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Autore: lullublu    25/10/2012    1 recensioni
Come potrebbe essere una convinvenza tra Aomine e Kagami?
(AominexKagami)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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uwu Odore di menta piperita, un odore forte e conturbante che non tutti riuscivano a sopportare ed apprezzare. Tuttavia così particolare da risultare inconfondibile.
Con quel profumo nelle narici si svegliò Kagami.
Era la pelle di Aomine ad emanarlo e come buongiorno valeva  più di mille parole. Anche se non l'avrebbe mai ammesso, svegliarsi tra le sue braccia, gli metteva il buon umore.
Aprì gli occhi lentamente, inebriandosi ancora un po' del sapore della sua pelle.
Gli scostò le braccia dal suo petto e si mise a sedere osservando il viso dormiente del suo amante  tra uno sbadiglio e l'altro. Sembrava quasi un'altra persona senza il suo solito ghigno.
Si chinò a baciargli delicatamente la fronte, attento a non svegliarlo, per non dover dargli poi spiegazioni sul suo comportamento.
Convivevano ormai già da un anno lui e Aomine  ma fin da subito si adattarono perfettamente ognuno nella vita dell altro  tanto da riuscire a sincronizzare perfino la reciproca voglia di litigare.
Kagami era sempre il primo ad alzarsi al mattino , anche se in teoria avrebbero dovuro recarsi a lavoro alla stessa ora.
Andò in cucina per preparare la colazione ad entrambi , che poi finiva sempre per mangiare da solo non riuscendo svegliare l'altro.
Come al solito dovette raccattare tutti i vestiti del moro in giro per casa prima di andare in bagno a lavarsi. E mentre si rasava, come ogni mattina, bussava Aomine alla porta  perchè doveva fare pipì.
Ignorato dal rosso, entrò  in bagno senza far rumore  e gli diede il buongiorno con un bacio sulla guancia appena rasata., nonostante Taiga gli avesse ripetuto più e più volte che detestava quelle sue entrate in scena  improvvise.
Kagami era già intento ad infilarsi gli scarponi , mentre Aomine, ancora in mutande sorseggiava il suo caffè  e sfogliava distrattamente il giornale osservando l'altro con la coda dell'occhio.
Bussò al campanello il loro vicino di casa Kuroko, al quale Kagami dava sempre un passaggio la mattina.
Kuroko Tetsuya era un buon vicino di casa, silenzioso discreto e disponibile , con una particolare abilità di apparire e dileguarsi come un fantasma. Kagami però si rifiutava di entrare in casa sua  perchè aveva un cagnolino e il rosso detestava ogni tipo di cani, piccoli o grandi che fossero.
Come di routine Kuroko diede un buongiorno formale ai due  e Aomine in risposta lo salutò con la mano intento a trangugiare il suo toast con la marmellata.
Kagami e Kuroko uscirono per recarsi a lavoro. Tetsuya insegnava in un asilo mentre Kagami lavorava come vigile del fuoco.
Intanto Aomine perdeva tempo e come al solito sarebbe arrivato tardi in centrale , tanto c'era il suo collega Sakurai Ryo sempre pronto a coprire i suoi ritardi con qualche scusa. Nessuno l'avrebbe contrastato tranne la sua caposezione, una bella ragazza dai capelli rosa , e come Aomine ci teneva a sottolineare,  dal seno prosperoso.  Era l'unica che tentava di sgridarlo e costringerlo a lavorare.  Non perchè il suo mestiere non gli piacesse , anzi aveva scoperto che era la sua vocazione, quando al  liceo gli avevano chiesto di fare il servizio d'ordine in occasione di un'assemblea studentesca. Solo che dopo tanti anni aveva perso quel fascino del pericolo e dell'azione  e si era sostituito ad una monotona routine di atti puramente burocratici. Rapporti su rapporti da compilare perfino se un detenuto chiedeva di andare al cesso una volta in più.
                                                              ***
 E dopo una faticosa giornata, per Taiga c'era ancora altro da fare. La loro casa infatti era grande e bisognosa di attenzioni. Risultava inoltre impossibile convincere Aomine  ad effettuare qualche lavoro domestico,  pigro com'era si sarebbe fatto mischiare la peste pur di non collaborare nelle  pulizie di casa. I primi tempi Kagami cercava in ogni modo di convincere il compagno ma dopo aver visto che anche provandoci, il moro provocava solo danni il rosso ci aveva rinunciato. L'unica cosa che Daiki aveva accettato di fare era di andare a buttare la spazzatura, questo perchè una volta Kagami tornò a casa terrorizzato  sostenendo di essere riuscito per poco a scampare dalle grinfie  di un randagio rabbioso, vedendolo così tremante, Aomine non potè fare a meno di prendersi la responsabilità dell'incarico.
E quindi dopo aver:  rifatto il letto,steso il bucato, stirato i panni,  spazzato e lavato i pavimenti, il rosso doveva ancora cucinare.  
A quell'ora rientrava Aomine e si svolgeva il loro litigio serale  perchè Kagami, oltre a fargli levare le scarpe  prima di entrare lo costringeva a  lavarsi i piedi sotto il rubinetto di acqua ghiacciata , per proteggere i pavimenti dai germi e Aomine inutilmente cercava di dissuaderlo, spiegandogli che così gli sarebbe venuta l'influenza.  Puntualmente poi,  quando si ammalava, Kagami  lo rinchiudeva nel letto, quasi fosse un moribondo  e gli faceva ingurgitare degli strani intrugli maleodoranti che avrebbero dovuto avere effetti curativi.
Mentre il rosso preparava i suoi ottimi manicaretti, Aomine se ne stava spaparanzato sul divano a guardare in televisone  qualche partita di basket random chiedendo all'altro ogni minuto circa, quando fosse pronta la cena.
Ma quando era ora di mettersi a letto capivano intuitivamente se era la serata giusta per riempire le lenzuola di quell'odore di menta piperita che tanto più si sentiva in quei momenti.
  
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