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Autore: Dark Monophobia    24/10/2012    4 recensioni
E se Alexi in realtà non avesse divorziato? Se il matrimonio con Kimberly fosse stato il perfetto coronamento del loro amore? Beh, io mi sono chiesta che cosa sarebbe successo e ho deciso di scriverlo in poche semplici parole.
Lilith era stata come la luce alla fine di un buio tunnel, quando all’inizio si viene accecati, ma pian piano ci si abitua e si comincia ad amarla.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I'll miss you

 

Le corde pizzicate ancora con incertezza davano a quella canzone un tono di innocenza e dolcezza. Non aveva la sua stessa grinta ed energia Lilith, e, nonostante fosse sua figlia, non gli somigliava per niente, eccetto per profondo azzurro delle iridi, ma a lui non importava. Mentre ancora quella melodia riempiva l’aria, Alexi si appoggiò allo stipite della porta, nascondendosi nella penombra del pomeriggio appena inoltrato. Lilith non avrebbe mai continuato a suonare se lo avesse visto, diceva si non essere ancora pronta a confrontarsi con un chitarrista del suo calibro. Come spiegarle che a lui davvero non era interessato alla correttezza dell’esecuzione, ma solo a passare del tempo insieme? Quelle note rappresentavano in un certo senso la loro vita: c’erano stati alti e bassi, errori e riprese, ma nemmeno per un momento aveva sentito il peso di essere padre. Lilith era stata come la luce alla fine di un buio tunnel, quando all’inizio si viene accecati, ma pian piano ci si abitua e si comincia ad amarla. Il chitarrista si sporse leggermente accennando un sorriso e tentando di non farsi scoprire, ma purtroppo il suo tentativo fu vano. Infatti, la ragazza si era avvicinata di soppiatto, essendosi accorta della presenza del padre e si era ritrovata faccia a faccia con il genitore, facendolo spaventare.

-Papà! Lo stai facendo ancora?!- si lamentò, poggiando la chitarra acustica sul letto e sedendosi accanto ad essa.

Alexi rise, notando le guance rosate della figlia e il tipico broncio di quando era in imbarazzo.

-Oh, cosa c’è di male? Ti stavo solo ascoltando!- rispose, accomodandosi sul letto, dopo aver scostalo strumento e qualche libro di scuola.

-Scusa… è che sono nervosa!- disse, questa volta di getto, torturando le maniche della maglia scura che indossava.

Il Wildchild lo aveva intuito, vista l’abitudine della ragazza di isolarsi completamente in quei momenti.

-Cosa c’è che non va? - le chiese, passandole una braccio attorno alle spalle.

Lilith si prese qualche istante prima di rispondere, mettendo in ordine le parole prima nella sua mente.

-Mi mancherai in questi mesi…- ammise, tentando comunque di mostrare una certa indifferenza, ma finendo per risultare semplicemente buffa.

Alexi non avrebbe mai predetto una risposta simile, dovette ammetterlo. Lilith non era il tipo da esternare così apertamente i propri sentimenti, ma forse stava cambiando, stava maturando.

-Beh, ormai hai sedici anni, se non farai molte assenze a scuola, magari una settimana in tour ci può anche stare…- propose, tentando di stringerla a sé, ma la ragazza sgattaiolò in modo felino e cominciò a saltare sul letto, urlando frasi sconnesse e ridendo di gioia.

Alexi, si portò una mano alla fronte e sospirò  un leggero “adolescenti…”.

 

Note dell'autrice:...non so come sia nata codesta cosa, giuro. Come qualcuno sa, sto già scrivendo un'altra ff in cui tutti parte dalla questione "divorzio da Kimberly Goss", ma oggi mi sono chiesta che cosa sarebbe successo se ciò non fosse accaduto e questo poche parole si sono scritte da sole. In realtà da tempo volevo postare qualcosa di nuovo, per staccare da "Words of the Silence", ma avevo troppe idee inconcludenti per la testa, quindi preferivo accantonarle in un angolo remoto della mia mente. Purtroppo (o per fortuna) questa è stata più forte delle altre e non ho potuto fare a meno di aprire word e cominciare a buttar giù qualche riga. L'idea di partenza era quella di arrivare più o meno a 100 parole, quindi una drabble, ma non riesco ad essere sintetica, è un mio difetto. In conclusione, ho semplicemente voluto rappresentare uno "squarcio" di vita quotidiana, tanta semplicità e naturalezza, niente di troppo impegnativo o elaborato. Spero di ricevere qualche commento, anche se non vi biasimo se non lo farete. 

 

A presto e grazie di aver letto ^^ 

   
 
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