Piccola
premessa:
è una storia scritta senza pretese in
una giornata noiosa,
è
stata scritta per puro divertimento
quindi
non me ne vogliate.
Odio i giorni senza di lui. E
ancora di più odio l'aver deciso di passare
una giornata da adolescente normale, assecondando
Charlie e il suo
insolito entusiasmo per questa gita scolastica nella ridente cittadina
di
Mystic Falls in occasione della Festa dei Fondatori, un evento
più unico che
raro in città, a quanto dicono. Zaino in spalla, ed
espressione smarrita sul
viso, raggiungo, a lente falcate, lo sgangherato bus giallo che sosta
fuori
scuola, guardandomi intorno alla ricerca di visi familiari. Jessica
indossa
una sgargiante maglia fluo dai disegni psichedelici,
sorride
raggiante facendomi segno di raggiungerla, accenno appena un sorriso
sperando
che basti a rendere la mia espressione diversa dal mio stato d'animo.
"Hey, bella maglietta!"
"Oh, lo so. L'ho comprata sabato
pomeriggio a Port Angeles,
l'adoreranno a Mystic Falls, capiscono così poco di moda li.
Ho letto su Google
che le ragazze vanno ancora in giro con abiti ottocenteschi a queste
feste, non
è pazzesco?"
Annuisco arricciando il naso.
Pazzesco.
"Non dovresti criticare in questo
modo una cultura che non conosci -
l'ammonisce Angela sistemandosi gli occhiali sul naso - i balli per la
festa
dei fondatori sono presi molto sul serio a Mystic Falls. Il debutto in
società
delle giovani debuttati è uno degli eventi cardini di tutta
la cittadina, ogni
ragazza che si rispetti a Mystic Falls pagherebbe oro per essere eletta
Miss
Mystic Falls."
"Partecipate ad un concorso di
bellezza?"
Non mi ero accorta della presenza
di Mike alle mie spalle, lestamente sfila
uno dei volantini-guida dalle mani di Angela e inizia a piegarlo con il
chiaro
intento di trasformarlo in un aeroplanino. Angela scuote la
testa
brontolando mentre Jessica, ormai disinteressata a noi, continua
imperterrita a
elencare posti assurdi che non vede l'ora di visitare. Sistemo lo
zainetto
rosso sulle spalle guardandomi intorno per un ultima volta, sospiro
mestamente
ricordando a me stessa che lui non verrà; salgo a rilento i
pochi scalini del
bus e prendo posto quasi in fondo ad esso. Ovviamente da sola.
Sarà una lunga giornata!
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Il Ballo per la Festa dei
Fondatori. Questa si che è una novità qui a
Mystic Falls.
Mando già un'ampia
sorsata del mio solito wiskey fissando il posto vuoto di
Rick al mio fianco, a quanto pare il mio amico stamane ha deciso
seriamente di
continuare a fingere di essere un banale professore di storia; il mio
caro
fratellino si sta dando da fare nell'aiutare Elena e Caroline
nell'organizzazione dell'evento dell'anno, e io mi sto decisamente
annoiando.
Mi guardo intorno alla ricerca di qualche buon bocconcino da mangiare
ma
stamane il Mystic Grill sembra essere l'emblema della
sconsolatezza.
Noia. Noia. Noia. Noia.Noia. Noia. Noia. Noia.
Ordino un altro
wiskey trattenendo la bottiglia al mio fianco, ho
bisogno di trovarmi un diversivo. La mia attenzione viene di colpo
catturata da
un fastidioso vociare fuori dal locale, alzo lo sguardo verso la
vetrina
rendendomi conto che, quelle che al mio fine ero parse come oche
starnazzanti,
altro non sono che stupide ragazzine che, in maniera troppo rumorosa,
stanno
scendendo da un orrido bus dal colore giallognolo.
Bingo. Diversivo trovato.
I miei occhi passano rapidamente in
rassegna i loro corpi cercando il più
succulento da poter gustare, allo stesso modo in cui sceglierei
un hamburger dal menù. Tentativo disperato
il mio, l'ordinarietà di
queste persone mi fa storcere il naso. Sono quasi tentato a desistere
dal mio
disperato tentativo di distrarmi quando i miei occhi sono catturati dal
suo
sguardo. Mi fissa con insistenza attraverso il vetro, sembra quasi mi
stia
invitando ad abusare di lei. Come posso rifiutarle tale dono? Tracanno
l’ultima
sorsata di whiskey e mi alzo sistemando il colletto della camicia, i
miei occhi
non perdono di vista la mia giovane preda: lunghi capelli color
nocciola
incorniciano un viso pallido come il latte, labbra sottili e un
espressione
cupa sul viso, scialbi vestiti ricoprono il suo acerbo corpo di donna.
Sarà una giornata
interessante!
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Mystic Falls!
Dopo un estenuante viaggio
finalmente siamo giunti a destinazione, Mike non
ha fatto altro che tormentarmi con domande più o meno
morbose sul mio rapporto
con Edward, sembra che non riescano ancora a capire come un Cullen sia
sceso
dal suo piedistallo per degnare una come me delle sue attenzioni, non
lo
ammetterebbero mai sono consapevole che il motivo di tutta questa
insistenza
nell’interrogarmi sulla mia relazione sia proprio questo.
Infilo lo zaino sulle
spalle e, senza nascondere la mia riluttanza, scendo dal bus
guardandomi
attorno distrattamente. Nell’aria si respira
vividamente l’aria di festa,
festoni e lanterne adornano le strade facendomi sentire in un tempo
lontano dal
mio. Chissà se ad Edward sarebbe piaciuto tutto
ciò. Sospiro ricacciando via i
pensieri che si affollano nella mia mente. È solo un giorno
senza di lui, non è
la fine del mondo. Mi sforzo di sorridere inarcando lievemente le
labbra, mi
avvicino ad Angela e Mike per non restare sola, una strana sensazione
di gelo
si espande nelle mie vene, mi sento osservata e questo mi fa paura.
Negli
ultimi mesi questa sensazione è sempre stata presagio di
eventi nefasti, da
quando la mia vita si è trasformata in un teen
horror faccio
fatica a credere che prima o poi non arriverà Godzilla
desideroso di cibarsi di
me. Provo a concentrarmi sui discorsi dei miei compagni per distrarmi
da quella
crescente angoscia che sento montarmi dentro, ma non ci riesco. Come
attratti
da un potente magnete i miei occhi sono catturati da due
profondi occhi
azzurri che sembrano divorarmi l’anima. Non riesco a
distogliere lo sguardo
dallo sfacciato ragazzo che, seduto al bancone del bar, continua a
fissarmi
mentre un sorriso sghembo si disegna sul suo viso.
“Hey Bella. Terra chiama
Bella. Bella rispondi!”
La voce squillante di Jessica mi
distoglie dal turbine di emozione in cui
quegli occhi mi avevano rilegato.
“Scusami, ero
sovrappensiero.”
“Uhmm, Bella non credo
che Edward Cullen sarebbe felice di vederti fare gli
occhi dolci allo straniero!”
“Io
non…cioè…Jessica, andiamo
su!”
Prendo la mia amica sotto braccio
in un esagerato slancio di affettuosità e
ci incamminiamo per raggiungere il resto del gruppo, mi volto
nuovamente verso
la vetrina alla ricerca di quegli occhi e il mio cuore perde un battito
nella
triste constatazione di non trovarli più li. Tiro un lungo
sospiro lasciandomi
cullare da una strana sensazione di sollievo, come se solo la presenza
di
quello sconosciuto fosse riuscita a turbarmi nel profondo.
“Cercavi me,
bambolina?”
Il suono della voce calda e
vellutata mi fa trasalire, schiudo le labbra
lievemente per lo stupore del ritrovarmi quegli occhi azzurri a pochi
centimetri da me. Scuoto la testa mordendomi le labbra, strofino le
mani
deglutendo nervosamente.
“Devi esserti
sbagliato!”
“Io non mi sbaglio mai,
dolcezza!”
I suoi occhi catturano prepotente i
miei, la sua voce nella mia mente come
un ordine latente.
“Andiamo,
bellezza.”
La mia mano nella sua, adesso
ci divertiremo.
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Non ho mai avuto bisogno di
soggiogare una donna per convincerla a
seguirmi, ma stamane sono talmente annoiato da non avere alcuna voglia
di
lasciare spazio al mio me carismatico e brillante. Fisso gli occhi in
quelli
della giovane preda e lascio che la mia voce suadente guidi i suoi
gesti.
“Andiamo bellezza, adesso
io e te ci divertiremo.”
Sorride, o almeno credo stia
sorridendo. Da quando ho iniziato a studiarne
i lineamenti il suo volto sembra essere semplicemente contratto in una
infinita
smorfia di sofferenza, come se avesse le viscere dilaniate da
fastidiosi crampi
in maniera costante. Adolescenti, che mondo complicato da capire, per
chi
avesse tempo da perdere nel tentativo di farlo. Guido la ragazza
lontano dalla
scolaresca felice e rumorosa che ha invaso la città, le mie
dita intrecciate
alle sue cercano un calore che non sembra in grado di darmi, annuso il
profumo
della sua pelle osservando il sangue pulsare dalle vene violacee del
suo
braccio. Ha un buon odore, sarà stato questo a guidare la
mia scelta. Le
sorrido divertito mentre le faccio strada all’interno della
mia abitazione, la
silenziosa assenza di mio fratello accoglie il nostro ingresso.
“Allora bellezza, pronta
a passare la giornata più intensa della tua sciocca
vita?”
Mi fissa sbigottita continuando a
mordersi le labbra.
“E’ casa tua?
Chi sei? Perché siamo qui?”
Beata innocenza, dovrei forse farle
un disegnino?
“Il mio nome è
Damon, Damon Salvatore. E tu sei…”
“Bella Swan.”
Sussurra appena il suo nome, mi
fissa spaventata. Adoro sentire la loro
paura.
“Sarà uno
spasso, Bella Swan! Rilassati.”
Inarca le labbra assecondando
nuovamente il comando della sua mente, le mie
labbra catturano le sue per un bacio profondo, la mia lingua viola con
prepotenza la sua bocca mentre le mie braccia hanno già
catturato il suo corpo
in una stretta famelica.
“No! Fermo, che
fai?”
Urla isterica scalciando come se
fosse in preda ad una crisi epilettica.
“Mi sembra facile da
intuire, ti bacio!”
“Lasciami subito. Ho un
fidanzato, lui…”
“…non
è qui, o sbaglio?”
Cosa le è sfuggito del:
ci divertiremo a questa stupida
ragazzina?
Allento leggermente la presa
dandole l’illusione di potersi sottrarre al
mio controllo, come morsa da una tarantola corre disperata fino alla
porta.
Illusa. Un solo balzo e le sono addosso, sono annoiato e stufo di tutte
queste
moine, le mie braccia intorno al suo corpo, le mie labbra sul suo collo
tastano
il punto in cui far affondare i miei canini.
“Ti prego, no!!! Edward
ti ucciderà se provi a farmi del male!!!”
Soffoco una risata sul suo collo,
lecco la pelle lattea lasciando traccia
del passaggio della mia lingua. Rigiro la ragazza tra le mie braccia
come fosse
una bambolina di pezza, i miei occhi di nuovo dritti nei suoi.
"E' solo sesso, rilassati."
Prendo nuovamente possesso delle
sue labbra e le mie mani si fanno audaci
sul suo corpo, arrendevole ed eccitata si lascia guidare dai miei gesti
esperti, in pochi istanti la privo dei vestiti assaporando famelico
ogni
millimetro della sua pelle. Non c'è delicatezza dei miei
gesti, le mie mani si
stringono intorno ai suoi capelli mentre un gemito sommesso abbandona
le sue
labbra.
“Sono vergine! Ti prego.
Non posso, io…Edward…”
Ancora con questo Edward? Ora
l’ammazzo! Lesta la mia mano sul suo collo la
inchioda al muro in una morsa quasi letale, sono furioso. Nessuna fa
tutte
queste storie per farsi sbattere da me.
“Chi diavolo è
questo Edward?”
Quasi ruggisco lasciandomi
sopraffare dalla frustrazione che questa situazione
mi provoca.
“Il mio
fidanzato…lui è…”
“Cosa è
Edward?”
I miei occhi nei suoi. La
verità più assoluta.
“Un vampiro. Lui
è un vampiro. Lui mi ama, io lo amo.”
Scoppio a ridere allentando la
presa, è una situazione talmente assurda da
essere paradossale.
“Sei fidanzata con un
vampiro e sei….vergine?”
Neanche Stephan riuscirebbe a
raggiungere simili livelli di idiozia.
“Edward non vuole fare
sesso con me, dice che mi ucciderebbe!”
Povera ragazza, talmente sfigata da
essere riuscita a trovare l’unico
vampiro impotente al mondo.
“E dove diavolo
è il tuo Edward adesso?”
Le mostro i canini lasciando che il
mio viso si tramuti nel mostro che
sono. La verità, Bella.
“E’ nei boschi,
deve nutrirsi, lui…il sangue…”
“Perfetto. Un altro
membro del fanclub di Bambi!”
La paura lentamente si allontana
dai suoi occhi lasciando posto alla
curiosità, la sua mano lenta segue il profilo del mio volto.
“Tu sei diverso. Oggi eri
al sole, ti ho visto, il sole baciava il tuo viso
e tu non brillavi!”
“Brillare? Di cosa
diavolo parli? I vampiri bruciano al sole, bambolina.
Chi ti ha mai detto un’idiozia simile?”
Inarco le sopracciglia cercando di
capire a che gioco sta giocando la
piccola mortale.
“Ti sei
esposto…i Volturi…ti
cercheranno…”
“I Vol…che?
Devi aver battuto la testa più forte del previsto
mentre….”
“Sono
i capi di una famiglia
di vampiri antica e potente chiamati Volturi,
risiedono a Volterra,
in Italia.
Non seguono la
dieta "vegetariana" che come i Cullen, ma si cibano di sangue umano,
attirando le vittime direttamente nella loro casa!”
La
fisso sconcertato. Ci mancavano solo i cugini
italiani di Klaus ad allietarmi la giornata. Pensare
che volevo farmi solo una sana scopata e una salutare bevuta!
Dannati tutti!
Sto per conficcare una volta per
tutte i miei denti nel collo dell’ormai
irritante ragazza quando di colpo vedo spalancarsi la porta di casa
mia,
sbuffando sposto la mia attenzione sull’intruso. Indossa un
impermeabile grigio
topo e ha dei capelli cotonati che potrebbe far invidia a mio fratello.
“Levale le mani di
dosso.”
Sibila digrignando i denti, non
riesco a decifrare la sua espressione.
“Edward…”
Ecco l’uomo del momento.
Se non sapessi che i vampiri non necessitano di soddisfare
bisogni fisiologici penserei che il ragazzo abbia urgente bisogno di un
bagno.
“Ti ho detto: levale le
mani di dosso!”
Sorrido divertito fissando il
ragazzo con troppo cerone sul viso avanzare
verso me con aria minacciosa, mi sposta con violenza dal corpo di Bella
facendomi urtare contro il mobile alle mie spalle.
“Bella, amore mio, stai
bene?”
“Edward, ma come hai
fatto?”
“Alice ha avuto una
visione, sono corso subito da te.”
Bella, Elena, Edward,
Stephan…c’è sempre uno stupido vampiro
innamorato a
rovinare le mie giornate. Sono stufo, totalmente e follemente stufo.
Non posso
liberarmi di mio fratello ma nulla mi vieta di sfogare tutta la mia
rabbia su
questo stramboide. Uno scatto veloce, gli sono addosso, un rapido gioco
di
polso, la mia mano nel suo petto, un sorriso sul mio viso.
“Ti hanno mai consigliato
una lampada amico, sei troppo pallido!”
Il suo cuore tra le mie mani.
L’urlo straziante della ragazza al suo
capezzale.
Innamorarsi
di un
vampiro, che stupido errore.
Mi accovaccio accanto alla ragazza
rapendo brutalmente i suoi occhi con i
miei.
“Ascoltami
bene, Bella Swan, Edward non era altro che uno stalker zoofilo
con una passione sfrenata per Bambi, lo hai mollato tu
perché lo hai beccato a
sniffare glitter in compagnia di Campanellino. Non potevi essere
innamorata di
un essere del genere, hai letto un articolo su Vanity Fair che ti ha
illuminato! Meriti di più, Bella. Hai passato una giornata
fantastica a Mystic
Falls e hai finalmente capito quanto può essere favolosa la
tua normale e
anonima vita senza vampiri! Adesso sorridi, Bella! Troverai il vero
amore, un
amore con un cuore che batte e un caldo respiro… fino ad
allora ti concederai
del sano sesso consolatorio!"
Un bacio sfiorato sulle sue
labbra.
"Addio, Bella!"
___________________________NOTA
AUTORE______________________________
Spero
che vi
abbia fatto sorridere almeno un pò,
è
che: ci sono
decisamente troppe tipologie di Vampiri
per
poterci
stare dietro eh!!!
Attendo
pareri: