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Autore: Charlottex_    23/10/2012    0 recensioni
In una città in cui niente è come sembra, in cui tutti si nascondono dietro una maschera; Charlotte Destiny Hope Collins e Justin Drew Bieber due persone completamente diverse finiranno per unirsi.
Lei dolce e sensibile,vuole l'amore ma ha paura di soffrire.
Lui stronzo senza cuore, o almeno così le sembrava, cerca solo una cosa.
Mentre lei si innamorerà lui giocherà solo con il suo cuore e quando sarà troppo tardi,cosa succederà?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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''Non è che si cambia,è soltanto che si inizia a guardare con occhi diversi molte cose.''
 

 

'Ehi Charlie.. svegliati, dobbiamo parlare.' Disse mio fratello maggiore Zac bussando alla porta chiusa della mia stanza.
''dio che rompicoglioni.'' surrurrai.
''Ti ho sentito ragazzina,alza quel tuo fottutissimo culo.''
Che razza di udito ha? 
''Si,si,adesso.''
Mi chiamo Charlotte Destiny Hope Collins. 17 anni, capelli castani che ricadono mossi sulle spalle e occhi azzurri con delle sfumature verdi.
Vivo a New York con mia nonna Rose,mio nonno Mario e mio fratello Zac.
Ci siamo trasferiti da loro dopo che mia madre morì in un incidente mentre due anni dopo morì mio padre di cancro. Sono 9 anni che non ci sono più, mi manca ma infondo non ci penso nemmeno più. Mio fratello insieme a mio nonno mi hanno cresciuta, non mi hanno mai fatto mancare nulla se non una vera e propria famiglia.
 
''Se non ti muovi sfondo la porta!'' urla.
Mi alzo dal letto con poca voglia, mi vesto molto semplicemente: Jeans stretti supra nere e la felpa del mio migliore amico Cameron.
Aprii la porta e trovai mio fratello che mi fissava.
Charlie:'Che hai?' dissi.
Zac:'Non fare finta di niente,Charlotte.'
Charlie:' Non capisco, illuminami.'
Zac:' Sei stata sospesa, Charlotte.'
Ok, cosa mi sono persa?
Charlie:' Spiegati meglio.'
Zac:'Tu e quell'oca della tua amichetta Giulia avet..'
Oca? a Giulia? La mia migliore amica? ora lo prendo a sberle.
Charlie:'Ma come ti permetti? Giulia è la mia migliore amica è non è un'oca.Solo perché ti ha mollato per un altro e questo ti rode non significa che tu debba insultarla.'
Zac:'Non c'entra niente la mia vita privata. Lei ha una brutta influenza su di te. Hai sempre fatto casino ma non come in quest'ultimo periodo.'
*FLASHBACK*
Charlie:' Prima che entri la profe,muoviti.'
Giulia:'Sisi, vado vado.' 
Giulia, riempì la sedia della profe di colla e ruppe una bombetta puzzolente sotto la cattedra.
Charlie:' Forza forza!'
Giulia:' Fatto' disse tornando a sedere difianco a me.
La profe entrò e in pochi secondi si sentì la puzza della bombetta e tutti le diedero la colpa.. Lei si mise seduta sulla sedia e quando si alzò il retrò della gonna era tutta piena di colla, io e Giulia morivamo dal ridere e lei capì subito che era colpa nostra.
Prof:' Collins, Millward, fuori!'
*FINE FLASHBACK*
Oh, ora ho capito.. Ma sì, era uno scherzo, è la profe che si è incazzata per niente.
Zac:'Devi smettere di frequentare Giulia.'
Charlie:'Non puoi costringermi.'
Zac:' E invece si che posso.'
Charlie:' E credi che io ti dia ascolto?'
Zac:' Papà non avrebbe voluto che tu stessi con lei!'
Oh stupendo! Quando vuole farmi fare qualcosa che a me non va gioca la carta del 'Papà non avrebbe voluto' e bla bla bla.
Charlie:' Tu non sei papà ok? Tu non sai cosa avrebbe voluto e cosa no! Quindi stai zitto Zac, stai zitto!' dissi rientrando nella mia stanza sbattendo la porta.
Mi sdraiai sul letto guardai la sveglia, erano le 8.25 e mi riaddormentai.
*Suona il telefono*
Chi diavolo è?! Dissi facendo illuminare lo schermo del mio cellulare. ''Oh sono già le 11.30'' pensai.
''Ehi tesoro! Dove sei?  <3    -Cameron'' Oh eccolo qui il mio tesoro!
''Ehi Cameron! Sono stata sospesa, guarda lascia perdere. Vieni da me oggi? Così ti spiego. <3''
''Appena esco vado a mangiare qualcosa con David e Jack, dopo arrivo. A dopo! Vedi di non cacciarti in altri guai che non la voglio una migliore amica ricercata dalla polizia! <3 :D '
''Non ti prometto niente :D a dopo <3''
Il mio stomaco brontolava,avevo fame, non mangiavo dalla sera prima ed era quasi ora di pranzo quindi decisi di scendere in salotto.
Andai di filato in cucina senza calcolare mio fratello seduto sul divano a guardare la televisione.
''Oh piccola stella sei sveglia! '' disse mia nonna venendomi incontro ed abbracciandomi
Charlie:' Certo nonna' risposi sorridendo -Il nonno non c'è?- continuai
Nonna:' E' in giardino..'
Mi affacciai alla finestra e vidi mio nonno con in braccio un bambino, ridevano e scherzavano, era Cristian,il figlio dei miei vicini. Decisi di non interromperli e andai a frugare nell'armadietto del cibo ma non c'era nulla che mi convinceva finche vidi un secchetto di biscotti, li presi e mi misi seduta a tavolo guardando mia nonna che cucinava.
Nonna:' Ho sentito la vostra discussione stamattina.Non devi essere arrabbiata con lui, lo fa per te.'
Charlie:'Deve smetterla di fare il prepotente! Sono abbastanza grande per decidere con chi uscire, non ho più bisogno del suo consenso,cazzo, ho 17 anni, deve lasciarmi vivere!'
Nonna:' E' protettivo.'
Charlie:' Troppo,mi  soffoca.'
Nonna:' Sei stata sospesa, non è un granchè, io alla tua età ho fatto di peggio, ma lui era abituato a essere il capetto, quello che deve rimproverare tutti, è normale che faccia così, dalla morte dei tuoi non è cambiato.'
Charlie:' E' diventato peggio, sempre più perfetto, sempre più rompicazzo.'
Nonna:' Eh dai, perdonalo.'
Charlie:' Non ora.. Ah, io non mangio questi biscotti mi hanno riempito.' Dissi chiudendo il pacchetto e riportandolo nell'armadietto.
*Dlin Dlon*
Nonna:' Vai tu?'
Charlie:' Si, tanto è Cameron, io esco. Ciao nonna..' dissi stampandole un bacio sulla guancia
Nonna:' Non fare tardi'
Aprii la porta e mi ritrovai due occhi azzurri come il mare che mi guardavano e uno splendido sorriso,era Cameron.
''Eccola qui la mia sospesa!''
Charlie:' Smettila cretino!'' dissi abbracciandolo
Cameron:' Forza andiamo!'
Charlie:' Dove?'
Cameron:' Andiamo da David e Jack.'
Uscimmo e iniziammo a camminare verso il quartiere più basso di New York, il Queens. Ragazzini che litigavano ovunque. Ragazzi più grandi che spacciavano ad ogni angolo.
Vedemmo David che ci correva incontro preoccupato
'Cameron muovi il culo stanno picchiando tuo fratello!' urlò David
Cameron senza farselo ripetere mi prese per mano e iniziò a correre.
Arrivammo, la scena era orrenda, disgustosa.
Un ragazzo capelli castani chiari e occhi color oro con jeans grigi felpa della Vans e supra stava prendendo a calci un ragazzino ( nonchè fratello di Cameron), il ragazzino piegato in due dal dolore che urlava con la poca voce che gli rimaneva mentre jack tenuto a forza da due amici di quel ragazzo, era impotente, non poteva fare niente.
'Te la prendi con i più piccoli ah?' disse Cameron prendendolo per la felpa del ragazzo e spingendolo contro il lurido muro.
x:'Oh eccolo qui.. Ron!'
Cameron:'Non chiamarmi così,stronzo.'
x:' Sei cambiato Ron.. che è successo a quel ragazzo menefreghista che amava prendersela con i più piccoli? che si drogava da mattina a sera? Che si scopava ogni puttanella incontrasse? eh? che ti è successo Ron?'
Non capisco.. Drogava? Scopava ogni puttanella? Picchiava i bambini? Ma che aveva in testa? Un criceto in prognosi riservata?
Cameron:' Sono cambiato Justin, è vero, sono cresciuto. cosa che dovresti fare pure tu.' disse strattonandolo 
Mentre io ero li a guardare Cameron che litigava con Justin Jack aveva portato via da quel posto jonathan il fratello di Cameron
David:'Meglio andare Cameron. Lei non può stare qui.' disse facendo segno con la testa verso di me
Charlie:'Perché scusa?'
Justin:' Perché questo,piccola' disse liberandosi dalla stretta di Cameron e venendomi incontro -Non è posto per le ragazze.- continuò continuando ad avvicinarsi -O almeno, non per le perfettine- disse spostandomi un ciuffo dal viso e avvicinandosi sempre più
Charlie:'Stammi lontano' dissi facendo dei passi indietro
Cameron:' Andiamo' disse prendendo per mano e portandomi via da lì
 
[**] 
Eravamo ormai nel vialetto di casa mia, durante il tragitto eravamo stati zitti, si riusciva a percepire il nervosismo di Cameron.
Cameron:' Mi spiace.' Disse afferrandomi per un braccio e tirandomi verso di lui
Charlie:' Ti dispiace per cosa?'
Cameron:' Che tu abbia assistito a tutto quello'
Charie:' Chi era? Di cosa parlava?' dissi  
Cameron:' non era nessuno'
Charlie:' Picchiavi i più piccoli? Ti drogavi? Andavi con tutte le puttanelle? Cameron che significa?!' dissi alzando la voce
Cameron:' Non sono affari tuoi.' disse andandosene
[**]
Nonna:'Perché non mangi?'
Charlie:' Scusa nonna, non ho fame. Vado di sopra.' dissi alzandomi e andando in camera mia
Il pensiero di quello che aveva detto quel ragazzo mi tormentava.
Chi era veramente Cameron? Perché non me ne aveva mai parlato?
Erano ormai le 22.00 e decisi che dovevo avere delle risposte che sicuramente Cameron non mi avrebbe dato, presi la decisione più stupida del mondo, tornare nel Queens, trovare quel ragazzo e avere delle fottute risposte.
Andai in bagno, mi legai i capelli a coda di cavallo, presi il cellulare lo misi nelle tasche dei jeans e uscii senza dire niente a nessuno, ma per avvisare, nonostante non avessi ancora fatto pace con Zac gli inivaii un messaggio anche perché i miei nonni non sapevano usare un telefono .-. 
'Zac sono da Cameron, torno tardi, dillo alla nonna. grazie.  -Charlie' 
nessuna risposta. Non importa, io ho avvisato.
Ero all'inizio di quel quartiere, tutto buio, uno al massimo due lampioni che funzionavano a malapena.
Ormai ero lì. Mi incamminai finchè non sentii dei ragazzi alle mie spalle, mi girari in cerca di Justin ma lui non c'era.
'Bella! vieni qui!' urlò uno, era chiaramente ubriaco
'Forza, ci divertiamo!' urlò un altro ubriaco pure lui
iniziai a correre senza sosta e senza meta entrando in vicoli buii e scuri.
quando un ragazzo uscì da un vicolo, mi guardò 'Tu fermati' disse correndomi dietro e prendendomi per un braccio
'E voi fuori dal cazzo, sfigati.
x:'L'abbiamo vista prima noi Justin, sei tu che devi sloggiare.'
Justin gli si avvicinò e gli mollò un pugno in piena faccia - E ora andate.- disse facendoli scappare a gambe levate
'Grazie..' Dissi riprendendo fiato
Justin:' Che ci fai qui tutta sola? Non è posto per te, mi sembra di avertelo detto.'
Charlie:' Devo capire..'
Justin:' Cosa?'
Charlie:' Perché hai detto che Cameron è cambiato? Insomma, come lo conosci?'
Justin:' Oh si tratta di questo allora!non vuoi altro quindi?' disse avvicinandosi a me
Charlie:'Ehm.. no..
Justin:' sicura?' disse avvicinandosi sempre più a me
Charlie:' Justin sono qui per Cameron, smettila.'
Justin:' Vieni, è pericoloso qui.' disse prendendomi la mano, mi vennero i brividi, era una strana sensazione. mi fece strada in una stradina buia, pensavo volesse farmi del male invece erntrammo in una porta dove la luce mi abbagliò, ci misi qualche secondo a capire dove fossi ma poi realizzai
'Benvenuta a casa mia piccola.. com'è che ti chiami?' 
Charlie:' Charlotte'
Justin:' piccola Charlotte'
Charlie:' quindi tu, abiti qui.. bella vita che hai..' dissi andando in cucina dove Justin stava preparando del tè caldo. Casa sua era enorme,sembrava un castello.
Justin:' Niente di che.. ora, dimmi cosa vuoi sapere.'
Charlie:' Di cosa parlavi oggi?'dissi sedendomi sul tavolo guardando Justin 
Justin: bhè Cameron non è il cameron che conosci tu, o almeno non credo.
Stiamo parlando del Cameron che fino a qualche anno fa picchiava ogni singolo ragazzo che gli rompeva il cazzo, parliamo del Cameron che si portò a casa ogni singola puttanella possibile, si è scopato mezzo Queens! Di quel ragazzo che si drogava dalla mattina alla sera ininterrottamente, di quello che è collassato più di una volta sull'asfalto fuori casa mia.. non so se mi capisci..'
No ma, stiamo parlando della stessa persona? Cameron non metterebbe le mani addosso a nessuno!
Charlie:' Forse si è fatto tardi. meglio che vada..' dissi scendendo dal tavolo e avviandomi verso la porta
Justin:'Dove credi di andare? Tu non te ne vai.'
Charlie:'Devo andare a casa.'
Justin:' Dormi qui, manda un messaggio a tua madre e dille che stai fuori, non ti faccio tornare a casa a quest'ora.'
mia madre, magari mandrlo a lei.. abbassai lo sguardo e una lacrima mi rigò il viso
Justin:'Che hai?'
Charlie:'Niente.' dissi asciugandomi in fretta il volto
Justin:' forza, è pronto il tè' 
ci sedemmo sul divano sotto una coperta e un tè caldo a parlare.
Non sembrava il ragazzo stronzo che avevo visto il pomeriggio, faceva meno il figo, sembrava insicuro,sembrava.. diverso.
Passammo tutta la notte a parlare, può sembrare strano ma non era come sembrava, era diverso ai miei occhi, era un'altro ragazzo.


 
SPAZIO AUTRICE SHALALA

Ciao a tutti :)
Mi chiamo Erika.
Questa è la mia prima vera e propria Fan Fiction,
spero vi piaccia.

Alloraaa: che ve ne pare? lasciatemi una recensione :33
Potrà succedere qualcosa? Se si cosa? 
Immaginate *-*

alla prossima.

-Erika.

 


 
  
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