bufere e non dà crollo.
(Una follia discreta quanto mai, fiele che strangola e dolcezza che sana.)
Chiude il libro. E' stanco di tentennare sul bilico del baratro.
Se un affetto distratto ha ferito Loki, un amore cosciente lo riporterà indietro. E sarà lui ad assicurarsene. Sarà la sua più grande sfida.
Scritta per la Sfida 1 della Staffetta in Piscina, @piscinadiprompt, col prompt: The Avengers, Thor&Loki, Un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre (Shakespeare, Otello).
Le citazioni sono tutte di Shakespeare: quella del titolo dal sonetto CXVI, quella degli occhi ovviamente dall'Otello, quella della follia da Romeo o Giulietta #citazionispudoratediclassici
La voce narrante di Thor non è semplice da riprodurre, spero di non averlo snaturato. Buona lettura
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Un faro
sempre fisso
Oh, guardatevi dalla
gelosia, mio signore.
È un mostro dagli occhi verdi che dileggia
il cibo di cui si nutre.
È un mostro dagli occhi verdi che dileggia
il cibo di cui si nutre.
Thor ama Midgard, vive di sfide ed è un animale sociale, per cui è inevitabile che una sera venga trascinato, con bonaria ma implacabile ironia, a scoprire Shakespeare. Tony Stark – c'è lui a monte della facezia, ne è sicuro. Lui e il ricordo di uno scontro nei boschi.
Thor scopre che il teatro gli piace: sa di casa, non lo nega. Gli altri ammiccano nella penombra. Pensa che a quell'atmosfera potrebbe farci l'abitudine, perché c'è qualcosa di estremamente intimo nell'ascoltare scherzi eruditi insieme a persone di cui ci si fida.
Ma all'improvviso non sorride più, e forse non avrebbe dovuto neanche prima. Sente solo mostro dai verdi occhi, gelosia, e dannazione.
Benché gli dispiaccia vedere tutti preoccupati, sprofonda nell'amarezza. E' un dono di suo fratello, dopotutto... mai Thor era stato ombroso prima del suo odio.
Gelosia. Invidia. Rabbia d'affetto respinto, che corrode sino a deformare. Oh, Loki...
Ma l'amore è il faro sempre fisso – pensa dopo, solo con se stesso, le malinconie della notte e un libro di sonetti – e guarda alle bufere e non dà crollo.
(Una follia discreta quanto mai, fiele che strangola e dolcezza che sana.)
Chiude il libro. E' stanco di tentennare sul bilico del baratro.
Se un affetto distratto ha ferito Loki, un amore cosciente lo riporterà indietro. E sarà lui ad assicurarsene. Sarà la sua più grande sfida.