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Autore: Chiiaroscuro    06/05/2007    4 recensioni
I ragazzi hanno l’un l’altro, Kairi ha Naminé e non riesce a non pensare che le cose non funzioneranno. (Kairi/Naminé, riferimenti Riku/Sora)
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Kairi, Naminè
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MIRROR
by Chiiaroscuro
tradotta da CaskaLangley

Note dell’autrice: Blah. Le due che corrono giù nell’atrio o qualsiasi cosa sia a TWTNW mi ha fatto fare squee. Parzialmente scritta a causa di una discussione avuta con archy lo scarafaggio [penso sia una sua amica xD N.D.T] dopo che io ho commentato la mancanza di Kairi/Naminé da queste parti –lei ha suggerito una scena di sesso allo specchio, credo, ma in generale faccio schifo a scrivere cose del genere. Così, è nato questo.

***

“Notte, Kai” sorrise Sora, agitando la mano prima di sparire nella propria stanza –il click quieto della porta che si chiudeva. Restando lì per un altro momento, Kairi sospirò e si sfregò gli occhi prima di camminare verso la sua stanza, muovendo le spalle nel tentativo di distendere un po’ della tensione che ogni sera sembrava farsi strada dentro di lei. L’indomani mattina sarebbe stato come ogni altra mattina, lo sapeva; entrambi i ragazzi si sarebbero svegliati più tardi di lei e sarebbero andati nella sua stanza – da lì sarebbero scesi al piano di sotto e avrebbero fatto colazione, chiacchierando di varie piccole cose. I ragazzi si sarebbero seduti insieme, e i piccoli tocchi sui polsi o gli sguardi le avrebbero reso chiaro che cosa stava succedendo, anche se lei non sapeva ancora della loro relazione.

Non era che non fosse felice per loro –era meraviglioso vederli insieme dopo tutto il tempo che avevano passato ballandosi attorno, ma c’era sempre quella piccola parte di lei che non riusciva a non sentirsi…

“Gelosia. E’ un’emozione umana” affermò una morbida voce nella stanza. Kairi sorrise stancamente alla ragazza bionda, chiudendo la porta e andando verso il letto. Non era la prima volta che la bionda sembrava aver letto nei suoi pensieri e non sarebbe stata l’ultima; supponevano che fosse a causa del loro legame mentale.

Gli schizzi di Naminé erano disseminato in mezzo al letto, qualcuno raffigurava Riku e Sora, qualcun altro solamente Kairi. C’erano un po’ di altre persone che avevano incontrato durante i loro viaggi per i vari mondi. Uno non ancora finito, che rappresentava una snella ragazza in chimono coi capelli raccolti da una molletta a forma di fiore, giaceva sulle cosce della ragazza. “Sei stanca.”

Il cambiamento di discorso costrinse la principessa ad abbandonare i suoi pensieri. “Un po’…” ammise, sedendosi sul bordo del letto perché potesse esaminare meglio i disegni. “Sono bellissimi, come al solito.” E lo erano, proprio come ogni altro disegno che la bionda faceva. Anche Kairi aveva provato a disegnare, pensando che se quello che era stato il suo Nobody fosse capace di produrre simili lavori, allora forse era un talento che aveva preso da lei. Non era così- Kairi non era un’artista orribile, tutto sommato, ma non c’erano dubbi sul fatto che fosse meglio lasciar fare a Naminé.

Al complimento, una lieve sfumatura di rosa comparve sulle guance pallide della ragazza. “Grazie. Dai, non voglio tenerti in piedi. So che sei sveglia dall’alba,” Naminé mosse una mano e i fogli scivolarono in una pila ordinata, prima di sparire nel nulla. Il trucco non smetteva mai di meravigliare Kairi, nonostante l’avesse visto più volte. Posando le mani sottili in grembo, la bionda girò la testa su un lato per guardare la sua amica con espressione seria. “Ricordi quello che ti ho detto? Sei autorizzata ad essere gelosa di loro; loro sono le tue emozioni, e nessun altro.”

Naminé aveva ammesso che all’inizio quelle forti emozioni l’avevano confusa, e adesso aveva l’impressione che chiunque fosse autorizzato a sentire qualsiasi cosa volesse.
In teoria funzionava, ma tradotto in parole non suonata così positivo. Sorridendo con poca sicurezza, Kairi annuì e trattenne un altro sospiro, togliendosi la molletta che le raccoglieva i capelli –era stata una giornata calda e l’ultima cosa che voleva era avere dei capelli appiccicati e sudati contro il collo. Riku aveva avuto la stessa idea, ma aveva rifiutato di usare uno dei suoi nastri rosa di gomma –dopo aver riso lei gli aveva dato uno di quelli neri e meno femminili, così da non farlo sentire troppo miserabile.

“No, sono i miei migliori amici. Ho sperato che si riunissero per moltissimo tempo” incontrò i tranquilli occhi blu di Naminé, poi spostò la sua attenzione sul grigio scuro delle coperte.

“Vieni qui” chiese gentilmente Naminé, picchiettandosi le ginocchia. La sua voce attraversò il silenzio mortifero della stanza. Kairi non poté fermare una mezza risatina, riconoscendo il gesto che compieva sempre la sua madre adottiva quando lei aveva avuto un incubo, o stava semplicemente cercando conforto.
Con la testa appoggiata contro le cosce della bionda, e le dita sottili che le pettinavano i capelli, Kairi sentì gli occhi che le si chiudevano, appagati. “Tu non sei sola. So che lo sai, ma sento di dovertelo ricordare. Loro non sanno che tu desideri quello che loro hanno, perché tu non glielo dici. Non sarebbe meglio se lo facessi?”

“E che cosa potrebbero farci?” Kairi sorrise, anche se era solo per metà visibile “Me la caverò, Naminé, non preoccuparti.”

Ci fu un momento di silenzio, rotto solo dai respiri regolari di entrambe. “Tu hai me, lo sai. Essenzialmente, siamo la stessa cosa.” disse lentamente Naminé, la voce più bassa, ed esitante di come Kairi non ricordasse di averla sentita da molto tempo.

“Nami, tu sei te stessa. Io continuo a dirtelo, ma non credo che tu lo abbia realizzato. Tu sei la mia metà in un certo senso, ma sei comunque una persona completamente diversa.”

Una leggera risata sfuggì dalla ragazza, le dita non fermarono le loro carezze. “So che non sono più un Nobody. I sentimenti e le emozioni sono molto più delineati adesso che ho quasi dimenticato com’era esserlo. Sono anche curiosa,” Naminé tirò appena i capelli della principessa, per suggerirle di sedersi. “Puoi tirarti indietro se ti senti a disagio.”

Kairi la guardò, e non ebbe il tempo di capire che cosa la bionda intendesse che subito trovò un paio di morbide labbra contro le sue. Oh.

Non voleva mentire a se stessa, più di una volta aveva ci aveva pensato, sin da quando avevano scoperto che Naminé era in grado di manifestare se stessa nel proprio vecchio corpo per periodi di tempo sempre maggiori, ed erano diventate unite. Prima che la rossa se ne rendesse conto rispose al bacio, all’inizio timidamente, poi quando le labbra di Naminé si aprirono si ritrovò insicura ad approfondire, la lingua scivolò lungo il labbro inferiore della bionda prima di incontrare la sua. Non poté nemmeno trattenere i leggeri suoni di piacere, che sfuggivano mentre loro si prendevano più confidenza, mani sottili allacciate ai capelli, ginocchia che si spostavano per portarle vicine.

Presto si separarono, le guance tinte di rosa, le labbra brillanti. “Non ti sei spostata,” osservò piano Naminé.

“Nemmeno tu,” rispose Kairi, leccando inconsciamente le proprie labbra, insicura su che cosa dovesse fare con le mani e anche su che cosa dovesse dire.

Fortunatamente, Naminé sembrò prendere il controllo della sua confusione –le sorrise gentilmente, premendo un ultimo dolce bacio sulle sue labbra appena dischiuse. “Mi resta solo un’ora prima di sparire per un po’. Domani è un nuovo giorno.”

La rossa annuì piano, con un esitante sorriso sul viso. Naminé aveva ragione –avevano l’indomani e un sacco di altro tempo per capire, e l’avrebbero fatto.

***

Note dell’autrice
Un sacco di grazie a Lightlullaby, che si è offerta di betare e ha acchiappato un sacco dei miei errori mongoli. Grazie mille, l’ho apprezzato molto.

Se a qualcuno interessa, ho un writing lj (il link è nel mio profilo) dove continuo a postare, quindi le cose non finiscono qui. Sentitevi liberi di dare un’occhiata e di friendarmi, se vi va.

Le recensioni sono molto amate, se avete tempo :3

Note di traduzione
Mi è capitata tra le mani, e avendo appena finito una traduzione lunghissima e tristissima ("Begin Again", di Rainbow Serenity) XD ho pensato di fare al volo una storiella breve. E mi sono detta: beh, perché non una yuri? Visto che le possibilità che riesca a scriverne una io sono pari ad una cifra oscillante, ma talmente infima che non vale la pena quantificarla, ho voluto dare il mio contributo così xD
Comunque la coppia Kairi/Naminé ovviamente doesn’t make any sense, ma sono così carine che voglio dire, è proprio il male minore XD
Ho puntato un’altra storia di Chiiaroscuro, molto bella, ed è una RikuRoku (ebbene sì). Al momento ho altre tre storie tradotte e finite, ma non posso pubblicarle perché le autrici mi devono rispondere per alcune cose >_< Quindi intanto beccatevi lo yuri, che ci vuole è_é

  
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