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Autore: I Fiori del Male    24/10/2012    3 recensioni
ATTENZIONE, MI RIFERISCO A QUANTO ACCADUTO NEGLI ULTIMI VOLUMI. SE SIETE INDIETRO NON LEGGETE, SO QUANTO PUO DAR FASTIDIO UNO SPOILER :p
Notte. La notte prima che Maka e Soul partano per affrontare Crona, mentre Kid darà battaglia al Kishin sulla luna. La paura di non riuscire invade i pensieri della nostra coppia, e soul, consapevole di quello che potrebbe essere il futuro, prende una decisione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Testamento

 
“dimmi, Soul, cosa c’è?”

Maka se ne stava li, in attesa che Soul parlasse. C’era qualcosa che non andava, quella sera. Doveva esserci, perché Soul, di solito tanto schietto da sfiorare perfino l’offesa, non riusciva a parlare, qualunque cosa volesse dire.

“ecco Maka io … insomma, non so come spiegarmi …”

“avanti Soul, parla chiaro, non ci siamo conosciuti ieri, puoi dirmi tutto quello che vuoi”

Stava cominciando ad agitarsi anche lei, e questo si sentiva dal tono della sua voce, piuttosto irritato. D’altronde, era stata portata li, in cima ad una collinetta deserta, nel bel mezzo della notte … anzi, a dire il vero si cominciavano a intravedere le prime luci dell’alba, quando proprio quel giorno sarebbero dovuti partire per andare ad affrontare Crona in tutta la sua follia, e Soul non si decideva a dirle perché!

“Maka, per favore, un attimo, sto cercando di concentrarmi …”

“Concentrarti per cosa?”

“UN ATTIMO!”

Soul sbottò. Possibile che dovesse fare la persona insopportabile proprio in quel momento tanto importante? Se non riusciva a parlare era perché aveva il cuore in gola dall’emozione, perché non gli lasciava il tempo di prendere coraggio? Mentre rifletteva su queste cose si ricordò che, effettivamente, Maka era ignara di ogni cosa e che perciò, visto che lui ci metteva tanto a parlare, era anche comprensibile che si stesse comportando a quella maniera. Doveva sbrigarsi, o avrebbe fatto una delle sue scene e se ne sarebbe andata, prima che lui potesse anche solo dire la prima sillaba del discorso che si era preparato per tre giorni da quando era stato trovato Crona e a loro era stata affidata la missione di punirlo.

“Senti, Maka …” Soul chiuse per l’ultima volta gli occhi e sospirò. Era pronto. Doveva esserlo.

“oggi partiamo per raggiungere Crona e combattere contro di lui … non voglio portare iella, ma potremmo anche non tornare …”

“questo lo so, Soul.”

“Non interrompermi, per favore. Dicevo … ecco … Maka, io non voglio avere rimpianti, e in questi giorni ho fatto tante cose che fino ad ora avevo rimandato o che prima non avevo potuto fare. Me ne manca una sola, e riguarda te. Io … ”

Soul prese di nuovo un profondo respiro, sotto lo sguardo stranito di Maka che, ora più che mai, era convinta di aver sprecato cinque anni della sua vita a fare da meister a uno svitato.

“Maka … IO TI AMO!”

Maka spalancò gli occhi con tanta forza da dare l’impressione che sarebbero usciti dalle orbite.

“COME????”

“Si, ti amo.” continuò, stavolta più serio e rilassato. “ Vorrei saperti dire da quando, ma mi è impossibile. Forse è sempre stato così … forse quando ho suonato per te la prima volta già ti amavo … non lo so, Maka, tutto quello che so è che, nel momento in cui dovessi essere in punto di morte sotto i colpi di Crona, non vorrei dover pensare di non aver fatto qualcosa che, invece, avrei assolutamente dovuto… “

Mentre Soul parlava, ora più sciolto dopo aver compiuto il passo decisivo, lo sguardo di Maka si sciolse in lacrime. Quanto tempo aveva aspettato? E quante notti aveva sognato un momento del genere? Lui non poteva saperlo, pur essendo parte della sua stessa anima ormai. Mentre lui continuava a sparare parole a raffica lei piangeva sorridendo, mentre un tremendo peso scivolava via dal suo cuore. Non aveva mai potuto vantare una vita particolarmente felice, tante cose erano andate storte, ma ce n’era una per cui ringraziava il cielo di esser viva ed era l’uomo che, in quel momento, le stava dichiarando il suo amore.

Soul si frugò nella tasca della giacca, alla ricerca di qualcosa che, evidentemente, doveva essere molto importante perché la cercava con impazienza, come quando si cerca disperatamente una cosa che serve subito, che si è sicuri sia in un determinato luogo, ma che non si trova.

Quando finalmente lo trovò, lo tirò fuori trionfante e la luce del sole nascente si riflettè su di esso, Maka pensò di essere sul punto di svenire.

“Devo, per il mio cuore, per ogni fibra del mio essere, chiederti se … vuoi essere la mia fidanzata e poi … un giorno … se saremo ancora vivi … mia moglie.”

Maka lo guardò per un istante dritto in quei due rubini che si ritrovava al posto degli occhi, ma non stava cercando la risposta, perché quella la sapeva già. Tutto quello che voleva, era guardare quegli occhi ancora, come sempre, ma stavolta con la consapevolezza che le appartenevano davvero.

Una one shot piccolina, ma sentivo il bisogno di scriverla :) spero che vi sia piaciuta! :)

 
 
   
 
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