Cigolando, lo sportellino in ferro arrugginito si aprì, lasciando ai loro occhi la visione paradisiaca di un posto ormai troppo familiare.
Uno sprazzo di seminterrato segreto, segretissimo quasi eguale all'isola che non c'è, un giardino nascosto agli occhi di tutta quella gente che non aveva fatto altro che vivere a Lima senza però aprire il proprio cuore, un angolo di mondo dove due anime imperfette si diedero il loro primo bacio, molti anni prima, creando qualcosa di assolutamente perfetto.

Eppure eccoci ancora qui.
Di nuovo insieme, di nuovo mano nella mano e con un grande sorriso stampato sui nostri giovani ma ormai adulti volti.
Neanche questa nostra ultima litigata ci ha divisi... anzi ci ha fatti ritrovare, ci ha fatti ritornare bambini e ci ha rifatto venir voglia di sognare l'infinito. L'infinito. Lo spazio senza fine che racchiude qualcosa che per noi sarà sempre troppo importante per essere distrutto dalle mille incomprensioni e dai cotanti intrighi che ci hanno messo i bastoni tra le ruote.
Che essi abbiano avuto il volto di Quinn o di Santana, che abbiano avuto il fascino di Jesse o Brody tutti... proprio tutti sono finiti per bruciare nella loro stessa fiamma.
Ed ora quella panchina di legno, quell'albero che fa da ombra nelle estati più calde e questo silenzio quasi surreale sono ancora qui che urlano il nostro nome tra le spire del vento.
Perchè loro già sapevano, sanno e lo sapranno che come le nostre voci si sono accordate in quel provino anche le nostre anime si sono legate dalla prima volta che ci siamo visti.

I loro passi erano lenti, cadenzati ma anche equilibrati.
Sembra vadano in sincronia o forse non è soltanto un flebile apparire.
Chi lo può sapere?
Quello che invece si può intendere chiaramente è l'odore dei ricordi che aleggia nell'aria. Se prima non c'era altro che il puzzo delle foglie bagnate dalla pioggia ora c'era un profumo d'amore, di caldo e di intensità, scandito da un battere di due cuori troppo veloci.
-Ricordi?- Sussurrò lui.
-Come potrei non ricordare?- Rispose lei.
Come avrebbe potuto non ricordare?
La “ scritta” era ancora lì, nonostante gli anni.

Stringo più forte la tua mano, cerco di non farti male e capisco che sono riuscito nel mio intento.
Mi sorridi e lo ripeti.
-Come potrei non ricordare?-
Scusami se te l'ho chiesto amore mio, ma per un secondo ho avuto paura.
Paura che tu ti fossi dimenticata tutto, perchè sai può succedere. Anche a me successe e non te lo nascondo.
E mi guardi.
Non sei arrabbiata?
No dai non guardarmi con quel tuo viso da cucciolo... va bene... va bene ho capito che mi ha perdonato ma se adesso mi baci...ok, mi hai baciato ed in più ci ritroviamo in questo posto tanto bello quanto magico.
Il posto dove intrecciasti le tue braccia intorno al mio collo ed io, incerto, posai le mie labbra sulle tue con chissà quale aria da idiota.
Brr... che brividi.
Alla faccia del dimenticarsi. Sto sentendo tutto. Tutto ciò che provai in quel momento e sembra tutto così palpabile, così materiale...Credo che... che potrei imprimerlo su carta, su pellicola se solo volessi ma che me ne farei dopo?
Nessuno mai potrebbe capire.
Anzi nessuno mai.
È molto più appropriato.
Nessuno mai.
Perchè non serve a niente dire cosa non potrebbe mai fare questo nessuno.
Non potrebbe mai... mai niente.
Sì ok ti ho confusa, lo si vede dai tuoi occhi... quei tuoi splendidi occhi che spero di vedere ogni mattina al mio risveglio per tutta la vita.

Una delle due anime imperfette, all'improvviso, si inginocchiò davanti all'altra.
L'atmosfera cambiò repentinamente ed il tramonto incominciò a solcare il cielo, solcando anche la profondità dell'anima rimasta in piedi che iniziò a tremar di felicità per ciò che sarebbe venuto dopo.

Non ci posso credere.
Non stai facendo quello che credo, vero?
No perchè se no è normale che io ti dica sì all'istante.

Sei spaventata?
Lo sono pure io ma non è uno spavento negativo.... il tuo invece?
Spero che sia positivo come il mio perchè quello che sto per fare e per regalarti è qualcosa di fin troppo speciale e credo che sia giunto il momento che tanto sognavi dall'alba dei tempi.

Sì, Sì, Sì e ancora Sì.

E fu così che la perfezione creata da due anime imperfette diventò ancora più perfetta unendo due anime ormai perfette. L'una per l'altra.

Mi vuoi sposare?
Ancora non ci credo.