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Autore: Destroyer Cactus    23/10/2012    4 recensioni
"Dammi subito il mio stramaledettissimo eye liner, Brian!"
"Io non ho il tuo eye liner, Abbie!"
"Oh si, certo.."
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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No, non è possibile. Non un’ altra volta.
Mi chiamo Abbie e sono una povera diciassettenne disperata, abito ad Huntington Beach, California, America, Terra, Sistema Solare, Via Lattea, Universo.
Ho un migliore amico, più che un migliore amico è un cretino, ma non lo dico come insulto affettuoso, lui E’ DAVVERO UN CRETINO. Si chiama Brian, Brian Haner, ma io preferisco chiamarlo Elwin, ovvero il suo ridicolo secondo nome. Non avete idea di quanto si arrabbi quando lo chiamo in quel modo, reagisce come una quattordicenne mestruata che perde le pinzette per le sopracciglia/boschetti di una radura incantata.
Comunque, dicevo che sono disperata, perché oggi devo uscire con un ragazzo, non UN ragazzo qualsiasi, è Matthew Charles Sanders, anche chiamato dai suoi amici Matt Shadows, un armadio a quattro ante, che potrebbe far paura anche a qualche  wrestler, ma che quando sorride sfoggia un paio di fossette ai lati della bocca che mi fanno sciogliere come un gelato al sole, capitano della squadra di basket della Huntington High, cantante di un gruppetto metal/hard rock (in cui suona anche quell’idiota del mio migliore amico) e più conteso tra tutti i ragazzi della scuola.
Sono disperata perché quell’ ananas di Elwin mi ha fregato l’eye liner (ebbene si, il mio migliore amico si trucca) e ora non so dove sia. L’ho chiamato otto volte a casa ma, evidentemente, sarà o con la puttanella di turno, o a suonare la sua amatissima chitarra in qualche spiaggetta sperduta.
Affari suoi. Io di quell’ eye liner ho bisogno e non ne voglio un altro.
Esco di casa ancora praticamente in pigiama, prendo lo skateboard e mi dirigo a casa sua. Sono le due del pomeriggio ed, essendo il California, si muore dal caldo. Non mi interessa: IO DEVO AVERE IL MIO EYE LINER.
Arrivo davanti a casa sua, è una villetta a due piani, bianca, sul lungomare. Le macchine dei suoi genitori non ci sono, la sua BMX è appoggiata alla porta del garage, perfetto, è a casa.
Suono un paio di volte il campanello e non ottengo risposta, allora mi sposto sul lato posteriore della casa, dove c’è la porta sul retro che Brian, essendo cretino, ha lasciato aperta.
Entro e arrivo dritta in cucina; la mamma di Brian, la mia adoratissima Suzy, ha fatto una torta, ne rubo una fetta e prendo anche un bicchiere di succo di frutta.
Mi sposto in salotto, la sua chitarra è appoggiata sul divano di pelle bianca, brutto segno. Non la lascia mai in giro, se non quando la usa per provarci con le ragazze che, puntualmente, finiscono nel suo letto. Ci ha provato anche con me, un paio di volte, da ubriachi marci, ma non c’è stato verso : sarebbe come un incesto. Ci conosciamo da quando abbiamo due anni e poi è un ananas!
Vi chiedete perché continuo a chiamarlo ananas? Beh, semplice, ha i capelli rasati a due millimetri ai lati della testa e sulla nuca, invece in alto ha una specie di ciuffetto biondo ossigenato che lo fa somigliare ad un ananas. Io con i miei capelli blu/fucsia/viola dovrei solo tacere ma, suvvia, i miei hanno stile, i suoi sono osceni!
Niente eye liner, vado in bagno e cerco tra i trucchi di Suzy, non è nemmeno li. Ultima chance, salire al piano superiore e beccarmi il mio migliore amico intento a farsi una zoccoletta delle sue. Sfida accettata, per il mio eye liner questo ed altro. Salgo le scale cercando di fare il minor rumore possibile, ma sento già lo scricchiolio del parquet sotto ai piedi, arrivo al piano di sopra con il sangue freddo di una spia russa in missione. La camera di Suzy e Brian sr. che sta in fondo al corridoio è vuota, rimangono solo quattro stanze. Nella peggiore delle ipotesi troverò Brian con una delle sue ‘amiche’ intento a pomiciare (spero), nel peggiore dei casi, beh, rimarrò traumatizzata a vita. La porta di camera sua è chiusa ma sento strani rumori, qui si mette male, davvero male a giudicare da quello che sento.. “mmh, sei bravissima..” “la migliore..” “continua così..” “un po’ più un alto.. ohh, perfetto!”
A dirla tutta, spero che, chiunque lei sia, gli stia solo grattando la schiena..
“Sei quasi meglio di Abbie!”
Cosa cazzo stanno facendo? Apro la porta di camera di Brian e vedo la scena più orribile che potesse capitarmi di vedere: Brian Elwin Ananas Haner Jr. e Michelle Di Benedetto, davanti allo specchio con il MIO eye liner in mano, intenti a controllare chi si fa meglio la riga sugli occhi.
Chi è Michelle Di Benedetto? Michelle Di Benedetto è sostanzialmente una povera ragazza sola, che per consolarsi, la da a tutti i ragazzi della contea. Niente a che vedere con Valary, sua sorella gemella e mia migliore amica. Sono una l’opposto dell’ altra: Valary è riservata, timida, simpatica, un po’ maschiaccio e decisamente intelligente. Michelle è casinista, estroversa, antipatica, femminile al 200% e decisamente stupida.
Lei ha in mano il mio eye liner e io sto per saltarle sulla schiena per prendermelo, nemmeno si sono accorti che sono entrata, impegnati come sono. Credo che sarebbe stato decisamente meglio trovarli a maialeggiare, anche sul pavimento, ma così è davvero troppo.
Mi schiarisco la voce, spero si accorgano di me. Brian volta leggermente la testa e, appena i nostri sguardi si incrociano, si pietrifica.
“Ciao Elwin, ciao Michelle” A questo punto si pietrifica anche lei, mi sento tanto Medusa, possibile che faccia quest’effetto?
“Voi due avete qualcosa che mi appartiene..” “
“N..noi?” tentenna Haner.
“Si, voi due, cretino. DATEMI. IL. MIO. EYE LINER. ORA.” Scandisco le ultime parole per fargli capire bene quanto sia arrabbiata e Haner prende subito a giustificarsi “Noi non abbiamo il tuo eye liner..”
“Ah no? Allora cosa ti sei appena infilato in tasca?”
“Ahm, niente..”
“Dammi subito il mio stramaledettissimo eye liner, Brian!”
“Io non ho il tuo eye liner, Abbie!”
“Oh si, certo..”  
La DiBenedetto in tutto questo scambio di battute ci guarda incredula. Andiamo, credo sia normale andare dal proprio migliore amico a reclamare l’eye liner, no?
“Brian, davvero, mi serve..”
“Ah si? Cosa ci devi fare, maiale?”
“Sei davvero un cretino!” Mi avvento su di lui e cominciamo in una delle nostre solite mini-risse poco amichevoli. Ad un certo punto sposto lo sguardo e Michelle non c’è più, sulla scrivania non c’è traccia del mio eyeliner. Mi alzo dal corpo di Haner, che crede stia per saltargli addosso con un mega salto alla Chuck Norris, invece gli tendo la mano per aiutarlo ad alzarsi. Ci guardiamo un secondo e poi ci lanciamo all’inseguimento della mora. Usciamo di casa, io prendo lo skate e lui la BMX, non sappiamo da quanto se ne sia andata né dove sia ma sfrecciamo per le vie di Huntington alla ricerca di quella ladra di eye liner.
“Eccola!” esclama ad un certo punto Brian, lei è in un vicolo abbastanza nascosto con un armadio a quattro ante, oddio, è Shadows. Non si accorgono del nostro arrivo e li sentiamo parlottare “Grazie, gioia, questo eye liner è stupendo, mi fa diventare lo sguardo una bomba!”


Ok, ok, ok, è una cosa oscena, lo so! Mi è venuta l’idea in sogno e, davvero, credevo ne sarebbe uscito qualcosa di decente, al posto di questo schifo..
Ma se siete arrivati qui in fondo tanto schifo non vi ha fatto.. O vi ha fatto talmente tanto schifo che avete voluto leggerla tutta?
Me lo fareste sapere con una piiiiiiccola recensione? Mi basta anche un insulto, vi ppppreeeego!
Destroyer Cactus
  
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