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Autore: LadyStyles_    24/10/2012    2 recensioni
Mi chiamo Katherin Smith, ho 17 anni, sono londinese e frequento un liceo musicale. Probabilmente sono quel tipo di ragazza che tutti riescono a vedere come la fidanzata perfetta, ma forse i miei capelli biondi, gli occhi verdi e il fisico perfetto possono ingannare un po'.Sarà che sono sempre circondata da gente super-popolare, o forse è perchè insegno canto agli alunni di prima e seconda...
Probabilmente tutti pensano che io sia quel tipo di ragazza educata, cordiale, gentile, con la testa a posto...e magari a prima vista potrei anche sembrarlo...Non lo so. So solo che tutti i ragazzi che pensano che io sia una ragazza perfetta, sbagliano.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                         Little Things.

Capitolo 1. Perfect Girl.



Mi chiamo Katherin Smith, ho 17 anni, sono londinese e frequento un liceo musicale. Probabilmente sono quel tipo di ragazza che tutti riescono a vedere come la fidanzata perfetta, ma forse i miei capelli biondi, gli occhi verdi e il fisico perfetto possono ingannare un po'. Sarà che sono sempre circondata da gente super-popolare, o forse è perchè insegno canto agli alunni di prima e seconda...
Probabilmente tutti pensano che io sia quel tipo di ragazza educata, cordiale, gentile, con la testa a posto...e magari a prima vista potrei anche sembrarlo...Non lo so. So solo che tutti i ragazzi che pensano che io sia una ragazza perfetta, sbagliano. 


Come al solito mi sono svegliata alle 6:30 del mattino per via della sveglia che continuava a suonare rumorosamente di fianco al mio orecchio. Mi sono alzata da letto ed ho infilato le pantofole, per avviarmi verso il bagno.
Bussai. 
Pft. 
Che senso ha bussare ad un porta in una casa dove ci sono solo io? 
Oh, dimenticavo, mia madre è partita una settimana fa per lavoro.
Aprii la porta del bagno, presi in mano lo spazzolino e cominciai a far moviementi circolari fra i miei denti con quell'aggeggio. 
In meno di 20 minuti, era già pronta e profumata per andar a scuola. 
Gonna, maglioncino di lana, All Star e via. Preparai lo zaino per le ore di ballo poi, dando un occhiata veloce all'orologio passando davanti alla cucina mi resi conto che erano già le 7:30. Presi la cartella e lo zaino e mi incamminai verso la scuola. 

Appena arrivata, mi ritrovai subito circondata da qualche persona che a malapena conoscevo che si autoriteneva la mia o il mio migliore amica/o. E forse pensavano davvero di esserlo! Rispondevo gentilmente a ogni loro domanda, battuta o critica con un sorriso, che in realtà era un'espressione schifata. 
Quando arrivò il mio fidanzato, Taylor, feci subito un sospiro.
ALLELUIA!
Corsi subito verso di lui.
Lo raggiunsi e gli diedi un lieve bacio sulle labbra.
"Ciao bellissima, tutto bene?" Disse.
"Sì, direi di sì grazie, e tu?" Risposi, sorridendo finalmente col cuore.
"Bha. Ho preso una storta al polso" Balbettò, mostrandomi il gesso.
"Oh, come hai fatto?"
"Giocavo a pallacanestro"
"Mi dispiace molto"
Suonò la campanella, ed entrai subito a scuola, affiancata da qualche ragazza che frequentava i miei corsi. 
Arrivata nell'aula di danza, presi il mio zaino e mi cambiai subito le scarpe.
"Buongiorno" Disse l'insegnate, con aria severa.
Risposimo tutti a coro, finendo di allarci le scarpe.
"Chi è quello?" Mi domandò una ragazza, indicando un tipo che puliva le finestre.
"Non lo so" Risposi scrutandolo.
"Signorina Smith, signorina Over, perfavore, niente chiacchiere!"
"Signora Doven, chi è quel ragazzo?" Domandai.
"Oh, lui? Non guardatelo nemmeno. E' Harry Styles, ultimo anno, ha picchiato un suo compagno di classe a mensa rompendogli gli occhiali... Che vergogna!"
Osservai ancora un po' il ragazzo riccio con occhi stupiti, non sembrava che un ragazzo così potesse far male a qualcuno!
"Merda, come si fa a far lezione con quel figo che ci fissa?!" Domandò Jennifer, la ragazza di prima.
"Non è niente di che" Risposi.
"NO?! Va bene. Allora è mio marito se non ti dispiace"
"Tienitelo pure"
In effetti aveva ragione. Non era male.
"Forza ragazze! La Coreografia di Beauty and a Beat, veloci, appena metto su la musica partite" Disse la Prof.
Ci misimo in posizione, e quando partì la musica cominciammo a ballare. 
Io amo ballare, mi fa sentire realizzata, mi permette di esprimermi senza che dica una parola, è fantastico. 
"Perfetto! Siete fantastiche ragazze" Commentò la Doven a fine canzone.
Harry ci stava fissando, sorridendo, sembrava come colpito.
"Bene, volevo farvi provare un nuovo pezzo, Just The Way You Are di Bruno Mars, ora la metto su, voi improvvisate un po', ogniuna faccia quel che vuole, dopo metteremo insieme tutte le idee migliori" 
Partì la musica.
Era un insieme di piroette, giravolte, salti, era una cosa strana, eppure sembravamo tutte sincronizzate, anche senza aver fatto niente d'uguale.
Canzone finita.
"Scusi se m'intrometto Signora Doven, ma, non si potrebbero fare canzoni.. più.. ritmatiche? Cioè, è una bella canzone, ma qui serve più.. più.. insomma, avete i requisiti adatti per far una canzone Pop ballata bene" Fece Styles.
"Oh davvero? Allora venga qui lei a ballare e farci vedere cosa sa fare. La canzone la può mettere su dal computer, è collegato alle casse"
"No, lasci perdere"
"Bene, allora stia zitto!"
In quel momento mi accorsi che aveva dei bellissimi occhi verdi smeraldi e dei ricci splendidi.
A fine lezione, ci fu la ricreazione, quella di 30 minuti.
Harry uscì dalla stanza di corsa saltando di gioia, senza riferir parola a nessuno.
Passai per i corridoi, per raggiungere il bagno. 
Aprii la porta, lentamente, sentivo una voce cantare, una voce melodica, perfetta, che azzeccava tutte le note. Entrai di scatto, e richiusi la porta. La voce si fermò.
Vidi Harry impegnato sul lavandino a lavarsi le mani dalla polvere.
"E-eri tu che cantavi?" Gli chiesi.
"Non stavo cantando" Rispose.
"Hai una bellissima voce.. dovresti provare con canto"
"No grazie quella roba non m'interessa"
"Oh, è per questo che fai una scuola musicale?"
"Sono costretto"
"E da chi?"
"Dai miei... E, scusa, tu sei?"
"Katherin Smith"
"Sai ballare Katherin Smith"
"Emh. Grazie"
"Da quant'è che balli?"
"12 anni"
"Wo. Ora è tutto chiaro"
"Già.. Um. Che ci fai nel bagno delle donne?"
"E' il bagno delle donne?"
"Sì.." Dissi ridendo.
"Merda. Va bene, prima che mi veda qualcuno vado, ci vediamo"
"Ciao"
Appena uscì feci come un sorriso allo specchio sopra il lavandino.
Cavolo. 
Quel ragazzo era strano. 
Dopo la ricreazione tornai in sala di ballo, dove vi era ancora anche Harry.
"Ehi, Signor Styles, visto che hai finito i lavori, perchè non vieni a ballare con noi?" Domandò la Prof.
"Se lo scordi! Io non ballo"
"Vuole essere espulso?!"
"No Prof"
"Allora si metta fra le ragazze"
Si guardò intorno appena arrivò al centro di una ventina di ragazze in calzamaglia.
"Bhe. Non è così male" Sussurrò.
"Cominciamo. Party Rock"
"E io come faccio?" Fece Styles.
"Improvvisi"
Cominciò la canzone.
Harry cominciò a muoversi.
Ogni ragazza lo guardava, con la coda dell'occhio mentre ballava.
C'era chi lo faceva perchè era un bel ragazzo, e chi lo faceva per vedere come se la cavava. Ma forse era un po' per tutti e due i motivi.
"Merda" Pensavo.
Si muoveva benissimo.
Non avevo mai visto nessuno ballare come lui, con la sua grinta. 
Chi lo avrebbe mai detto?!
A fine canzone, tutte si girarono verso il riccio a bocca aperta.
"Cosa?" Domandò.
"Wow! E' stato spettcolare!" Commentò Jennifer.
"Grazie" Rispose.
".. Perchè non ci ha mai parlato prima di questo suo talento?!" Domandò la Prof.
"Bhe. Nessuno me l'ha chiesto"
Jenni gli passò una mano fra i capelli e gli fece un sorriso. 

Suonò la campanella d'uscita.
"Come fai? Cioè? Hai una voce stupenda, e anche un modo di muoverti stupendo" Dissi, affiancandomi ad Harry.
"Sono un caso raro bella... senti ti va di uscire?" 
"Sono fidanzata"
"Fico. Se fossi in te tradirei il tuo fidanzato con questo figo"
"Peccato che tu non sei me"
"Già. Se fossi in te sicuramente starei tutto il giorno sotto la doccia a.."
"OK! Va bene. Interessante. Non sei me com'ho già detto! Comunque, tornerai per il corso di ballo?"
"Purtroppo sì. Ho ancora un mese di punizzione! Che merda"
"Allora, ci vediamo domani, ciao"
"A domani. Ciao" 
Andai via con un sorriso stampato in faccia, quasi pieno di gioia. Non sapevo perchè. Forse quel ragazzo era troppo bello per essere umano, e m'impressionava, o forse aveva un carattere che mi attraeva... 
  
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