Videogiochi > Prototype
Segui la storia  |       
Autore: Razor666    25/10/2012    1 recensioni
Storia ambientata dopo le vicnede di Prototype 2
Dopo un anno di pace, il virus Mercer ritorna, ma questa volta tutto il pianeta viene contaggiato dal virus;
per un caso furtito due piloti scoprono come salvare la Terra;
ma il virus ha altri assi nella manica, e crea altri nemici del calibro di Alex Mercer;
neppure James Heller si potrà tirare indietro per la battaglia per la Terra.
Genere: Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
BS Cap_01 Era passato un anno, dalla liberazione di NYZ dal virus Mercer;
Era passato un anno, dall’ uccisione di Alex Mercer da parte di James Heller;
Era passato un anno, da quando l’incubo di una estinzione del genere umano era finito;
Il mondo è ritornato alla normalità… ma certe volte gli incubi ritornano.

[Peter Cypher]

2011, 19 aprile ore 6.00
NYZ, Zona Rossa

In quel momento due F-35 stavano volando sopra la New York martoriata dal virus. La loro missione era semplice, dovevano solo sganciare dei droni, in modo tale da monitorare il virus. Uno dei due aerei comunicò alla radio: “Qui Iceman, rilascio droni confermato.” Peter, che stava nell’altro aereo rispose: “Qui Maverik, rilascio droni confermato, chiedo ritorno alla base.” Però, prima che il controllo a terra potesse rispondere, Iceman replicò: ”Aspettate, i droni hanno trovato qualcosa, chiedo permesso di andare in ricognizione.” Peter rispose: “Permesso accordato, ma stai attento.”
Iceman andò dietro un gruppo di edifici e disse“D’accordo, mi sto avvicinando nel luogo del segnale… EHI MA QUELLO É……”
“ICEMAN RISPONDI! COSA È SUCCESSO?”
Una voce diversa rispose divertita: “Il tuo amico è morto.” Improvvisamente l’aereo di Iceman ritornò nel campo visivo di Peter, ma sparò un missile. Peter schivò il missile e capì quello che era successo: Alex Mercer era riuscito ad entrare nel veicolo del suo amico, e lo aveva ucciso. Peter tentò di mettersi in coda a Alex, nel tentativo di vendicare il suo amico, ma il Prototype riuscì a schivare la sua offensiva, e mettersi a sua volta nella coda di Peter. Il pilota tentò varie manovre evasive, ma Alex le conosceva tutte alla perfezione, dato che lui aveva consumato molti altri piloti. Peter dopo altri tentativi, fece l’unica cosa che li venne in mente: attivò gli aerofreni, invertì la rotta dell’aereo di 180° ed utilizzò la mitragliatrice contro Alex, ma il Prototype fece altrettanto…        

2013, 12 marzo, ore 7.29
Afganistan, Base militare Camp Baston

Peter, un uomo sui 25 anni e con i capelli neri si svegliò improvvisamente dal letto pensando: “Non è possibile, e da 3 mesi che non ho avuto più quel incubo. Perché mi è ritornato proprio oggi?” Peter tentò di ritornare a dormire, ma il suono della sveglia li fece capire che era già ora di svegliarsi. Il pilota si lavò, ma quando si dovette vestire scoprì con terrore che nessuna delle sue divise era stirata, e ricordava bene il cazziatone del generale ad una recluta per qualcosa di simile. Peter svuotò l’intero armadio e per sua fortuna riuscì a trovare una divisa nascosta già striata. Peter fece per uscire, ma alla porta si mise una mano in fronte pensando: “Sono uno stupido.” Quindi ritornò nella sua camera e prese il suo portafortuna, ovvero la foto di sua moglie Helen. Quella foto gli fece ricordare come mai, uscito da NYZ non era impazzito come tanti altri…
2011, 19 aprile ore 6.30
NYZ, Zona Rossa

I due aerei fecero fuoco in contemporanea, Peter mirò alla cabina, sapeva che questo difficilmente avrebbe ucciso Alex, ma almeno voleva che provasse dolore. Alex e Peter continuarono a colpirsi  fino a quando i due aerei non si trovarono a pochi metri di distanza. I due poterono così vedersi in volto, Alex aveva l’espressione “Sei un degno avversario.” E Peter: “Un giorno io ti ucciderò.” L’aereo di Alex si schiantò contro un grattacielo, mentre Peter riuscì a paracadutarsi in tempo,ma durante la discesa sbatté contro un edifico e perse i sensi. 

Peter si svegliò in un letto, dentro una casa adibita a rifugio. Peter si alzò e vide subito una donna sui 24 anni con dei capelli rossi. La ragazza disse: “Menomale che sei salvo, avevo sentito una esplosione fortissima, e ti ho trovato svenuto sulla strada, insieme e dei rottami, così ti ho portato qui, ero preoccupata che non ce la facessi.” .
Peter rispose: “Dove è il mio equipaggiamento?” .
“In quel tavolo la giù, a che ti serve?” .
Peter andò verso il tavolo, ma un dolore alla gamba lo mise in ginocchi. La donna cercò di aiutarlo, ma Peter la respinse, il pilota continuò a zoppicare verso il tavolo e prese un rivelatore, che accese’accese. La donna chiese: “Che cos’è?”.
“È una un rilevatore virale in miniatura, mi serve per accertarmi se uno di noi due è infetto.”.
“E siamo a posto?”.
“La luce è verde, quindi siamo a posto. Comunque, quanto tempo sei stata in questo posto?”.
“Circa due anni perche?”.
Peter accese la Radio e disse: “Tu mia hai salvato la vita, ed ora io salverò da questo posto, ti do la mia parola. Ehi, non ci siamo ancora presentati, io sono Peter, e tu?”.
“Helen.”.

2013, 12 marzo, ore 7.50
Afganistan, Base militare Camp Baston

“In mezzo a quell’inferno ho conosciuto la mia anima gemella, certe volte la vita e davvero strana.”. Dopo quest’ultimo pensiero Peter guardò l’orologio e capì che aveva perso troppo tempo a pensare, ed era mostruosamente in ritardo e corse fuori dalla porta.

Peter arrivò giusto in tempo nel salone per la colazione, individuò il suo amico Richard, nome di battaglia Razor, e si sedette vicino a lui. Richard era un biondo ragazzo di 21 anni, con la capacità di fare qualunque cosa con tutto ciò simile ad un computer, ricordava il giorno che si erano incontrati la prima volta, ovvero un mese fa: Richard era la classica recluta presa di mira dagli altri, Peter, super rispettato per aver combattuto contro Alex, era appena stato trasferito in Afganistan. Peter vide Richard, difficoltà, decise di aiutarlo e lui lo ricambiò modificando il cellulare di Peter in modo tale che potesse parlare con sua moglie a costo inferiore, da quel giorno furono inseparabili.
Richard lo salutò dicendogli: “Benealzato, ma in genere, non sono io quello sempre in ritardo?”
“Oggi ho fatto un incubo…”.
“Centra con NYZ?”.
“Come fai a saperlo?”.
“Gli altri tre piloti che hanno combattuto a NYZ, dicono di aver avuto lo stesso sogno.”.
“Molto rassicurante…”
“Suvvia, non esistono le premonizioni.”
I due furono interrotti dall’auto parlante che comunicò:” Tutti i piloti si rechino nella sala briefing fra 15 minuti.”. I due finirono rapidamente la colazione e andarono a vedere il briefing.

Una volta che tutti entrarono nella sala il generale iniziò a parlare: “Come voi ben sapete il Musaid, la nuova organizzazione terroristica, nata solo due mesi fa, ma già con diversi attentati di grande portata alle spalle  è guidata da Al-Shad e sembrerebbe…” Richard disse a bassa voce a Peter: “Visto che esiste?”.
“Secondo me non esiste, è solo un nome inventato dai vari capi terroristi, il generale sta dicendo che esiste solo perché gli alti vertici credono che esista, ma nessuno può essere così bravo a nascondersi.”.
“Scommettiamo 100 dollari che esiste?”.
“Andata.”.
Peter stava già immaginando il centone, quando il generale lo squadrò e disse: “Vuoi renderci partecipi del fatto perché non stai seguendo niente?”.
“Stavo solo pensando a come gli riempirò il culo di missili?”.
“Bene perche tu e Richard farete la prima ricognizione per cercare di trovarlo.”
Peter capì subito che era una punizione, perché il generale sapeva che Peter non credeva all’esistenza di Al-Shad, ma rispose: ”Grazie signore.”. Ma pensava: “Una missione a caccia di fantasmi, tanto valeva fare qualche ora di simulazione di combattimento.”.

2013, 12 marzo, ore 10.00
Afganistan, velayat di Helmand

I due piloti stavano dentro due F-35 mentre sorvolarono una regione desertica, ma non trovarono tracce di Al-Shad. Peter comunicò: “Qui Maverik, nessun segnale sul radar.”
“Qui Razor, nessun segna… aspetta, ho trovato qualcosa.”
“Che cosa?!”
“Sembra una specie di interferenza, andiamo a controllare?”
“Controllo di terra, chiediamo permesso di cambiare piano di volo.”.
“Permesso accordato.”.
I due piloti volarono fino al centro del deserto, ma non c’era nulla. “Qui Maverik, qui non c’è nulla.”.
“Qui controllo di terra, i sismografi segnalo che nella vostra zona è presente un terremoto e di magnitudo10.5.”.
Peter rispose incredulo: “Non è possibile, non c’è mai stato un terremoto di tale portata.”.
Richard urlò alla radio: “SEMBRA CHE STÁ USCENDO QUALCOSA!!!”.
Dopo alcuni interminabili secondi Richard disse: “Torre, state ricevendo le immagini?”.
“Confermiamo, quel coso è un…”.
Peter finì la frase: “Non mi posso sbagliare,gli ho già visti, è appena sbucato dal terreno un alveare, il virus Mercer è tornato.”.
“QUI TORRE, ABBIAMO MANDATO LE IMMAGINI AL PENTAGONO, LA ZONA VERRÁ NUCLEARIZZATA FRA CINQUE MINUTI, ALLONTANATEVI SU…”.
Richard esclamò: “Dannazione, l’alveare sta facendo interferenza.”.
“Ma a NYZ non succedeva questo.”.
“Allora si deve essere evoluto nel frattempo.”  .
“Questo spregerebbe anche cosa sono quei cannoni.”.
Infatti dall’alveare uscirono dei cannoni organici, (Immagine) e Richard confermò: “Quei cannoni emettono segnali radar,come delle artiglierie AA, se non le distruggiamo intercetteranno l’ICBM.”.
“Ok, abbiamo cinque minuti di tempo, diamoci da fare.”    .
L’alveare era a forma di montagnola, con 12 torrette difensive che lo proteggevano ad anello. I due piloti si buttarono in picchiata, e sfruttando l’elemento sorpresa, riuscirono a distruggere 4 torrette, ma quando i due si allontanarono tutte le torrette fecero fuoco in contemporanea, sparando raggi di color rosso. I due riuscirono a schivare tutti i colpi, ma il fuoco di sbarramento era troppo fitto e non riuscirono a colpirne altre. Peter disse: “Razor presto, usiamo la formazione Egho 7.”. Richard confermo. I due all’inizio si allontanarono, ma poi Peter attaccò dall’alto un lato dell’alveare, indirizzando il fuoco verso di lui, ma Richard prese di sorpresa le torrette attaccandole rasoterra, subito dopo di Peter. Le torrette cercarono di modificare la mira, ma furono troppo lente e le 4 torrette che difendevano quel lato furono sconfitte. I due piloti ritentarono la stessa mossa dal l’altro lato, ma solo 2 torrette seguirono Peter, mentre le altre rimasero sul suolo, quindi Peter e Richard dovettero ritirarsi. Razor disse: “Come facciamo, abbiamo solo altri 3 minuti.”.
“Usiamo la Egho7-bis.”.  
“Ma non l’abbiamo mai testata.”.
“C’e sempre una prima volta.”.
I due rifecero la stessa manovra di prima, ma questa volta quando fu il turno di Richard, Peter fece un brusca picchiata e aiutò Richard a distruggere le due torrette che puntavano verso il basso e poi distrussero le restanti due. Richard urlò: “UAO, MAI FATTA UNA COSA DEL GENERE, 1 A 0 PER GLI UMANI!!!”
“Già, ma adesso andiamocene, non voglio finire nuclearizzato.”
I due diedero le spalle all’alveare, ma due torrette si rigenerarono e colpirono i due aerei alle spalle. Peter e Richard si paracadutarono, ma atterrarono vicino ad un cacciatore. Il cacciatore tentò subito di ucciderli, ma Peter gli scaricò l’intero caricatore della sua pistola e subito dopo Richard gli saltò sulle spalle e lo colpì ripetutamente, ed infine anche Peter lo colpì con il suo coltello alla testa uccidendolo. Però c’era poco di essere felici, perché o venivano uccisi dall’esplosione nucleare, o le torrette riuscivano a distruggere il missile, ma loro due sarebbero morti a causa delle radiazioni. Peter si ricordò quando sua moglie li aveva dato la foto, e lui le aveva promesso che sarebbe tornato. Peter pensò: “Mi dispiace, questa volta non potrò mantenere la mia parola.”
Poi ci fu l’esplosione nucleare.

[James Heller]

2013, 12 marzo, ore 8.00
USA Los Angeles

James stava aspettando con impazienza Diana, la sorella di Alex, ora sua amica,l’aveva chiamata perché aveva bisogno del suo aiuto. Dopo altri due minuti il campanello suonò e James corse ad aprire la porta a Diana che chiese subito: “Cosa è successo, da come mi avevi chiamato deve essere successo qualcosa di grave.”
“Infatti, ho bisogno che ti prendi cura di mia figlia Maya per un po’.”.
“Certo, ma perché?”.
“Il virus Mercer è ritornato, devo ritornare a combattere.”
“MA COSA STAI DICENDO, TU HAI CONSUMATO TUTTO IL VIRUS DOPO CHE HAI UCCISO ALEX.”
“Lo so, ma una parte di esso si è nascosto sotto terra, e adesso, fra poche ore sbucherà fuori in varie parti del pianeta, tutto ciò l’ho scoperto solo un’ora fa in un sogno, ma era molto realistico.”
James si andò vicino la finestra, ma Diana lo fermò dicendo: ”Aspetta, hai già fatto abbastanza, questa guerra non ti riguarda più.”.
James la guardo e disse: “Fra poco l’intero pianeta diventerà un inferno, se non faccio qualcosa tutti gli umani, compresa Maya moriranno.”. Detto questo balzò fuori dalla finestra per combattere una guerra che dalla quale difficilmente sarebbe tornato vivo.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Prototype / Vai alla pagina dell'autore: Razor666