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Autore: Miya    09/05/2007    6 recensioni
Perchè? Perchè te ne sei andato? Non potevamo fallire la missione? Non potevamo farli morire? Perchè sei morto tu? Mi sei sempre stato vicino, perché adesso mi lasci solo? Nessuno potrà prende il tuo posto, nessuno. Odierò con tutto me stesso chi mi starà vicino, perché io voglio stare con te, per sempre, anche se ormai è del tutto impossibile.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Dove sei maestro?
Ti cerco e non ti trovo. Dove sei finito?
Cammino tra la sabbia alla ricerca di colui che fino a oggi mi è stato vicino.
Sono riuscito a fuggire a quei ninja, ho sentito che tu...

Sento che mi avvicino a te, sono sempre più vicino.
Con passo veloce mi avvicino al tuo corpo.
Mi fermo. Qualcosa dentro di me mi blocca.
Ci sono tre figure, a terra, sembrano stare fermi, stanno una accanto all'altro.
Mi accosto davanti a loro, li guardo attentamente.
Poi con il piede sposto la persona di destra, poi quella di sinistra.
Per poi far girare quella centrale.

Eccoti...ti ho trovato.
Immobile, silenzioso, come se dormissi.
E invece sei morto.
Allora è vero. Sasori, lo scorpione della sabbia rossa
ucciso da una ragazzina e da una sua vecchia parente.
Com'era potuto succedere?

Io e te litigavamo sempre per qual'era la vera arte,
il vero tipo di combattimento.
Io ho sempre pensato che era sapere sorprendere la gente,
in un colpo solo farla finita.
Alcune volte però pensavo che avevi ragione tu.
Come si poteva distruggere qualcosa di immortale?
Qualcosa che non finiva mai? Che esisteva in eterno?
Quella era la prova. Tutti hanno un punto debole.
Anche l'immortalità.

Mi inginocchio accanto al tuo corpo.
Vorrei tanto prenderti tra le mie braccia,
abbracciarti...ma non posso.
Il Kazekage e quel jounin della foglia me le hanno prese,
strappate via dal mio corpo.
Come posso fare?

Guardo il tuo viso. In 20 anni non sei cambiato.
Hai ancora quel viso candido di un bambino,
i tuoi lineamenti sono sempre gli stessi,
anche i tuoi dolci occhi sono rimasti gli stessi,
anche se adesso non vedono più.

Ormai il tuo corpo di burattino non serve più a nulla.
E' solo un pezzo di legno inutilizzabile.
Un pezzo di legno senza vita che nessuno può far muovere.

Appoggio la mia fronte sopra la tua.
Ho voglia di piangere, ma non posso del tutto.
Mi hanno tolto anche l'occhio sinistro,
quello coperto dal mio ciuffo biondo.
Anche quello mi hanno tolto.

Ho tanta voglia di farlo.
Il mio orgoglio me lo impedirebbe
ma sembra che anche lui voglia piangere con me.
Un uomo di grande rispetto, il mio compagno,
il mio maestro è morto.

Ricordo ancora quando sotto le stelle,
immortali anche loro,
mi raccontavi delle tue prime marionette.
I tuoi genitori non potevano stare con te.
E tu ne soffrivi così tanto.
Volevi trovare un modo e alla fine lo trovasti.
Loro furono le tue prime marionette,
ma loro ti hanno ucciso, le tue stesse creazioni.

Sento la tua pelle ruvida, dura, rigida.
Ti sento vicino a me anche se adesso sei lontano.
Perché proprio a te? Sei stato l'unico a starmi vicino.
Sei tu che mi hai portato via da lì e te ne sono stato grato.
Ma io...io non ho potuto fare niente per te e forse non potrò mai fare nulla.

Mi ricordo che mi raccontasti di quando eri fuggito da Suna,
per aver ucciso molte persone, tra cui il kazekage.
La tua marionetta preferita.
Anche io sono fuggito dopo aver ucciso un sacco di persone,
perché causavo sempre guai con la mia arte esplosiva.

Io ne andavo fiero, amo molto far esplodere le cose.
Ma tutti dicevano che era una cosa inutile,
solo qualcosa di pericoloso. E per questo me ne andai.
Non sopportavo la gente che mi prendeva in giro.
Ma poi incontrai te, tu con la mia vita.
E da lì che cominciò la mia vera vita.

Mi devo alzare, adesso devo andare. Non posso farmi vedere in giro,
tutti mi stanno cercando. Non so se riuscirò a fuggire a lungo.
Tu non sei più in pericolo, ormai sei morto e per te è finita qui.
Ma non ci riesco, non voglio lasciarti solo, non voglio...
Vorrei rimanere qui a piangere, a stringerti forte e sfogarmi.
Ma non posso, non posso farlo, mi hanno preso tutto e ora anche te.
Deidara
...

Deidara, amico mio, ti prego ascoltami.
Devo ammetterlo, alla fine hai vinto tu.
Mio caro fedele compagno,
non piangere per me,
prima o poi tutto finisce.
Smettila di chiamarmi maestro
perché non lo sono più.
Ormai l'allievo ha superato il maestro
e adesso sei tu il mio insegnante,
perché mi hai insegnato che tutto
può finire in un instante.
Akasuna No Sasori
  
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