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Autore: Strawbana    23/10/2012    3 recensioni
Questa shot dovrebbe essere sulla AkioxMari (la mia OC), per il loro anniversario (ben quattro anni), anche se è passato da una vita, avrei dovuto metterla il 16 ma oltre a non averne voglia... non ne avevo voglia.
Qui Akio è un lupo e Mari una scimmietta. Specifico che la strega è Fuyuka che, agli inizi, era Cappuccetto Rosso e si era innamorata del lupo, solo che quest'ultimo non ha mai ricambiato i suoi sentimenti facendo nascere in lei un desiderio di vendetta nei suoi confronti.
Buona lettura~
straw part~ (ofc lol)
Genere: Fantasy, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caleb/Akio
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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a fairy tale like others
 
C’era una volta… un lupo di montagna. Era solitario e si aggirava silenziosamente fra i vari sentieri del luogo in cui abitava astenendosi dalla caccia e facendo fare il lavoro sporco agli altri.
Un giorno, la sua attenzione venne attirata da un piccolo batuffolo dal pelo marroncino che si era appollaiato sul ramo di un piccolo albero. Cominciò ad arrampicarsi sulle rocce adiacenti e spinse la pallina con il muso facendola rotolare giù. Scese lentamente e cominciò ad annusarla per capire se fosse commestibile o una noce di cocco dimenticata lì da qualcuno, ma ad un tratto la pallina si schiuse e si ritrovo il musetto della bestiolina poggiato al suo mentre quella lo guardava spaesata.
Il piccolo batuffolo si allontanò cominciando a guardarsi intorno, sperduto, così il lupo, annoiato, si rannicchiò fissando la palla di pelo e cercando di capire di che animale si trattasse mentre, senza che se ne accorgesse, quella si avvicinò picchiettando leggermente la codina sulla sua testa. Il lupo gliela tenne ferma, infuriato, ma studiandola meglio gli fece ricordare la razza da cui proveniva. Si trattava di una piccola scimmietta la cui specie, un tempo, divideva quel luogo con loro, ma che poi, per qualche ragione, se ne andò migrando altrove e lasciandoli soli.
Ritornò ad osservarla, incuriosito, ma quella se ne andò via zampettando. Il lupo esitò un attimo prima di seguirla, cominciò a cercarla in lungo e in largo, studiando il più piccolo nascondiglio, ma non la trovò, era sparita. Lui stesso si chiese perché stava sprecando il suo prezioso tempo cercando una stupida scimmietta, ebbene non lo sapeva. Ritornò nella sua grotta per pensare, ma quello divenne il suo chiodo fisso, fino a quando la scimmietta non ricomparve per quei boschi, giocando spensierata fra gli alberi come se nulla fosse. Il lupo solitario si recava ogni giorno in quel luogo per osservarla, ma non osava mai avvicinarsi, le sue zampe erano troppo sporche e pericolose per un animaletto così piccolo.
Il lupo, che aveva vissuto da sempre in solitudine, aveva finalmente trovato un tesoro da proteggere, ma non avrebbe resistito a lungo, quella distanza lo uccideva, pur non avendo il coraggio di ammetterlo.
Dopo giorni, mesi, forse anni, decenni, una strega gli fece visita oltrepassando il confine di quei boschi temuti dagli umani. Lo ammaliò con un dolce sorriso e gli propose un suo incantesimo più potente che avrebbe aggraziato il suo aspetto e gli avrebbe permesso di ottenere ciò che voleva, in cambio di una semplice cosa: la sua vita.
La bestia accettò e la strega, sotto suo ordine, gli diede forma umana, dopodiché disse queste esatte parole “Questo incantesimo intrecciato ha fatto sì che anche la forma della tua amata scimmietta mutasse, la porterò con l’inganno nella tua grotta e, superata la notte, dovrai venire da me per concedermi la tua forza vitale.” Il suo amabile sorriso si rivelò effimero, scoprì i suoi denti liberando la sua vera personalità in un agghiacciante ghigno e scomparve dalla sua vista.
Il lupo, che ormai aveva acquisito la forma di un ragazzo, pur rimanendo con le sue orecchie e la sua coda d’animale, rimase interdetto per alcuni secondi e, dopo essersi ripreso, comincio a camminare verso la sua tana con la speranza di trovarla lì, ad aspettarlo.
La scimmietta, persasi nel bosco che tanto amava e colta dal gelo invernale, senza il suo pelo e con semplice pelle umana non poteva resistere a lungo all’aperto, fra la neve che aveva ormai ricoperto tutto.
Vide delle impronte strane nel manto bianco e le seguì senza pensarci trovandosi davanti ad una grotta che dava un senso di protezione e calore. Entrò e si accovacciò in un angolino, tremante. Sentì dei passi che si facevano sempre più vicini, ma non aveva il coraggio di alzare la testa, non ancora. Appena fu coperta dal buio di un’ombra, fece capolino dalle ginocchia strette al petto, osservando la figura che emergeva possente dalla soglia della grotta. Cominciò a fissare il ragazzo, visibilmente più grande di lei, quasi enorme, tanto da sentirsi minuscola.
Lui, fin da quando l’aveva vista, non aveva mai osato alzare un dito su di lei, tenendo i suoi sentimenti nascosti. Si avvicinò, accovacciandosi di fronte a lei, ed osò toccarla per la prima volta, stringendola fra le sue braccia mentre la ragazzina gli si accoccolò contro il petto facendolo sospirare a quel contatto, seppur lieve, poteva sembrare poco importante, ma per lui lo era più di qualsiasi altra cosa. Voleva approfondirlo. Voleva approfondire quel semplice contatto in qualcosa di più, non voleva sprecare neanche un minuto di quella notte.
La scimmietta sentì la fredda terra toccarle la schiena e il petto del ragazzo posarsi sul proprio, mentre una sua mano andava ad accarezzarle i neri riccioli che cadevano morbidi sul terreno. Non capiva, non riusciva a comprendere cosa volesse fare, fino a quando le sue mani forti scesero a tenerle i fianchi. Lì intese le sue intenzioni, paralizzandosi dalla paura.
Il ragazzo la guardò negli occhi, deciso. Sapeva ciò che stava facendo e non le avrebbe fatto del male, lui per primo non se lo sarebbe mai perdonato, ma non poteva perdere l’unica occasione della sua vita per potersi avvicinare a lei, per poterla toccare, abbracciare e, soprattutto, amare. Tutto ciò che una bestia, nell’ombra, non avrebbe potuto fare. Si mosse lentamente osservando la sua espressione di dolore. Si fermò, dandole un casto bacio sulle labbra per fermare i suoi flebili lamenti e riprese a muovere il bacino, mentre lei socchiudeva gli occhi, imbarazzata e confusa da quella strana e calda sensazione che si faceva strada dentro di lei. Sentiva il cuore accelerare ad ogni movimento mentre i loro sguardi incatenati valevano più di mille parole e dei sospiri che avevano riempito quel piccolo rifugio.
Il lupo si fermò nuovamente, versando dentro di lei tutto il suo piacere e uscì stendendosi su di un fianco, tenendola ancora fra le sue braccia. Non si sentiva sazio, per niente, ma doveva semplicemente accontentarsi. Aspettò, fino a quando sentì il suo respiro farsi più pesante, e si staccò. In quell’esatto momento il suo cuore si stava spezzando, ma la strega non si fece impietosire, capendo ciò che era veramente importante per il lupo, ciò che era importante anche più della sua stessa vita.
 
E glielo tolse. Gli strappò via il suo tesoro. Doveva proteggerlo, ma non c’era riuscito, non era riuscito neanche in quello.


~~~~~~~~


Angolo mistico -uattafac?-


Iniziamo con il dire che se siete arrivati fin qui e avete letto tutto... beh, siete molto coraggiosi, avete compiuto un'impresa millenaria. (?)
Ciancio alle bandechesuonanlamattina, v'è piaciuta? Ne dubito. V'ha fatto schifo? Sapessi.
Beh, questa coppia (ovvero la AkioMari/810/trustshipping come la vogliam chiamare) conta molto per me, nonostante Mari sia solo un'OC, è una delle coppie a cui tengo di più.
Che dire, spero vi sia piaciuta, accetto commenti negativi, tranne quelli "Fudo-chan deve stare solo con Fuyuka-chan/Kidou-kundfhbhsdf!!11one", haha.
Ci si vede!

-Mari C:
   
 
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