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Autore: Mina23    23/10/2012    4 recensioni
Gohan\Videl
Estratto...
[Come poteva, Gohan, non capire che si stava perdendo il meglio di sua figlia e della sua famiglia?
Quegli anni di certo non sarebbero tornati e Videl trattene a stento le lacrime mentre accarezzava la piccola che aveva tra le braccia ancora mezza addormentata.]
One-shot partecipante al contest "The Winner- Second Round" indetto da Nede.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Pan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Autore: Normina23
Pacchetto: Venere
Coppia: GohanVidel
Citazione: Scusami amore se sono un bambino... Scusami amore se sto sui pianeti e se alla luna racconto i segreti Scusami sempre, ma fallo col cuore, scusami prima di fare l'amore..
Rating:Giallo
Genere: Introspettivo, Malinconico
Avvertimenti: Nessuno
Note: Salve a tutti, spero che questa shot possa piacervi, aspetto i vostri pareri a riguardo. Buona lettura :)




Scusami.



‘Sei uno stupido!’continuava a pensare la povera Videl mentre andava avanti ed indietro per la stanza.
-Questa volta non la passerai liscia, non sono mica una stupida io!-disse poi mentre guardava nervosamente l’orario.
Dopo qualche minuto, sentì la porta d’ingresso aprirsi e, con passo spedito, andò verso di essa per ‘accogliere’ suo marito.
-Ma ti sembra questa l’ora di rientrare? Dove sei stato?- Disse la giovane guardando il marito con aria adirata.
-Tesoro, calmati. Dove vuoi che sia stato? A lavoro. Ma perché fai così?- Rispose il saiyan cercando di placare l’ira della moglie.
-Sei proprio uno stupido! Ti sei dimenticato che oggi è l’anniversario di quando ci siamo conosciuti! Avevi promesso che saresti tornato presto e saresti stato un po’ a casa con me e con la bambina! Ma tu, come al solito, sei troppo impegnato per occuparti della tua famiglia!- Videl gli parlò sfogando tutta la rabbia che aveva in corpo. Non gli importava nulla ormai, si sentiva ferita e doveva farglielo capire.
-Tesoro calmati o sveglierai la bambina… Hai ragione, mi sono completamente dimenticato e mi dispiace…- Rispose il saiyan rattristito. Poi cercò di abbracciare la moglie ma quella si scansò.
-Lascia stare. Io vado a dormire. Buona notte.- Detto questo, Videl se ne andò in camera.
Quelle parole colpirono Gohan al cuore come fossero schegge di ghiaccio, si sentiva terribilmente in colpa poiché era consapevole della sofferenza che aveva recato alla moglie.
Andò in bagno a sciacquarsi il viso, poi si cambio e andò anche lui in camera da letto.
Sul letto trovò la moglie girata dal lato opposto verso il muro; una volta disteso sull’enorme letto matrimoniale, provò a cingerla dolcemente, ma quest’ultima sembrava irrigidirsi sempre più, così cedette la presa e si girò a sua volta verso il lato opposto.
Mille pensieri attanagliavano la mente del saiyan, si sentiva tremendamente in colpa e cercava di escogitare un modo per farsi perdonare. Dopo due ore passate meditare, decise cosa fare: l’indomani, avrebbe fatto una sorpresa alla sua Videl, una sorpresa che non avrebbe dimenticato facilmente.
 
 
Erano appena le otto quando la giovane umana dai corti capelli corvini aprì gli occhi, la luce filtrava leggera attraverso le tende della finestra ed illuminava appena la stanza. Si girò dal lato opposto del letto e non fu sorpresa nel notare che Gohan non ci fosse.
Una volta in piedi, andò a preparare il latte per la bambina, poi andò nella sua stanza e la svegliò dolcemente.
Era proprio bellissima: aveva solo due anni ma già si delineavano chiari i lineamenti morbidi di Gohan,  nel notare quel particolare Videl sentì una morsa al cuore.
Come poteva, Gohan, non capire che si stava perdendo il meglio di sua figlia e della sua famiglia?
Quegli anni di certo non sarebbero tornati e Videl trattene a stento le lacrime mentre accarezzava la piccola che aveva tra le braccia ancora mezza addormentata.
 
 
-Pronto? Si sono il signor Son... si passo a prenderli alle sette di questa sera... va bene, la ringrazio, a più tardi.-
Gohan era sfinito, erano appena le dieci del mattino e già non ce la faceva più. Non aveva chiuso occhio la notte precedente a causa di ciò che era accaduto. Si sentiva terribilmente in colpa e sperava che Videl lo perdonasse in seguito alla sorpresa che aveva macchinato per quella sera.
Distrattamente posò lo sguardo su un foglio di carta vicino il telefono sull’enorme scrivania, lo prese e cominciò a scriverci su qualcosa.
Già, era stato proprio uno stupido ed era ora di farsi perdonare.
 
 
Erano le otto di sera e Videl era in cucina intenta a preparare la cena per poi mettere la piccola a letto.
-Mamma, quando arriva papà?- Chiese la piccola mentre attendeva la porzione di cibo seduta sul seggiolone, aveva solo due anni ma già aveva sviluppato un lessico tipico di una bambina di 5 anni, era strabiliante.
-Non lo so, tesoro. Adesso mangia e poi vai a nanna.- Rispose Videl a malincuore imboccando la figlia.
-Lascia, mangio da sola io.- Disse la piccola togliendo il cucchiaio in mano alla madre e mangiando da sola con aria soddisfatta.
Videl sorrise nel vedere la figlia, ma poi ripensò a Gohan e una fitta tornò a contorcerle lo stomaco.
 
 
Una volta che la figlia ebbe finito, Videl le fece il bagnetto e la mise a letto.
Per fortuna, si addormentò subito, così Videl, stanca della lunga giornata, decise di mettersi a letto anche lei.
Una volta entrata nella stanza però, sgranò gli occhi per la sorpresa: un mazzo di rose rosse era poggiato ai piedi del letto e su di esso c’era un bigliettino.
Videl lo aprì e lesse le parole scritte al suo interno ad alta voce:
- Scusami amore se sono un bambino...
Scusami amore se sto sui pianeti e se alla luna racconto i segreti
Scusami sempre, ma fallo col cuore, scusami prima di fare l'amore...-
  Nel leggere quelle parole, gli occhi le si colmarono di lacrime, però Gohan uscì prontamente dalla cabina armadio e gliele asciugò delicatamente.
-Scusa Videl, sono stato uno sciocco. Ho trascurato te e la bambina che siete le cose più belle che la vita potesse donarmi. A volte dimentico quali sono le cose importanti, per questo ci sei tu che mi aiuti sempre a capire dove sbaglio e a sostenermi in ogni situazione. Potrai mai perdonare questo stupido saiyan che ti ama follemente?- Disse quello accarezzandole il viso e guardandola dolcemente negli occhi.
Videl non rispose, era un turbine di emozioni: avrebbe voluto picchiarlo per come si era comportarlo, ma dopo qualche istante annuì e lo bacio sulle labbra, avvolgendogli le braccia intorno al collo.
Dapprima, lo baciò lentamente, poi sempre con più foga, fino a che si ritrovarono distesi sul letto, in procinto di passare una notte che non avrebbero dimenticato facilmente.
Una notte meravigliosa, nella quale avrebbero riversato tutto l’amore e tutta la passione che provavano l’uno nei confronti dell’altra.
 
 
Fine.
  
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