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Autore: Little Fanny    08/05/2007    10 recensioni
Può una lettera diventare il pretesto giusto per dichiararsi? Ron lo scoprirà molto presto!
Dedicata a Lupetta per il suo compleanno.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un gufo entrò dalla finestra della cucina Weasley, atterrando, senza troppe cerimonie sul tavolo imbandito per la colazione

A Lupetta, con tantissimi auguri di buon compleanno.

Finalmente sono arrivati i 18.

Chissà che prima o poi non saremo noi a scroccarti i passaggi in auto.

Ti auguro tanta gioia e felicità.

Una vita piena di bei viaggi, nottate a chiacchierare, o dormire e lanciarsi i peluche…

Ricca di venerdì al solito tavolo, e le nostre disavventure.

Baci baci

Fanny

 

 

Miami

 

Un gufo entrò dalla finestra della cucina Weasley, atterrando, senza troppe cerimonie sul tavolo imbandito per la colazione. Infatti centrò in pieno la caraffa di succo di zucca, spargendo il suo contenuto sulla tovaglia bianca e dando modo alla famiglia di ribaltare quante più cose possibili nel tentativo di rimediare al disastro. Con un abile e pronto colpo di bacchetta la padrona di casa provvide a ripulire la tovaglia e a riportare l’ordine, mentre il più giovane dei Weasley era riuscito ad afferrare la missiva del volatile, prima che questo potesse lanciarsi nel bacon.

- Ragazzi, una lettera da Harry!- esclamò eccitato srotolando la pergamena. – E da Malfoy… ma perché non si è annegato quel furetto?-

- Ron!- una gomitata nel fianco. – Non sono cose carine da dire al marito del proprio migliore amico!-

Eh si, signori. Harry James Potter era felicemente convolato a nozze con Draco Lucius Malfoy.

E no, prima che possiate chiederlo nessuno dei due ha indossato un vestito con strascico.

Anche se le battutine non erano certo mancate!

- Beh, che dice?-

- Allora, dice… ah, solite cose, si stanno bene… vediamo un po’… Draco è vivo… uhm… nulla di particolare…-

- Ah, Ron, non si capisce nulla! Da qua!- disse una pronta Hermione rubandogli la lettera dalle mani.

 

Carissimi,

qui va tutto a meraviglia. Sole splendido e tempo meraviglioso.

Avevamo davvero bisogno di una piccola vacanza prima di tornare alla routine quotidiana e alle vostre battute.

No, Ron, Draco non si è annegato nel mare, mi dispiace.

In compenso sto veramente rimpiangendo di non aver scelto una località con meno sabbia, meno sole, meno calda. Insomma, con meno tutto. Il signorino qui ha la pelle molto sensibile.

Ovviamente Potter, sono un nobile io, e ho la pelle delicata. Voi sempliciotti non vi scottate.

Guarda che anche tu ora sei un Potter.

Malfoy in Potter, è diverso.

 

- Oh Merlino! Ma quei due riescono pure a bisticciare per lettera?-

- Si, e secondo te poi come hanno trovato un accordo?- sussurrò una maliziosa Ginny solo per il gusto di vedere le orecchie del fratello maggiore cambiare tutte le gradazioni di colore fino a fermarsi a un bel rosso acceso in netto contrasto con il verdognolo del volto.

 

Siamo andati un attimo in Messico a visitare i templi Maya, … un attimo in Messico, Potter? Ma dico io, si vede che hai provenienza babbana… che fai te? Vai un attimo a Londra, un attimo a Milano. Potter, ma che troglodita che sei. Al massimo si fa una gita, un’uscita.

 

- Questa volta devo dare ragione a Malfoy.-

- Herm, non fraternizzare col nemico!-

- Ehm, Ron? Si sono sposati… un mesetto fa, ricordi?-

- No che non voglio ricordare. Io c’ero a quel matrimonio a fare da testimone ad Harry. E ti assicuro che se tu fossi stata in me non vorresti ricordare…-

- Io non mi sarei di certo lamentata!-

- Ginny!-

- Ron, non fare il troglodita…- lo reguardirono i due fratelli in coro, per poi ammiccare in direzione della sorella.

 

Dicevamo… è stata un’uscita interessante, scommetto che ti sarebbe piaciuta, Herm.

Ma per lo più siamo stati in zona, a gustarci un po’ di meritato riposo.

E a scop…

Draco! Legge anche Ron!

Appunto! Sai che gioia far venire un infarto a lenticchia?

Non ti preoccupare, ci penso io a calmare i bollenti spiriti del principino qui. Ehm, si… forse non dovevo dirtelo.

Weasley, noi stiamo bene. Voi state come volete, ma non cercateci.

Non fare caso a lui, è sotto stress perché gli si stanno arricciando i capelli con l’aria di mare. Avrete una foto con cui ricattarlo.

Detto questo, a presto ragazzi.

Harry e Draco.

 

- Per me non cresceranno mai…-

- Si punzecchiano pure per lettera!- constatò Fred rileggendo la missiva.

- Ma presto avremo un foto con cui ricattare il Furetto!- esclamò Ron con gli occhi illuminati dalla vendetta. – Direi di iniziare col rispondergli! Dove hai detto che sono, Herm?-

- A Miami.-

- Bel posto… allora… uhm… M…-

Ron si guardò intorno, mangiucchiando la punta della piuma tra i denti.

- Uh, com’è che si scrive Miami?-

- Ah si! Mi ami, giusto?-

Ron divenne paonazzo realizzando la portata della gaffe che aveva fatto.

- Si…- rispose con un filo di voce la ragazza, rimanendo nel gioco di parole.

Poteva voler dire tutto, come niente. Tutto stava nel come si volevano prendere le cose.

E Ron decise di tentare.

Appoggiò la piuma sul tavolo e prese timidamente il volto della giovane fra le mani, unendo le loro labbra nel loro primo timido bacio.

Avrebbe sul serio ringraziato Malfoy.

   
 
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