Anime & Manga > Suzumiya Haruhi no yūutsu
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Autore: Ciaja    25/10/2012    1 recensioni
Chi non conosce Haruhi Suzimiya? Ma sì, dai! Quella svitata con una fissazione per le manie di controllo, la ragazza senza pudore, quella che farebbe il diavolo a quattro per ottenere ciò che vuole!
Sì, tutti la conoscono, ma in pochi sono riusciti ad avvicinarla. Ma c'è qualcuno di tanto coraggioso da poter desiderare il suo amore?
Sì, qualcuno c'è, ma non qualcuno da cui ci si potesse aspettare una cosa simile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Neanche quella notte riuscì a dormire molto, vista l'attività degli Avatar di Haruhi. La ragazza creava sempre più Spazi Chiusi, e questo per lui e gli altri esper non era che uno svantaggio. Beh, specialmente per lui, che doveva studiare, controllare Haruhi e fingere ogni giorno di stare bene. L'ultima era la cosa più difficile. Sorridi, sempre. Questo è l'unico modo che hai per nasconderti. Nascondersi da cosa, poi? Da una ragazza? Dai suoi sorrisi? Da quel suo strano luccichio che aveva negli occhi ogni volta in cui le veniva un'idea in mente? Probabilmente sì. Avrebbe voluto scappare da lei, andare via per sempre e lasciarla alla sua vita felice con Kyon, Mikuru e Yuki. Infondo lui che utilità aveva lì? Cosa faceva di tanto importante, a parte eseguire passo dopo passo gli ordini di Haruhi?
Niente.
La risposta era arrivata veloce e tagliente, come la lama di un coltello. Dritta al cuore. Lui non serviva a niente. Eppure prima di aver conosciuto realmente Haruhi Suzumiya, non la pensava così. Non si sentiva inutile, sapeva quale fosse il suo posto nel mondo, ma aveva permesso ad una ragazza di scombussolargli la vita. E mentre aveva tentato di addormentarsi, erano questi i pensieri che tormentarono l'esper per tutta la notte. Nel silenzio della notte era quasi possibile udire lo strisciare delle sue lacrime controlla la pelle ed il tonfo sordo mentre cadevano sul cuscino. Lì, al buio, poteva essere se stesso. Nessuno poteva vederlo, non aveva bisogno di fingere.
Dopo tanto tempo, finalmente, arrivò la mattina. Non avrebbe avuto tempo per pensare appieno a tutto ciò che lo affliggeva, impegnato com'era a cercare in ogni modo di compiacere Haruhi. Vederla felice era un toccasana per lui e per gli altri esper, ma per quanto lo riguardava, c'era un duplice motivo. Il primo, quello più importante, doveva restare il suo più grande segreto.
-Un nuovo giorno è all'orizzonte, Itsuki, sorridi.- Azzardò un patetico tentativo di autoconvinzione, sfoggiando un sorriso tanto smagliante quanto falso davanti allo specchio.
Ma chi credeva di prendere in giro? Tutti quei sorrisi non erano altro che una protezione. Solo con essi era in grado di nascondere ciò che provava realmente. Perché non aveva importanza come si sentiva lui, per un motivo o per un altro il suo mondo girava attorno ad Haruhi, lei era l'unica cosa realmente importante. Ne era fermamente convinto, e quando, una volta arrivato a scuola, si trovò davanti il suo volto sorridente, non ne ebbe più alcun dubbio.
-Koizumi!- La sua voce lo attirò verso di lei, come il richiamo di una sirena.
-Suzumiya-san, buongiorno.- Oh, se solo avesse potuto abbandonare quel fare pacato e tranquillo, se solo i suoi occhi avessero potuto trasmettere il disperato desiderio di lei che provava! Se solo avesse potuto cancellare dal suo viso quel maledetto sorriso falso e senza senso...
-Spero che tu abbia già scelto da cosa travestirti per Halloween!- La sua felicità era così... dolorosamente gradevole. -Altrimenti, multa!- Decretò la ragazza con solennità, facendogli poi una delle sue adorabili linguacce. E lui dovette fare appello a tutte le sue forze per eliminare il calore che si era impossessato per un attimo dei suoi occhi.
Lui portò una mano sulla fronte, facendole un saluto militare. -Capitano, il travestimento è già pronto.- A volte si chiedeva come facesse a scambiare battute con lei in quel modo, ignorando la sofferenza che aveva incominciato a divorarlo da dentro.
Il sorriso di lei si allargò, e il cuore di lui ricevette un'altra frustata. -Bene.- Annuì con convinzione, poi i suoi occhi incrociarono quelli di un'altra persona. -Kyon, buongiorno!- Urlò correndogli incontro.
Era di nuovo solo con i suoi pensieri, che stavano mutando. Kyon di qua, Kyon di là... Sempre Kyon, Kyon, Kyon! Solo e soltanto Kyon! Apparentemente era così tranquillo da sembrare quasi surreale, ma la verità era che dentro di sé stava morendo dalla gelosia, qualcosa dentro di lui lottava per uscire fuori, ma non poteva. Il suoi compagni Esper gli avevano categoricamente impedito di mettersi tra Haruhi e Kyon, e lui doveva obbedire. Ne valeva la pace di tutto il mondo. E quindi tutti sarebbero stati felici, tranne lui.
-Koizumi, cosa fai lì fermo?- Ringraziò mentalmente una ragazza della sua stessa classe per avergli fatto notare di essere rimasto dov'era prima, assorto com'era tra i suoi pensieri.
-Stavo pensando. Andiamo in classe?- Ennesimo sorriso falso.
Alla risposta affermativa della ragazza si avviarono entrambi in quell'edificio che per lui era una prigione a tutti gli effetti, chiedendosi per la millesima volta quando quella tortura sarebbe giunta al termine.

Il maledetto pomeriggio prima della festa arrivò più in fretta del previsto. Come aveva promesso ad Haruhi la mattina stessa, il suo travestimento era pronto e ben sistemato sul tavolo dell'aula del club. Non avrebbe mai potuto deluderla, no? Quando l'esper raggiunse l'aula, come al solito, Yuki era già lì. Le rivolse un cenno di saluto, educato come sempre, sedendosi poi al suo solito posto. Ormai aveva preso l'abitudine d'intrattenersi con giochi da tavolo mentre aspettava che arrivassero gli altri, ma neanche con Yuki poteva essere se stesso. D'altronde neanche lei aveva il diritto di mostrare i suoi veri sentimenti. Non sapeva se considerarla una sua amica, ma adesso che ci pensava meglio, lui non aveva amici. O almeno non quel tipo di amico con cui puoi sfogarti, urlare, spaccare tutto e magari anche piangere. Kyon non era assolutamente tra questi, ed odiava dovergli dare consigli con Haruhi. Cosa doveva fare, quando, e perché. Lui per di più sembrava non volerli seguire e probabilmente non doveva neanche aver capito quanto il suo interesse per Mikuru potesse mettere a repentaglio la salvezza del mondo intero. Per non contare poi le reazioni di Haruhi. Al di fuori di tutti i danni mondiali che avrebbe potuto causare, stava male. Forse non tanto quanto lui potesse star male per lei, ma sapeva che tutto ciò non la rendeva affatto felice. Non sono affari tuoi, lo sai. Sembrava facile, se messa in questo modo, ma non lo era.
Fu quasi tentato di lasciarsi andare ad un sospiro amaro quando la porta si aprì di scatto. Lui non dovette neanche girarsi, perché sapeva già chi fosse l'unica persona in grado di poter torturare a tal punto una povera porta.
-Tutti pronti per la grande festa?!- Ma come faceva ad avere una voce tanto squillante?
Quanto avrebbe voluto poterle sorridere con calore, in quel momento. Amava l'allegria emanata da quella ragazza, che puntualmente si affievoliva in presenza di Kyon e Mikuru. Il suo... “rivale”, se così poteva chiamarlo, non aveva più alcuna intenzione di nascondere i propri sentimenti per Mikuru, infischiandosene di tutte le raccomandazione che lui si era curato di fargli fino a quella stessa mattina. Ecco perché lui non si sentiva pronto per la festa.
-Suzumiya-san, da cosa hai intenzione di travestirti?- Decise di eludere quella domanda, rispondendole con un'altra domanda e, grazie al cielo, sembrò funzionare.
La ragazza ci pensò su per un attimo, poi sorrise fiera di sé. -Non te lo dico, è una sorpresa!- Fece una mezza specie di occhiolino in grado di far vacillare per un attimo il suo cuore, poi andò a sedersi davanti allo schermo del computer, come sempre.
Yuki non s'intromise nel discorso, come aveva previsto, e lui la ringraziò mentalmente. Haruhi non poteva sapere che forse da quella festa sarebbe dipeso il destino di tutti loro. E questa volta la colpa era di Kyon. Non voleva incolpare anche Mikuru per questo, lei aveva sopportato già abbastanza i trattamenti di Haruhi, meritava, almeno lei, un po' di felicità. Anche se questa rappresentava una violazione del suo regolamento. O almeno di quel regolamento che i viaggiatori nel tempo avevano creato apposta per Haruhi.
-Buongiorno, scusate l'attesa.- Mikuru entrò nell'aula, seguita a ruota da Kyon, che si limitò ad alzare una mano verso di loro.
L'unico lato positivo era che con Kyon doveva essere se stesso, almeno in parte, per questo gli lanciò un'occhiata di avvertimento quando notò che lui e la ragazza stavano sghignazzando tra di loro in un modo pateticamente dolce. Il suo sguardo corse poi verso il loro “capo”, che non sembrava aver notato quel comportamento. Oh, grazie. Mormorò tra i suoi pensieri, tornando a sorridere.
-Okay ragazzi!- Haruhi si alzò in piedi, girando attorno al computer, poi poggiò con forza i palmi aperti delle mani sul tavolo, guardandoli uno ad uno. -Dobbiamo farli rosicare tutti, uno dopo l'altro!- Annuì con convinzione, ignorando lo sbuffo di Kyon. -I nostri travestimenti dovranno essere i migliori, e sono sicura che lo saranno.- La mora incrociò le braccia al petto, sorridendo sorniona.
-U-hm...- Mukuru alzò timidamente una mano, e tutti sapevano già cosa avesse intenzione di chiedere.
-Oh, Mikuru, non devi preoccuparti!- La precedette Haruhi, acuta come solo lei sapeva essere. -A te ci penso io.- Sfoderò l'ennesimo sorriso colmo di soddisfazione, lanciando poi un'occhiataccia a Kyon, che sembrava piuttosto irritato.
-Non può scegliere da sola come travestirsi?- Quest'ultimo inarcò un sopracciglio, scettico, puntando sfacciatamente lo sguardo in quello della ragazza.
Lei sgranò gli occhi, arrabbiata. -Qui sono io che comando, decido io cosa fare!- Le guance le si arrossarono, come ogni volta in cui s'innervosiva. Era così carina...
-Ma...- Kyon provò a ribattere, ma lei non gli lasciò tempo.
-Il mio club, le mie regole.- E con questo chiuse definitivamente la conversazione, afferrando Mikuru per un braccio dopo aver cacciato -nel vero senso della parola- lui e Kyon.


Tra le urla soffocate di Mikuru, i lamenti oltre la porta di Kyon e le risate di Haruhi, anche quel pomeriggio passò in fretta, lasciando posto alla sera. Okay, ci siamo. La festa sarebbe incominciata di lì a poco. Lui e Kyon erano stati costretti a cambiarsi in un'altra aula, ma a lui questo era del tutto indifferente. Aveva altri problemi a cui pensare. Ma dovette ammettere che questa volta il suo travestimento gli piaceva. Non era nulla di chissà quanto fantasioso, ma stava bene con quegli abiti neri, i denti finti e qualche rivolo di sangue disegnato qua e là sulla bocca. Il travestimento di Haruhi si dimostrò altrettanto promettente, visto il suo vestito nero lievemente fatto a brandelli e all'altezza del ginocchio, con tanto di calze strappate e tacco dodici, anch'esso nero. Alla schiena aveva messo un paio d'ali di demone, estremamente realistiche ed un cerchietto con due corna in cima avevano sostituito il solito cerchietto arancione. Aveva lasciato i capelli leggermente spettinati, e sembrava ancora più convincente ora che li aveva lasciati allungare. Quel taglio a caschetto era stato sostituito da una cascata di capelli lunghi e lisci, fino alle spalle.
-Suzumiya-san, stai davvero bene.- Gli fu impossibile trattenere quel commento, anche se avrebbe voluto dirle che era bellissima. Ma non poteva permetterselo. Lei sorrise, ricambiando quel complimento. Ed era sincera.
Kyon indossava un ridicolo travestimento da zombie, mentre Mikuru doveva essere una strega... Forse. Indossava abiti succinti, come sempre. La gonna era di un viola pallido, lunga fino alle punte dei piedi, ed un'ampia scollatura le lasciava scoperto il seno. Probabilmente il trucco doveva essere opera di Haruhi, vista la precisione con cui gli occhi di entrambi erano cerchiati di nero. Yuki... Beh, Yuki si era limitata ad indossare una mascherina di Halloween, prevedibile da parte sua.
Prima di avviarsi in palestra, dove si sarebbe tenuta la festa, Haruhi passò una buona decina di minuti a lamentarsi dei travestimenti di Kyon e Yuki, poi fece le sue solite raccomandazioni. L'aliena si avviò per conto suo, in testa al gruppo, mentre i due piccioncini parlottavano tra di loro, ignorando lui ed Haruhi. Lei non ne sembrò affatto contenta, così la prese a braccetto, facendosi coraggio.
-Hai bisogno di un cavaliere, no?- Questa volta il suo sorriso fu attraversato da un velo d'imbarazzo, mentre la mano della ragazza si stringeva con inaspettata delicatezza attorno al suo braccio.
-Sapevo che tu non mi avresti deluso.- Rispose lei, sorridendogli con soddisfazione.
Lei non fece altro che parlare, ridere e vantarsi di quanto fosse realistico il suo costume, ma lui dal canto suo non poté fare a meno che darle ragione, controbattere le sue affermazione e ridere con sincerità insieme lei. Era la prima volta in cui gli capitava di trovarsi “da solo” con lei. Avrebbe voluto che quella giornata non finisse mai.
La palestra era ben addobbata, con tanto di fumo che usciva dagli angoli più lontani del locale, spargendosi poi ovunque. Le luci erano soffuse, la musica ad un volume accettabile. I professori cercavano invano di separare le coppie fin troppo... “affiatate”, e le bevande -non alcoliche, ovviamente- erano ordinatamente posizionate sui tavoli. I travestimenti erano tutti molto simili tra di loro e l'esper non si sorprese di constatare che la sua “dama” fosse in possesso di quello più fantasioso. Istintivamente si voltò verso di lei, incrociando la sua occhiata soddisfatta.
-Siamo perfetti!- Applaudì con entusiasmo, afferrandolo per un polso e trascinandolo al centro della pista, così da poter ballare.
Gli sembrava un sogno, non poteva credere di essere lì a ballare con Haruhi Suzumiya. Il Dj fece partire una canzone a lui sconosciuta, ma poco gli importava, perché davanti a sé c'era Haruhi intenta a ballare: era bellissima con quei capelli spettinate, le guance lievemente arrossate e con quel sorriso che coinvolgeva pienamente gli occhi.
Prima di frequentare quella scuola, non l'aveva mai vista sorridere in quel modo. Lo faceva stare bene, riusciva a dimenticare per un po' tutto ciò che lo affliggeva. Ma non la gelosia. Quella no. Mentre ballavano, i suoi occhi vagavano guardinghi verso gli altri studenti. Alcuni non riuscivano a staccarle gli occhi di dosso, altri sembravano sorpresi mentre Kyon... Cazzo! Imprecò nella propria mente, non riuscendo a trattenere una smorfia. Cosa che non sfuggì ad Haruhi, che seguì il suo sguardo fino al ragazzo. Non solo era avvinghiato a Mikuru, ma la stava baciando ! Era forse impazzito?
Il volto della mora mutò all'improvviso, diventando una maschera di rabbia e... tristezza. -Gli avevo detto che questo non è un appuntamento!- Urlò all'improvviso, sovrastando perfino la musica e facendolo pietrificare sul posto.
No. No. NO! Haruhi non doveva arrabbiarsi! Solo Dio -sempre che Dio non fosse lei- poteva sapere cosa sarebbe accaduto!
-Suzumiya-san, sta' calma.- Il sorriso del ragazzo vacillò, mentre tentava di non farla avvicinare troppo a quei due. -Infondo è una festa... Non è così grave, davvero!- Oh, invece sì che lo era.
Lei non sembrò volerlo ascoltare, anzi, si fiondò letteralmente addosso a Kyon, schiaffeggiandolo su entrambe le guance. Gli era difficile capire cosa stesse dicendo, ma c'entrava qualcosa con il divertimento e gli ordini. Scontato. Incredibile quanto i suoi “amici” fossero prevedibili.
-Haruhi, sei impazzita?!- Kyon cercò inutilmente di farla calmare, mentre Mikuru diventò così rossa in volto da non riuscire a proferire parola. Di Yuki invece non c'era traccia. Probabilmente doveva aver visto tutto, e sicuramente lo spettacolo non era stato gradito.
Haruhi girò velocemente i tacchi, correndo verso l'uscita della palestra. Ma non fu questo a far entrare l'esper in una temporanea fase di shock, no. Haruhi stava piangendo. Non gli era mai capitato di vederla piangere, ed aveva sperato per tutto quel tempo che non accadesse.
Adesso basta.
Qualcosa dentro di lui si svegliò, riuscendo finalmente a prendere parola. Era arrivato il suo momento di essere felice.
-Vi auguro tutti i beni di questo mondo.- Sforzò le labbra in un sorriso, guardando i due ragazzi, poi si avviò velocemente verso l'uscita, sperando d'incrociare la sua dama.
Non impiegò molto a trovarla. Era seduta su uno dei muretti del cortile, poco lontana dalla palestra, con la testa tra le mani e gli occhi gonfi di lacrime. Il suo corpo era scosso da piccoli singhiozzi. Stava cercando di trattenerli. Questa visione servì solo a spezzare un'altra parte del fragile cuore dell'esper.
-Prenderai freddo.- Mormorò una volta arrivatole accanto, così si sfilò il mantello e lo poggiò sulle sue spalle per coprirla, rimanendo così con la sua camicia bianca e leggera.
Lei in tutta risposta strofinò i palmi delle mani contro gli occhi, tentando di asciugare le lacrime, ma così facendo espanse ulteriormente il trucco nero sugli occhi. Era sorprendente quanto potesse trovarla incredibilmente tenera, incredibile come il suo sorriso fosse riuscito a svanire in assenza di quello di lei, meraviglioso incrociare i suoi occhi colmi di lacrime. Forse la ragazza non poteva rendersene conto, ma quegli occhi lo stavano pregando di essere amata. Era un richiamo che non poteva ignorare.
-Vai a ballare con qualche bella ragazza.- Borbottò abbassando lo sguardo, le guance arrossate dall'imbarazzo di essere stata colta sul fatto. -Io non sono presentabile, al momento.-
Gli faceva male sapere del suo amore per un altro, ma avrebbe fatto di tutto per conquistarla. L'avrebbe resa felice, sarebbe diventato il motivo dei suoi sorrisi, il suo pensiero costante.
-Capisco. Andrò a cercare una bella ragazza, allora.- Le sorrise, allontanandosi e dandole le spalle, ma dopo qualche secondo fece dietrofront, inginocchiandosi con fare cavalleresco ai suoi piedi, una mano protesa verso di lei. -Mi scusi, mi hanno consigliato di ballare con una bella ragazza. Può concedermi questo ballo, signorina?- Alzò lievemente il viso su di lei, ma non sorrideva. Finalmente quella parte di sé che per tanto tempo era rimasta confinata nel suo cuore era uscita fuori. Nei suoi occhi c'erano solo calore e desiderio. Il desiderio di amarla.
Quella fu la prima volta in vita sua in cui fece arrossire Haruhi Suzumiya fino alle punte delle orecchie. Era adorabile, gli faceva venire voglia di ricoprirle il viso di baci.
Tossicchiò per un attimo, poi afferrò la sua mano, scendendo dal muretto. -Con piacere.- Inaspettatamente un sorriso radioso animò il volto della ragazza. Nei suoi occhi non vi era lo stesso calore di quelli dell'esper, ma con un po' di tempo sarebbero riusciti a raggiungerlo. La musica poteva essere udita perfettamente anche da lì, così la strinse a sé. Neanche a farlo di proposito, il Dj fece partire un lento.
-Haruhi?- Un brivido lo percorse nel pronunciare così chiaramente il suo nome, per la prima volta.
La ragazza sembrò altrettanto sorpresa, perché lo strinse più forte. -Mmh?- La sua voce aveva un che di... Rilassato.
-I capelli lunghi ti stanno molto meglio di quelli corti.- Prese delicatamente tra le dita una ciocca dei suoi capelli, spostandola dietro l'orecchio sinistro della ragazza. Per fare ciò riuscì anche a sfiorare la sua pelle pallida e liscia con le nocche. E quel pallore fu interrotto da un lieve rossore. -Li lasceresti allungare?- Inclinò appena il viso da un lato, sorridendole con amore. Lei annuì, poggiando il viso contro il suo petto, in corrispondenza del cuore.
Ormai non gl'importava più di nascondere i suoi sentimenti, non gl'importava di averli fatto uscire allo scoperto. L'unica cosa che contava era la ragazza tra le sue braccia. Il suo corpo era sorprendentemente esile e caldo, tremava leggermente. L'avrebbe fatta innamorare di lui. Non si sarebbe arreso più davanti a niente, avrebbe fatto il diavolo a quattro pur di conquistare il cuore di quella ragazza. E mentre volteggiavano lentamente, illuminati solo da qualche lampione acceso, un sorriso sincero e determinato attraversò il viso dell'esper, che non poté sentirsi più felice di così.




Parla la mente malefica! (?)
Vi prego, abbiate pietà x.x Questa è la prima fan fiction che scrivo su di loro, spero che vi piaccia :3
Mi piacciono troppo questi due, cosa posso farci? ç_ç Non sono riuscita a resistere alla tentazione di scrivere qualcosa su di loro! Spero solo di essere riuscita a rappresentare al meglio il punto di vista di Itsuki :3
Grazie a chi leggerà questa fan fiction <3
  
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