25/10/2012
5 recensioniOggi è il giorno del tuo matrimonio, non voglio venirci ma non posso rimanermene a casa mentre tu ti sposi. Tu non la ami, vero? Ho bisogno che tu mi dica che non la ami. Ho bisogno che tu dica che mi ami.
Fa male Kibum, fa troppo male. Ti prego aiutami, il mio cuore sta sanguinando, solo tu puoi guarirlo.
Per favore entra da quella porta e dimmi che è stato tutto un sogno, che tu hai amato sempre e solo me. Perché tu mi hai amato, vero? Non l’ho immaginato? Quella sera mi baciasti, piangevi, ma perché?
Lo so, nel nostro paese l’omosessualità è un reato, potremmo rischiare la vita, ma che importa vivere se non posso averti al mio fianco? Ti prego, non sposarla, se lo fai io impazzirò…
***
Alla fine sono venuto. Mi guardi, mi sorridi, sembri felice, ma i tuoi occhi non mentono, c’è qualcosa che mi dice che è tutta una recita.
Voglio vederti, voglio parlarti, voglio dirtelo, voglio supplicarti. Ti faccio segno di seguirmi. C’è un grande prato e poi alberi, davvero tanti. Mi inoltro nella vegetazione e tu mi segui, all’inizio sorridi, ma poi tremi.
Di cosa hai paura? Perché ti guardi attorno? Cosa stai cercando? Chi stai cercando?
Arriviamo davanti ad un piccolo gazebo in legno. È interamente bianco, e appeso c’è qualche fiore colorato sparso. Ora mi stai guardando. Non sembri felice, sembri rassegnato. Sospiri ed io ti prendo entrambe le mani. Ti guardo negli occhi e so che tu hai capito quello che sto per dirti.
< Ti amo. > Non mi sono preparato un discorso, non sono bravo con le parole, ma va bene così. L’importante è che tu sappia, che tu senta pronunciarmi queste due parole, così piccole, così infinite.
Stai abbassando lo sguardo, hai gli occhi lucidi, mi lasci le mani per coprirti il viso ed asciugarti quelle lacrime che stanno scendendo.
< Oggi mi sposo… >
< Non farlo. >
< Non posso… >
< Ti prego! > Ti imploro, ti stringo e non resisto. Guardo le tue labbra, sono così invitanti, le saggio piano, ti sento mugolare, non so se per rimproverarmi o perché questo bacio sta piacendo anche a te. Le nostre lingue si incontrano a metà strada, amiche, divise da troppo tempo. Quanto avevano aspettato di ricongiungersi? Quanto avevamo aspettato per questo momento? Mi inebrio di te, del tuo profumo, delle tue labbra sottili e morbide. Non voglio staccarmi, non ho bisogno di respirare. Tu sei l’aria per me.
Mi sembra di udire dei passi lontani, ma non ci faccio caso, ho bisogno di baciarti ancora, di sentire sulla mia pelle che mi ami anche tu. Le nostre dita si intrecciano. Sento una strana sensazione, voglio essere un’unica cosa con te, non è qualcosa di fisico, è come se la mia anima avesse bisogno di ricongiungersi con la tua. E allora stringimi, fa che le nostre anime si tocchino, sento il tuo cuore battere. Sento il tuo corpo tremare, ti sto stringendo troppo forte. Lo so, è solo che ho bisogno di sentirti vicino, cuore a cuore, sentire che sei solo mio.
< Jong non possiamo… > È un flebile sussurro, ma fa male. Non voglio sentirtelo dire. Dimmi che mi ami, dimmi che mi desideri, fa’ che io sia aria. L’aria che ti serve per respirare.
< Kibum… > Ti implorerò altre cento, mille volte. Cederai, perché lo sappiamo entrambi, il nostro è un amore silenzioso che dura da troppo tempo. Forse dalla prima volta che i nostri occhi si sono incontrati.
< Ti uccideranno, ti prego vattene! >
< Nessuno mi ucciderà, vieni con me. Andiamocene da questo paese. >
< Mia nonna, la mia famiglia… >
< Gli scriveremo, potranno raggiungerci. Kibum tu non la ami. Vivi una vita felice con me. Non permettere a nessuno di decidere per te. >
Kibum, smettila di guardare altrove. Non guardare il pavimento, guarda me e capirai che amare non è mai stato così facile. Guardami negli occhi.
< Jong, ho paura… >
< Ci sarò io con te. >
Mi sorridi, sembri emozionato. Voglio toccare il tuo viso, lo accarezzo. Sento la tua pelle così morbida sotto la mia pelle così ruvida. Hai la pelle così chiara, è strano vedere il contrasto col colore della mia mano. Siamo così diversi, ma la nostra diversità ci completa. Io, io mi sento completo solo quando sto con te.
< Ti amo. > Finalmente me lo dici. Mi abbracci. Questa sensazione, mi fa sentire che ti appartengo. Voglio provarla per sempre.
Ridendo, scappiamo mano nella mano. L’eco della tua risata è un dolce suono per le mie orecchie. Gli alberi, il prato, i fiori, niente è più bello del tuo sorriso.
Vedo gli uccelli volare via perché spaventati da noi. Come si può aver paura di due anime innamorate?
E poi sento degli strani rumori. Sembrano spari, non sento più il mio corpo, ti vedo cadere. Alla fine ci hanno sparato.
Vedo una lacrima solcare il tuo viso, ti stringo la mano. Ti sorrido e tu ricambi. Siamo liberi… Occhi negli occhi esaliamo l’ultimo respiro, insieme...
Amore mio, non aver paura. Non abbiamo bisogno di un corpo per amarci.
Le nostre, sono anime gemelle. Vagheranno insieme per l’eternità.
Sai Kibum, credo che il mondo sia troppo piccolo per un amore grande come il nostro…