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Autore: _nightmare_    23/10/2012    5 recensioni
Cas vuole chiamare Dean al telefono ...
"“Risponde la segreteria telefonica di Ronnie White, lasciate un messaggio dopo il segnale acustico.” L’ennesimo nome senza identità. Il segnale acustico era fastidioso e forte. All’inizio Castiel non disse proprio nulla, non sapeva cosa dire. Che stupido, voleva chiamare Dean senza motivo!"
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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Castiel prese in mano il cellulare che era sulla scrivania. Non lo usava da anni.
Non lo usava da quando era finito tutto tra lui e Dean.
Da quando Dean aveva smesso di inviargli messaggi per sapere come stava. Da quando Dean lo aveva definitivamente abbandonato, stufo di tutti i suoi tradimenti.
Molte volte il cacciatore aveva cercato di abbandonarlo. Una serata piovosa lo ficcò nell’Impala e lo lasciò su una panchina, a bagnarsi come un pulcino, per poi ripartire.
All’inizio l’ex angelo non sapeva proprio cosa fare. Non capiva ancora nulla delle abitudini umane. Alla fine fu Dean a contattarlo, per sms, chiedendogli dov’era e come stava. Lo aveva abbandonato, ma non del tutto, non riusciva a lasciarlo.
Ma alla fine lo fece. E Cas glielo perdonò, dopo settimane di dolore. Dean era diventato un po’ come il suo amico di penna, di solito se gli scriveva messaggi lunghi e deprimenti rispondeva con un “ho capito”, ma almeno ascoltava. Il Winchester ascoltava sempre e parlava poco.
Prese il cellulare e provò a chiamare Dean. Non lo faceva da tre mesi ormai, tre mesi senza il suo cacciatore. Aveva resistito faticosamente, più volte era tentato di abbandonare tutto, lavoro e casa, per tornare a cercarlo, ma alla fine non lo faceva mai.
Dean non lo voleva, eccola verità. Probabilmente era in giro da solo a cacciare, oppure anche lui aveva trovato famiglia, come Sam che l’aveva lasciato per stare tranquillamente con Amelia. Ma non lo voleva comunque, se no avrebbe continuato a cercarlo.
Ma quella sera era stanco di tutto: della vita, del lavoro che aveva trovato dove lo usavano e basta per dargli una paga con la quale arrivava a mala pena a fine mese con l’affitto, e della fine del suo rapporto con Dean. Non si era mai fermato a pensare alla mancanza di Dean.
Quando non si era più fatto sentire lo aveva accettato e basta. Ma ora, Dio, quanto gli mancava.
Gli mancava il cacciatore che aveva salvato.
Il cacciatore che gli aveva insegnato a fare un sacco di cose, che all’inizio accettava risposte per messaggio come “b3ne tv?”, perché non sapeva scrivere con il cellulare.
Gli mancava Dean, e il suo carattere unico.
“Risponde la segreteria telefonica di Ronnie White, lasciate un messaggio dopo il segnale acustico.” L’ennesimo nome senza identità. Il segnale acustico era fastidioso e forte. All’inizio Castiel non disse proprio nulla, non sapeva cosa dire. Che stupido, voleva chiamare Dean senza motivo!
“Dean … Sono Cas. Mi manchi. Scrivimi.” Le parole che pronunciò sembravano sconnesse e prive di sentimento, così appena la segreteria gli chiese se voleva inviare o eliminare, lo cancellò furiosamente, per poi aspettare il segnale acustico e riprovare.
“Sono il tuo angelo, se mi consideri ancora così. Che è successo, dove sei?” Ancora una volta sospirò irritato e cancellò il messaggio, poi ne registrò altri due, entrambi brutti, e li eliminò.
Si buttò sulla poltrona rossa del suo piccolo monolocale e lanciò il telefono per terra, poi si mise le cuffiette nelle orecchie, così non sentì che la segreteria gli stava ancora chiedendo un messaggio per Dean. Dopo alcuni secondo dal segnale che non sentì, si mise a lamentarsi da solo.
“Dean, cavolo! Mi manchi, sei scomparso e io non ce la faccio più! Lo so che tu non vorresti mai che io mollassi, infatti non sto mollando, sto solo valutando le alternative, una di queste sei tu. Vorrei che tornassi a far parte della mia vita, accidenti! Non ne posso più, i giorni sono tutti uguali …
Mi manchi, torna da me, da noi, dal nostro rapporto che avevamo coltivato così bene. Torna e non andartene più via. Dean, ti rivoglio nella mia vita, ora.
Non puoi avermi dimenticato … Io ti aspetto qui, la mia porta è sempre aperta.”
La segreteria chiese a Cas, che ancora una volta non sentì, per via della musica nelle orecchie, se voleva inviare il messaggio o eliminarlo. Alla fine disse che avrebbe inviato il messaggio in automatico, se non avrebbe ottenuto risposta.
Una risposta che non arrivò mai.
“Il messaggio è stato inviato”. 

Note autrice:
Fan fiction scritta per la sfida settimanale della pagina facebook "le migliori citazioni di Supernatural".
Davvero, non so cosa sia e non mi piace, ma se prendo un incarico lo porto a termine. Poi sono in un periodo un po' 'no', quindi mi è uscita solo questa cosa. Prendetelo come delirio e dimenticatelo.
Baci,
Nightmare_
   
 
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