Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: lodevifarehoran    25/10/2012    1 recensioni
Ti svegli nel cuore della notte, senza un motivo ben preciso, solo perché non ti senti te stessa, non ti senti adatta.. Pensi, pensi.. Senza trovare una soluzione a questo problema, ma la tua vita da un momento all'altro può cambiare, basta solo aspettare, ed essere pazienti..
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

:”Ehm.. Ho una bella sorpresa per te..”

:”E dai mamma, dimmi!”

:”Andrai da tuo padre..”

:”Che cosa? Scherzi vero? Grazie, grazie, grazie, grazie..”

:”Di niente tesoro” si rabbuiò. Secondo me l'ho ferita con la mia felicità espressa in quel momento. Forse non ha capito che io non voglio scappare da lei, ma da quella vita di merda.. Ah già, lei non sa quello che mi succede veramente..

:”Partirai domani mattina, quindi fa la valigia..”

:”Ok!” in quel momento credevo di essere la persona più felice del mondo. Mi alzai dal letto e andai in bagno per lavarmi e vestirmi, mentre lei andò giù, penso, a preparare la colazione. Dopodiché presi la mia valigia e misi tutto il mio armadio dentro.

:”Ehi, tesoro, hai finito?”

:”No, mamma..” ero andata in bagno, non so perché, e fissai le mie lamette che avevo nascosto in una scatolina nel mobile sotto il lavandino. Non sapevo se portarmele. Loro mi guardavano e sembrava mi dicessero “portaci con te, siamo il sollievo nel momento di tristezza..”

:”Summer, ma hai finito?”

:”Sì, mamma..” chiusi il mobile senza prenderle. Io non volevo. Dovevo cambiare, dovevo cambiare vita e quelle dannate lamette non me lo avrebbero permesso, e poi mi avrebbero ricordato tutti i brutti ricordi passati in questa città di merda, quindi no. Andai in camera mia per mettere le ultime cose e chiusi la valigia. Scesi giù.

:”Ehi, tesoro, per l'ultima nostra colazione insieme, ti ho preparato uova e bacon..”

:”Ma dai mamma, mica sarà la nostra ultima colazione, sono sicura che verrò a trovarti, non ti preoccupare..” si intristì.

:”Ehi, mamma, stai bene?”

:”Sì, sto bene Summer..”

:”Ma se non vuoi, non ci vado, era solo per cambiare, se vuoi resto qua con te” mentii spudoratamente, però almeno era a fin di bene.

:”No, Summer, parti pure, qua conta solo la tua felicità no? Allora, parti!” la mamma era arrabbiata. Io non volevo litigare con lei proprio quel giorno, perché mia madre ha la capacità di tenermi il muso finché non le chiedo scusa anche se ho ragione, e questo avviene dopo molto tempo, e quindi non volevo rovinare l'ultimo giorno con lei.

:”Spero sarai felice ora che te ne andrai da me e mi lascerai da sola..” stava cercando di farmi sentire in colpa, ma io non risposi. Non volevo rispondere ai suoi stupidi dispetti, mi limitai a guardarla negli occhi. All'improvviso una telefonata. Presi sul cellulare e lessi sul display “papà”. Risposi.

:”Pronto..”

:”Ehi, amore!”

:”Ciao papà..”
:”Come stai?”

:”Sto alla grande e tu?”

:”Ora che so che verrai qui da me sto veramente bene, non potevano darmi notizia più bella..”

:”Eh già, anche io non vedo l'ora..”

:”Come mai questa decisione?”

:”Io mi volevo già trasferire da molto tempo, per cambiare, però sai.. mamma ha il lavoro, poi deve finire di..” mamma mi fece segno di non dire che doveva finire di firmare la separazione

:”Ehm.. Volevo dire, finire i turni tardi, e non vuole licenziarsi perché al giorno d'oggi è molto difficile trovare un lavoro, e stamattina mi ha detto che sarei venuta da te..”

:”Capisco.. Allora ci vediamo domani..”

:”Sì, domani..”. Quella era una strana mattina. Il sole era arancione albicocca con qualche spruzzatina di rosa, che nasceva da dietro una collina e il cielo era ricoperto da una coperta di nuvole color rosa pastello che illuminavano tutta Leicester, e faceva più caldo del solido, anche se era Febbraio.. Quelle nuvole così colorate che sembravano una coperta di lana calda, non lo erano per mia mamma..

 

 

 

Arrivò il fatidico giorno. Avevo le mie tre valigie con me, nell'aeroporto.

:”Volo 16, Brodstairs, pronti per partire..” disse la voce che io chiamavo misteriosa, dato che non si sapeva mai da dove derivasse e che io credevo di sentire solo io, nella mia testa. Non solo ero esaurita, ma sentivo anche le voci... Bene!

:”Mamma, questo è il mio devo andare..” non riuscì a trattenere le lacrime.

:”Ti amo, tesoro mio, promettimi che non ti dimenticherai mai di me..”

:”Te lo prometto mamma, e ti verrò a trovare tutte le volte che sentirò la tua mancanza.. Giuro!”

:”Ecco brava, fai bene.. fa buon viaggio” andai via, mi volta e le mandai un bacio. Non mi voltai una seconda volta, perché se no sarei rimasta lì con mia madre a consolarla mentre era in lacrime e avrei perso l'aereo. Feci il check-in e misi le mie valigie sul rullo-trasportatore per il controllo di sicurezza.

:”Ehi, ferma qui, signorina..”

:”Mi dica..”

:”C'è qualcosa di sospetto in questa borsa..”. Aprì la mia valigia e tirò fuori l'asciugacapelli.

:”E cosa sarebbe questa?”

:”Magari un asciugacapelli?”

:”E se fosse un'altra cosa?”

:”La prego, mio padre è pelato quindi non ha asciugacapelli a casa sua, se mi sequestra questa io non mi asciugo più i capelli..”

:”Non capisco cosa intende..”

:”E me pareva strano che capivi..”

:”E se fosse un pistola..?”

:”Non è una pistola..”

:”Non ne sono certo..”

:”Guardi, glie lo dimostro.” misi la spina nella corrente e lo accesi. Il poliziotti si inginocchiarono a terra pensando che io stessi per sparare un colpo. Spensi il phone, lo misi nella mia valigia e me ne andai sotto gli occhi increduli dei poliziotti.. Che gente che c'è in giro, non capisco come si fa a essere così stupidi.. Cosa si aspettavano di trovare in una valigia di una diciassettenne? Bazooka che scoppiano? Bah..

Salii a bordo e mi misi le cuffie nelle orecchie e mi addormentai...

 

Arrivai dopo mezz'ora, neanche, di viaggio. Uscii dall'aeroporto e c'era mio padre ad aspettarmi fuori con un tizio accanto a lui, doveva avere la mia età o essere più grande di me.

:”Ciao tesoro..” gli corsi incontro mollando tutto a terra..

:”Ciao papà, da quanto tempo..”

:”Già..”

:”E lui?”

:”Ah sì, è il figlio della mia vicina..”

:”Piacere..”

:”Piacere Summer..”

:”Io sono...



Ok, bella gente, questo è il secondo capitolo, è più lungo del primo, lol. Anyway, io non li scrivo troppo lunghi se no vi annoio. Lo scorso capitlo non è arrivato a tre recensioni, ma comunque mi hanno chiesto di mettere il secondo e io l'ho fatto, spero vi piaccia questo. Chissà chi sarà quel ragazzo eh? E chissà cosa farà la mamma tutta sola a casa...
chiss peipi

#lodevifarehoran

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: lodevifarehoran