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Autore: Amy In Wonderland    25/10/2012    5 recensioni
"Era bella perché era viva. Tutta quella vita, quella purezza... tutto ciò era uscito da lui, era una creazione sua e di Bonnie ed era... perfetta. Assolutamente bellissima e perfetta.
>"
Attenzione, un Damon alle prese con problemi paterni qui... Potrebbe essere pericoloso!
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Breath In, Breath Out

 

 

 

 

A Damon non era mai piaciuto più di tanto dormire. 

 

Era un vampiro e come tale non aveva affatto bisogno di dormire: gli bastavano poche ore ogni giorno - anche un’unica ora a dire la verità - ed era subito scattante e in piena forma.

 

Damon era un vampiro e nel letto gli piaceva fare tutt’altro rispetto al dormire. 

 

Quando Damon era un vampiro solo e assetato di sangue, adorava uccidere le sue prede del gentil sesso e prosciugarle di ogni goccia della loro linfa vitale proprio nel letto.

 

Quando Damon aveva scoperto la passione che provava per la biondissima ragazza di suo fratello, per la gelosia che lo corrodeva e la voglia di distrarsi, aveva approfittato del corpo di molte ragazze senza tuttavia ucciderle veramente, e tutto ciò proprio nel letto.

 

Quando Damon aveva capito il profondo amore che provava per il suo dolce Uccellino ed aveva finalmente trovato la felicità, nel letto aveva passato delle notti per cui la rossa si sarebbe sentita veramente in imbarazzo se Damon le avesse raccontate in giro.

 

Quando Damon si era lasciato andare alla sua umanità e l’aveva accettata, aveva trascorso parecchie notti insonni ad accarezzare Bonnie e a perdersi nel suo profumo di frutti di bosco. E tutto questo l’aveva fatto inesorabilmente in quel dannatissimo letto.

 

Ma quando Damon, dopo giorni e giorni in cui non chiudeva occhio, si era ritrovato a premersi più che poteva il cuscino sopra le orecchie per non sentire quel nauseante suono - il quale non avrebbe escluso che provenisse direttamente dai meandri più profondi e oscuri dell’inferno - forse iniziava a rimpiangere quei bei momenti di spensieratezza in cui avrebbe potuto tranquillamente dormire in quel letto e non l’aveva fatto.

 

Damon aveva trovato il concetto del “dormire” sempre molto inutile, da umani insomma... Eppure, in quel preciso istante, avrebbe donato tutto ciò che possedeva per poter chiudere gli occhi almeno per un istante.

 

L’ennesimo gridolino acuto fu la goccia che fece traboccare il vaso.

 

Trattenendo il ringhio che stava per uscire dalla propria bocca, sollevò bruscamente il cuscino con cui si era coperto il viso e le orecchie fino a quel momento in un vano tentativo di non sentire più nulla.

Dannato superudito.

 

Si alzò stizzito e si voltò alla sua destra per vedere l’amore della sua vita - quel dolce, piccolo, stanco e dormiente Uccellino di cui si era innamorato - immersa nel mondo dei sogni.

 

Damon alzò gli occhi al cielo.

 

Ma certo! Tu rimani incinta, ma è il vampiro con il superudito a subirsi tutte le rogne!

 

Dannati umani. Erano così fortunati per certi aspetti. 

 

Un altro vagito lo chiamò e Damon guardò in un moto di disperazione Bonnie.

 

Svegliati, svegliati, svegliati, svegliati...

 

L’ennesimo vagito lo fece desistere e rassegnarsi al suo destino - assolutamente ingiusto, peraltro. 

 

Si alzò sbuffando dal letto e si trascinò fino alla stanza accanto dove avevano messo quell’essere dell’inferno, o, per dirlo in modo tradizionale, sua figlia.

 

Entrò con decisione nella stanza e si accostò alla culla di legno della bambina.

 

<< Quindi, tu hai deciso di non farmi dormire eh? >> disse con tono irritato e arrabbiato.

 

Non appena si affacciò sulla culla e i suoi occhi color notte incontrarono quelli della stessa tonalità della figlia, la bambina smise subito di piangere e lo guardò come se fosse stata incantata.

 

Damon aggrottò le sopracciglia e rimase per qualche secondo incantato a sua volta dalla bellezza della neonata.

 

Insomma, non è che fosse bella oggettivamente - era una bimba paffuta, lo stesso visino a cuore della madre, i suoi stessi occhi, praticamente pelata... un po’ bruttina ecco, come tutti i neonati -, eppure c’era qualcosa in lei che Damon trovava assolutamente magnifico.

 

Non sarebbe mai stato in grado di spiegarlo. 

 

Era bella perché era viva. Tutta quella vita, quella purezza... tutto ciò era uscito da lui, era una creazione sua e di Bonnie ed era... perfetta. Assolutamente bellissima e perfetta.

 

Quando la bambina gli fece un sorriso dolce, uno di quei sorrisi che solo lei gli rivolgeva, Damon suo malgrado - nonostante la pesante insonnia e il rancore che avrebbe dovuto provare nei suoi confronti - gli sorrise di rimando.

 

<< Ehi, dolcezza, hai finito di rompermi l’anima? >> disse, tradendo un tono dolce, << Giuro che se inizi a piangere di nuovo, ti soggiogo e poi la mamma si arrabbia con me... >>  aggiunse, mentre allungava l’indice della mano destra per indicarla.

 

Una piccola mano della bimba si allungò e afferrò dolcemente il dito del padre.

 

Damon rimase incantato a guardare quella meravigliosa unione... Era sua figlia. Era parte di lui ed era lì... in tutta la sua perfezione. 

 

Chi se lo sarebbe mai immaginato che lui fosse capace di tanto?

 

<< Dormi, piccoletta >> le disse sorridendo.

 

Staccò il proprio dito e si avviò verso la porta.

 

Non appena mise un piede fuori dalla stanza, la bambina cominciò di nuovo a piangere.

Damon si bloccò all’istante.

 

Tornò indietro alla culla e, non appena lo vide, sua figlia smise di vagire e gli sorrise di nuovo.

 

<< Mi stai prendendo in giro?! >> fece lui, sconcertato.

 

La bambina in tutta risposta rise ulteriormente.

 

Ti diverti eh? Esserino... Te ne stai approfittando.

 

Damon scosse la testa e fece nuovamente per andarsene, ma subito percepì un cambio di atmosfera.

 

Prima che la neonata potesse emettere un altro vagito, Damon si girò e la fulminò con uno sguardo a metà tra il divertito e l’irritato.

 

<< Senti tu, non mi costringerai a soggiogarti, vero? Non voglio farlo, ma se mi costringi... >>. La bambina in risposta ridacchiò innocente.

 

Damon rimase a osservarla qualche secondo e poi riprese il suo cammino verso la porta.

 

A pieni polmoni, la neonata ricominciò a piangere. Damon alzò gli occhi al cielo.

 

Sono un pessimo padre... ma ho sonno.


E questa è la triste storia di come il sonno prevalse su i doveri di un buon padre novello.


Si avvicinò alla culla, sollevò con due braccia la bambina e la osservò negli occhi.

Sarebbe riuscito nella sua missione, avrebbe potuto dormire tutta la notte, se una voce alle sue spalle non l’avesse trafitto.

 

<< Damon Salvatore, cosa stai facendo?! >>.

 

Una furia rossa irruppe nella camera della bambina e, in un nanosecondo - a una velocità che neanche un vampiro sarebbe stato in grado di raggiungere - gli fu davanti.

 

Con il viso arrossato per la rabbia, Bonnie lo guardava con aria di rimprovero, entrambe le mani sui fianchi e un piede nudo che batteva per terra.

L’aveva beccato alla grande.

 

<< Io... >>

 

<< Cosa ti avevo detto riguardo al soggiogare la bambina per farla dormire? >> lo rimproverò, strappandogli dalle mani su figlia e prendendola con dolcezza in braccio.

 

<< Sì, ma io... >>

 

<< E’ sbagliato! Sei un padre e hai delle responsabilità! Dovevi venire qui... >>

 

<< Okay, Bonnie, ma io... >>

 

<< Coccolarla, farla addormentare. Non soggiogarla come se fosse una tua preda! Non riesco a capire perché tu no- >>

 

<< Bonnie >>

 

<< CHE C’E’? >> sbottò verso di lui. Damon la guardò per qualche secondo ammirato: adorava quando metteva su quel cipiglio arrabbiato... lo trovava davvero delizioso.

 

<< Ci ho provato! >> disse << ma lei lo fa apposta! >>.

 

Bonnie lo guardò scettica. << Lo fa apposta... a piangere per non farti dormire? >> domandò con sarcasmo.

 

<< Sì! >> si giustificò lui, << ogni volta che gli stavo vicino era tranquilla, poi appena mi allontanavo un po’ iniziava a piangere! Lo fa apposta! >>.

 

Bonnie lo guardò ancora più scetticamente. 

<< Sì, come no. E’ una bambina, Damon! Non è mica... te! >> disse, tradendo un sorrisetto alla fine della frase.

 

<< Guarda! Ora ti faccio vedere! >>

 

Le strappò la neonata dalle braccia, la ripose nella culla e in un secondo - ignorando le proteste della rossa - prese in braccio Bonnie portandola fuori dalla stanza e poi ritornandoci da solo.

 

<< Vedi, ora sono da solo con lei e non piange! Ma appena mi allontano... >>.

 

Camminò verso la porta... oltrepassò la porta... fu davanti a Bonnie.

Passarono alcuni secondi in totale silenzio.

 

Bonnie alzò scetticamente un sopracciglio e sorrise prendendolo in giro. << Oh, Damon... Davvero impressionante! >> esclamò ironicamente.

 

Damon la guardò sconcertato e si affacciò nella stanza.
La bambina lo guardò e sorrise - un sorriso che assomigliava fin troppo al suo ghigno schernitore.

 

Razza di... 

 

<< Se permetti, ora che abbiamo constatato che nostra figlia è una normale bambina che la notte ha solo bisogno di una carezza e di un briciolo di attenzione e non una specie di baby-malandrino, me ne torno a letto >> disse, per poi girare i tacchi.

 

Damon rimase sconcertato per qualche secondo. Rientrò nella stanza della bambina giusto nel momento in cui questa iniziava a chiudere gli occhi.

 

L’accarezzò dolcemente, a modo suo, come se fosse un prezioso tesoro, e un sorriso comparve sul volto di lui.

 

Quando tornò in camera da letto e si sdraiò accanto alla rossa, la prese per i fianchi e la strinse a sé.

Le posò un bacio sui capelli.

 

<< Uccellino... >>

 

<< Mmm...? >>

 

<< Potrà somigliarti quanto ti pare, ma quella ragazzina è tutta suo padre >>.

 

Il tono di Damon non era mai stato così soddisfatto e orgoglioso, in quel letto.









* Angolo Autrice *


Cos’è ‘sta roba? 

Io non credo che i vampiri possano avere figli.. insomma, è biologicamente impossibile. Tuttavia...

Beh, avevo urgente bisogno di un Bamon-moment dolce e mi è venuta questa malsana idea no-sense.

Capitemi, ho avuto bruttissime notizie dall’ultimo libro di TVD (non faccio spoiler xD) e avevo terribilmente bisogno di loro due insieme e felici xD

A voi il giudizio :’)

Un bacio,

 

Amily

   
 
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