Si
trovava immerso in un… liquido caldo.
O
almeno questo era il suggerimento che aveva ricevuto dalla propria
mente.
Sembrava
di fluttuare… Se non fosse stato per la posizione eretta,
sarebbe quasi stata
una sensazione piacevole.
Nel
provare ad aprire gli occhi sentì una leggera resistenza e,
appena il liquido
entrò a contatto con l’iride, richiuse
d’istinto le palpebre. Dopo qualche
secondo la vista si abituò e riuscì a distinguere
due figure tremolanti che
conversavano tra di loro.
Le
voci gli giungevano attutite…
-
Lady
Katrina… Abbiamo fatto tutto il possibile. - stava dicendo
un uomo con
addosso quello che sembrava un camice bianco. Un medico... O uno
scienziato.
(queste le ipotesi che lui stava
valutando)
L’uomo
stava parlando con una figura più bassa e aggraziata.
-
Purtroppo
i suoi ricordi erano danneggiati. Crediamo sia meglio inserirli uno
alla volta
tramite la macchina dei sogni, così da rendere il tutto meno
traumatico.
La
ragazza (aveva intuito che si trattava di una giovane donna grazie alla
silhouette e ai lunghi capelli scuri) annuì leggermente,
voltando appena il
capo verso di lui.
Si
era accorta che la stava osservando?
-
Posso
vederlo? - azzardò lei, rivelando una voce dolce e flebile.
Lo
scienziato (alla fine lui aveva
optato per chiamarlo così) ebbe un attimo di esitazione.
-
Sarebbe
meglio di no! Ancora non è ultimato, potrebbe…
Ma
la ragazza si stava già avvicinando al vetro che la separava
da lui.
-
…non
piacervi la vista. - Le ultime parole dell’uomo si persero
nel vuoto.
Ora
poteva osservare meglio la giovane, nonostante il liquido non gli
permettesse
una visione del tutto nitida.
Aveva
dei grandi occhi nocciola e i lunghi capelli ondulati color ebano le
ingentilivano il volto. Le labbra carnose erano dischiuse a formulare
un ‘oh’
di stupore.
-
E’…
Identico. Se non fosse per il colore dei capelli.
‘Lei
è… Ka-tri-na.’
Pensò,
poco prima di chiudere gli occhi e sprofondare nuovamente nel sonno.
‘…Informazione
memorizzata.’