You are my dream,baby
 
-Ti amo- Mi sussurrò Paul all’orecchio
-Anche io- Gli risposi con le lacrime agli occhi
“Come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto?” Mi chiese mentre stavo per baciare Paul.
Un anno prima...
- Anna svegliati!-
-Mamma ancora dieci minuti, poi mi sveglio-
-Non vorrai fare tardi il primo giorno -disse ridendo
-Oh cavolo!-dissi e corsi in bagno rischiando di cadere per le scale
-Ok è tutto ok è solo il primo giorno di liceo, che sarà mai!- Mi dissi, ma nemmeno la mia immagine nello specchio pareva convinta.
-Buon giorno!- disse mio fratello e mi verso un bicchiere di acqua fredda sul pigiama
- Antonio esci dal bagno!!!- Mio fratello maggiore non si era smentito, nemmeno oggi
-Dai almeno ora sorridi,prima sembravi uno zombie-
-Comunque … esci  da qui!!!-dissi lanciandogli tutta l’acqua che potevo
Nonostante il gavettone negli occhi riflessi nello specchio apparve una luce di allegria
-Buon giorno a tutti -disse il preside, un omino  magro dai capelli grigi e il sorriso giovane
-Buon giorno- ripeterono  in coro le famiglie in auditorium.Dopo un breve discorso iniziò ad elencare gli alunni di ogni classe...
-Allora ecco gli allievi della 1F- e iniziò ad elencarci , come al solito ero la prima della lista e, come al solito diventai un fuoco quando dovetti salire sul palco. Quando ebbe  finito sul palco c’erano più o meno 20 ragazzi e fummo accompagnati in classe. Uscendo mi accorsi di Antonio che rideva,lo fulminaiccon lo scguardo facendolo ridere  ancora più forte.
-Benvenuti,io sono la professoressa di matematica …-  e andò avanti così per tutta l’ora così come  tutti i professori   per la successiva settimana.
                                                                               ….
Siamo ad ottobre la routine scolastica è già parte della vita di ogni studente del liceo,in classe anche se ci conosciamo da poco già siamo affiatati .
“Cavolo sono in ritardo speriamo che non sia già passato il pullman!” sto correndo,inciampo,cado. In un momento sono in piedi e, rossa in viso mi  guardo attorno per accertarmi che nessuno mi abbia visto. Sembra di no,fortunatamente. Riprendo la mia corsa verso il pullman e riesco a non perderlo per un soffio.
-Che ti sei fatta ai pantaloni?-
Abbasso gli occhi-Oh mer…! Si nota molto?- Chiedo. In autobus non avevo notato il gigantesco buco sul pantalone  ero troppo concentrata su quanto fossero splendidi i One Direction per accorgermene
-Come hai fatto?-mi chiede Alessia ,la mia best,a metà fra la preoccupazione e una risata
-Sono caduta mentre stavo correndo a prendere l’autobus, che dici si nota assai?-
-No baby , anzi sembra fatto apposta- Dice facendomi l’occhiolino per poi girarsi a fissare,con una faccia da pervertita,il ragazzo nuovo che stava entrando nella nostra classe
-Chi sarà?-le chiedo
-Un bonazzo questo è poco ,ma sicuro- ci guardiamo ed entriamo in classe ridendo come cretine.
- Anna!Alessia!Ora basta chiacchiere!-Dice la prof. di latino con il viso in fiamme poi continuando
- Anna,considerato che ti piace tanto chiacchierare perché non vieni vicino al tuo nuovo compagno?-
E poi aggiunge -Ah, dimenticavo quello è il tuo nuovo posto-
“Oddio la prima fila è già terribile,poi stare seduta proprio faccia a faccia con la prof. è ancora peggio!” mi avvio come una carcerata,guardo Alessia,e sorridiamo. Prendo posto nel  banco pensando che tutto sommato vicino a me c'era il ragazzo nuovoe che   potevo seguire il suo  consiglio.
Mi volto con il busto verso il ragazzo nuovo -Ciao, io sono Anna - Si gira verso di me. Sorride. -Ciao io sono Paul. - Si volta ed estrae dalla cartella il mio album da disegno,ero convinta di averlo lasciato a casa. -L’hai  dimenticato dopo essere caduta.- E di nuovo sorride. Arrossisco e maledico  quel momento.  -Grazie.- Sussurro fra i denti. Mi passa un bigliettino

Stai tranquilla questo sarà un nostro piccolo segreto ;) Ps belli i disegni

 
- Anna passeresti anche a me quel bigliettino?-"Non c’è limite al peggio ma non se ne parla proprio di passarle il biglietto.
-Quale biglietto prof.?-
-Quello che il tuo compagnoni ha passato-
- Mmmm . Mi spiace prof. Paul non mi ha passato nessun biglietto-
-Ah,quindi l’ho immaginato io?-
-Può anche essere prof. -  E sorrido per questo volta l’ho scampata, mi giro verso Paul che mi fa l’occhiolino.
E’ piena notte,non riesco a dormire, vado alla finestra e guardo il cielo “Sembra infinito” penso e subito dopo un altro pensiero arriva “Chissà come sarebbe volare …”Un’ombra nel cielo “E’ enorme! Che siano alieni?” mi sporgo dalla finestra, come per avvicinarmi a quell’ombra, mi sporgo sempre più fino a cadere nel vuoto dei tre piani che mi separano da terra. Chiudo gli occhi.
-Sono morta?- Dico trovandomi Paul è a due centimetri dal viso.
Ride,ma non è la risata allegra che ho visto quella mattina,no, è una risata amara
 –No, ma ci hai provato seriamente. – “Paul ha le lacrime agli occhi,come può essere che mi abbia preso ero al terzo piano..”solo in quel momento noto le enormi ali dalle sfumature argentate,se le si guardava superficialmente poteva sembrare che non si muovessero,ma in realtà leggeri movimenti c’erano “… un attimo stiamo volando!”
-Stiamo volando! Oddio hai  le ali! Come può essere?!-
-Almeno non sei partita del tutto pensavo … -
-Cosa?-
-Niente,niente solo che sei stata parecchio in silenzio mi hai fatto preoccupare-
-Sto bene. Dove stiamo andando?-
-Strano che ti preoccupi di dove stiamo andando dopotutto stiamo volando!- Finalmente l’allegria era tornata
-Non mi lascerai cadere…vero?- dico scherzando
-Non lo farei mai e poi mai- nella sua voce c’è troppa serietà mi stringo a lui
- Anna?-
-Dimmi Paul -
Salve gente! :) questo è il mio primo capitolo e spero vi sia piaciuta, grazie della lettura!!!