Haru's blablabla: Questa brevissima, sdolcinatissima e mia primissima OnHo in assoluto è dedicata alla mia dolce Jessica Unnie, grande scrittrice e amica insostituibile che oggi compie gli anni, alla quale auguro un buon compleanno e tutta la felicità di questa terra (ma anche di qualche pianeta vicino, se possibile :P). Spero ti piaccia. Ho cercato di inserire tutti gli elementi che ti piacciono di più, come per esempio la tematica 'scolastica', il lieto fine e, ovviamente, la OnHo :P Non è granché, è molto breve e non è certo il mio lavoro migliore (e neanche il mio 'stile' tipico di scrittura), ma ho tentato di fare qualcosa di carino che ti potesse piacere, perciò...buona lettura! ^^ E ancora, tanti auguri! 
Ovviamente spero che questa OS piacerà anche a chiunque, oltre a Jess, si accinga a leggerla.
Buona lettura. 

Right here waiting for you.
 

Sii forte, MinHo.

E' l'unica cosa che riesco a dire a me stesso non appena vedo il tuo corpo, un capolavoro di carne ed ossa, giacere placido su quel maledetto letto che non merita di toccarti, ma che lo fa, anche senza prima aver chiesto il permesso per prendersi qualcosa che mi appartiene.

Perché tu sei mio.

E odio vederti steso lì, con gli occhi chiusi che non si posano su di me. Detesto l'idea che il mondo possa passarti accanto e, neanche quasi vedendoti, continua la sua folle corsa. Non sopporto che tu, tutto il mio mondo, non sia capace di vedere quanto amore provo per te, quanti sentimenti positivi ho scoperto di possedere da quando ti ho incontrato.

Perché tu sei la canzone che dona ritmo alla mia esistenza, sei la semplicità che non riesco ad ignorare, sei la trama che silenziosamente si è legata alla mia vita e sei quello che dà significato ad ogni mio gesto.

E tu lo sai.

Sai di avermi rubato il cuore. Hai fatto di questa mia debolezza il tuo punto forte. Hai scritto per me centinaia di canzoni perché ero io a farti sentire così, mi hai detto che per la prima volta nella tua vita tutto sembrava così reale da far male, perché quando tieni veramente a qualcuno, il tuo unico timore diventa l'idea che questo qualcuno possa sparire così come è apparso. E riesco a comprendere cosa intendevi, perché tu sei la parte di me che non riuscivo a vedere, ma che adesso non riesco a lasciar andare.

Perché sei il mio tutto.

Tu sei i miei quando e i miei come. Sei colui che mi fa sentire come se tutto quello che faccio non sia abbastanza per poter urlare e dimostrare al mondo che sei mio. E spero che tu lo sappia, perché quando dico di aver bisogno di te è la pura verità: sei capace di creare nuovi spazi in me per poi riempirli di te.

Eppure sembri non apprezzarlo.

Perché tieni i tuoi occhi chiusi? Ti sfioro una guancia con la massima delicatezza di cui sono capace, ma in qualche modo ti sento già lontano. La mia pelle tocca la tua, eppure ho la sensazione di essere talmente distanti da sembrare che un oceano ci tenga separati.

E lentamente impazzisco.

Forse ho perso il treno. Sono arrivato tardi e posso solo limitarmi a vederlo partire con te sopra, mentre io rimango qua. Immagino che non mi sia rimasto altro che riascoltare la tua voce nella mia testa per migliaia di volte, sulla metropolitana, mentre torno a casa con la testa bassa.

Ma non fermerebbe comunque il dolore.

Forse avrei dovuto farti capire prima quanto importante sei per me, ma ancora non riesco a capacitarmi di come tu sia riuscito a incastrarmi in qualcosa di simile. Tu, il tipico figlio dell'amica di mamma. Il primo della classe, quello perfetto, quello che tutte vorrebbero avere come figlio o come ragazzo. Quello che mi ha convinto a salire su una giostra che non avevo il coraggio di sfidare.

Non voglio innamorarmi, ci sarebbe troppo in ballo da perdere.

Eppure l'ho fatto. Continuavo a ripetermelo, ma alla fine ci sono cascato pure io. E forse ho fatto male e a dimostrarlo sono i tuoi occhi serrati, i tuoi lineamenti rilassati e le braccia poste a riposo lungo i tuoi fianchi...Sembra che tu stia dormendo, sembri così rilassato che la rabbia sfocia via da sola, improvvisamente.

Realizzo che per te ci sarei sempre.

Ovunque andrai, qualunque cosa farai, mi ritroverai qui ad aspettarti.

Qualsiasi tempo ci vorrà e quante volte o in quali modi il mio cuore si spezzerà, mi ritroverai qui ad aspettarti.

Perché non voglio più sbagliare.

Ogni singola volta ho dato per scontato che, in qualche modo, avrebbe continuato a funzionare e che niente sarebbe mai andato storto tra di noi. Pensavo che sarebbe durato per sempre, in un modo o nell'altro, ma invece mi ritrovo ad assaggiare il sapore salato delle lacrime all'idea di non sentire più il suono della tua risata.

Perché mi stai impedendo di vedere il tuo sorriso?

Non vedi forse quanto mi stai facendo impazzire? Non so cosa tu abbia in mente, ma non riesco a fare a meno di domandarmi come potremmo salvare questa storia d'amore. Giuro però, che se avessi la possibilità di tornare indietro e essere nuovamente con te, non mi lascerò sfuggire l'occasione di rimediare ai miei sbagli e di incrementare i miei scarsi gesti affettuosi nei tuoi confronti.

Alla fine, la vita è solo un cerchio. Non c'è un inizio e una fine.

Non che io abbia chissà quali pretese. Desideravo soltanto che, nel cerchio che avevo costruito, non ci fossero angoli. Ma forse non è ancora tardi per porre rimedio alla mia superficialità, vero? Beh, spero vivamente di essere ancora in tempo.

E' così che piego il busto in avanti e ti sposto un ciuffo di capelli da un lato. Mi domando perché tu li abbia fatti allungare così tanto. Hai un viso così bello che è un peccato tenerlo nascosto e io ho intenzione di inaugurare il mio nuovo approccio alla vita, il mio nuovo approccio a te, così: mostrando al mondo quanto tu sia bello anche fuori, perché la tua vera bellezza non sta solo dentro di te. Poi, infine, poso le mie labbra sulle tue e tutto intorno a me sembra acquistare nuovi colori, più vivi, più belli. E onestamente me lo aspettavo. Non c'è niente di più bello che baciarti.

Sentire però la tua mano insinuarsi tra i miei capelli e le tue labbra rispondere al mio bacio è invece decisamente qualcosa di indubbiamente inaspettato. Ma la sorpresa non mi trattiene troppo a lungo e subito tento di sdraiarmi su di te, cercando di non pesarti troppo addosso, mentre l'altra tua mano stringe saldamente la mia spalla destra. Devo rimangiarmi quello che ho detto prima: c'è qualcosa che ha un sapore migliore di un mio bacio per te ed è un tuo bacio per me.

Questo non è il paradiso.

Prima di tutto perché in paradiso ci finiscono fin troppe persone, a mio avviso, mentre mi piace credere che questa beatitudine sia concessa solo a noi due. A dirla tutta, non credo nemmeno che in paradiso si stia così tanto bene come quando sono con te.

Il tuo amore è magico.

Ci sarebbero centinaia di modi per esprimere quello che provo, ma non trovo le parole giuste.

Sono senza parole.

E' così che mi fai sentire. Quando sono con te, ho sempre l'impressione di essere caduto in una specie di tana del Bianconiglio e niente sembra essere reale. Quando sono con te mi mancano le parole e non so mai cosa dire. Fai girare la mia testa come una giostra e, silenziosamente, sorrido grato di poterti avere al mio fianco. Se sto con te, sento che tutto è possibile: andrei ovunque e farei qualsiasi cosa per poter sfiorare la tua guancia una volta ancora e sono sicuro che non vi è una montagna abbastanza alta che non potrei scalare per arrivare da te.

Sono inebetito dalla tua perfezione.

In tua presenza mi mancano le parole, parole come...Ti amo.

Prometto che te le dirò quelle parole. Non appena Kibum avrà smesso di urlarmi contro per avergli rovinato le prove della recita scolastica de La bella addormentata, non appena smetterà di invocare ogni divinità possibile affinché porti una pronta guarigione a Taemin dalla sua influenza così potranno finalmente concludere una scena del bacio come si deve, non appena saremo soli, prometto che te le dirò.

<< Sai, ci ho pensato a lungo, e non mi va proprio giù che il mio principe baci un altro, anche se è Taemin, anche se è solo una stupida recita... >> scuoti la testa in segno di disapprovazione, dopo aver aperto quegli occhi stupendi che ti ritrovi, ma il tuo sorriso la dice lunga su quanto quel tuo mettermi alle strette ti diverta.

<< Quindi sarei il tuo principe? >> chiedo sollevando un sopracciglio.

<< Mi sembrava scontato. >> risponde ammiccando al costume da principe che indosso.

<< Quindi tu saresti la mia Aurora? >>

A quella domanda sbuffi, gonfiando le guance in maniera infantile e roteando gli occhi. << Ma che domande fai? Io sono Lee JinKi: decisamente meglio della principessa Aurora! >>

Mugugno una specie di verso di assenso contro le tue labbra prima di baciarle una volta ancora.

Sì, hai ragione: tu sei decisamente meglio.

E in quel momento mi ricordo di tutto quello a cui ho pensato precedentemente e capisco che non posso aspettare, neanche un minuto, perché non so cosa potrebbe accadere da qui a un secondo più tardi.

Allontano il mio viso dal tuo, per un attimo soltanto, solo per poterti osservare meglio negli occhi e quelle parole che tanto sembravano non appartenermi, adesso scivolano fuori dalle mie labbra come se fossero sempre rimaste lì, aspettando il momento giusto per uscire.

<< Ti amo, JinKi. >>

E anche se avrai bisogno di tempo, non preoccuparti.

Mi troverai qui ad aspettarti.