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Autore: MorgueHanami    23/10/2012    2 recensioni
" Se ti perdessi adesso, Rikku, credo che mi perderei anche io: sei essenziale, con la tua allegria, con la tua iperattività, con il tuo immenso carisma che mi folgora ogni volta che sono al tuo fianco. Credo fermamente che quell’uomo di ghiaccio che credevo d’essere si sia sciolto quando, quel giorno, hai aperto timidamente gli occhi, per paura che avessi pregiudizi verso di te. "
Aurikku.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Auron, Rikku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Evey.
Perché continuiamo il liceo e aspettiamo l’uomo perfetto che arrivi da Marte.

 
 
 

 

“ staying awake to chase a dream 
tasting the air you're breathing in”

Muse -

 


 
Ti ho allontanata dal mio cuore morto temendo che tu soffrissi, ti ho scortata come un cavaliere sperando che alla mancanza del mio amore la mia forza potesse sostituirsi. Ti ho allontanata dal mio petto quando ne avevi bisogno, ma ho cercato di ‘rifarmi’ insegnandoti ad essere un guerriero. Ti ho sempre guardata con occhi freddi e distanti, di chi col senno di poi sa che tra me e te un filo rosso non c’è, ma ho cercato di infondere nei tuoi occhi verdi quanto più coraggio avessi in corpo; ho cercato di donarti tutto ciò che all’occhio degli altri non potesse sembrare ambiguo, ma nel farlo, ti giuro mia dolce Rikku, ho impiegato tutto l’amore che avevo dentro.
Ma adesso che dormi, con una mano a penzoloni che scende dal letto e sfiora con l’unghia il pavimento, posso guardarti senza una maschera, posso riservarti uno sguardo a poca distanza dal tuo fiato, uno sguardo ricolmo d’amore. Se ti perdessi adesso, Rikku, credo che mi perderei anche io: sei essenziale, con la tua allegria, con la tua iperattività, con il tuo immenso carisma che mi folgora ogni volta che sono al tuo fianco. Credo fermamente che quell’uomo di ghiaccio che credevo d’essere si sia sciolto quando, quel giorno, hai aperto timidamente gli occhi, per paura che avessi pregiudizi verso di te. In quel momento ho visto gli occhi di una persona coraggiosa; da una parte mi apparivi come una sciocca bambina, ma dall’altra sapevo che grande donna si nascondeva.
Mi sentirò perso quando non potrò più vederti in questa posizione buffa: rannicchiata tra le coperte, come una bambina, con i capelli biondi e le perline azzurre che si confondono tra loro creando un gioco che sempre cerco di ricordare quando sono solo e posso pensarti. Mi riservi tanto amore Rikku, in ogni gesto.. mi riservi amore anche quando solo dormi, anche quando non lo sai.
Mi fai sentire così vivo, mia dolce guerriera, che quasi non mi sembra di essere morto; accendi in me il desiderio di vivere ancora, un solo istante, con te. Eppure so che dovrò andare via, e ciò mi rende acido e distaccato dal mondo. Ciò mi rende deludente ai tuoi occhi, pensando che adesso, codardo, ho paura di dirtelo. Mi rende deludente ai tuoi occhi perché questo guerriero valente e codardo andrà via in punta di piedi per farti soffrire di meno.
So quanto amore è racchiuso nel tuo corpo piccolo, Rikku. So quanto amore riservi per me. So quanto amore non donerai mai a nessuno, so quanto amore rimpiangerai di non aver mostrato prima. Ma sai una cosa? Tu, Rikku, questo amore me lo dimostri inconsapevolmente… tu me lo mostri già esistendo. Anche adesso che lentamente ti svegli. Strabuzzi un po’ gli occhietti, sbadigli, ti copri e ritorni a dormire. Ti accorgi di me, sobbalzi, ti copri. Sorridi, incroci le gambe, mi fissi. Ecco, vedi? E’ questo l’amore di cui parlo. Quell’amore che nascondi ogni volta che il tuo cuore si esalta vedendomi ma non lo dice. Eppure, l’organo spento in me sente quanto batte il tuo e sorrido. I nostri cuori hanno un qualcosa di telepatico amore mio, un qualcosa di inspiegabile. E’ che noi abbiamo deciso di non dirci quanto ci amiamo.
Tutto così, inconsapevolmente. Tutto così, dietro le tende.

“ Auron. Che ci fai qui? Ti serviva qualcosa?” e la tua voce è come una melodia acida quando sei schizzinosa e capricciosa, dolce quando assonnata come ora mi riservi un sorriso premuroso.
“ solo il tuo sguardo.” Sussurro, troppo basso perché tu, ancora imbambolata e addormentata, possa capire.
“ Eh?” sbadigli e poi, sgusciando dalle coperte mi vieni incontro a gattoni. Cerchi di abbracciarmi. Mi scanso appena.
“ Nulla. Sbgrigati! Il viaggio sta per ricominciare.” E il tuo volto s’incupisce appena.
“Ah” … non parlo, osservo il tuo sguardo finire a terra, aiutato da un breve sospiro.
“ Rikku?” ti chiamo e tu sobbalzi. “ che hai?” e tu arricci il naso, ma poi sorridi.
“ Cosa hai detto prima?” domandi, ancora e ancora, ancora, ancora. “ cosa hai detto prima?”.
Ed io tentenno. “ Avevo bisogno solo del tuo sguardo” ti sussurro, abbracciandoti.

  
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