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Autore: Brokenhearted    25/10/2012    1 recensioni
Flashfic. Freanne. 1431, ambientata durante la sua morte- molte, troppe licenze poetiche. Ispirata da "Gone Too Soon" dei Simple Plan.
"Come puoi odiare chi ti porta via l’unica persona che tu abbia mai amato, se egli è te stesso?" [...]
"Passarono quelle che sembrarono ore, e lui rimase in quella posizione, non osando alzarsi. Solamente quando vide la gente andare via si concesse di alzare lo sguardo, e vide che della donna che aveva amato non rimaneva altro che cenere."
~
{ Dedicata alla Alex perché sì. }
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Giovanna d'Arco
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Boh. Dovrei aggiornare la raccolta, ma sono in un momento di blocco e non so che capitolo scrivere per aggiornare. E quindi mi dedico a questa, che ho in mente da quando ho ascoltato la canzone per la prima volta l'anno scorso ma che non ho mai scritto, non so neanche io perché. In realtà non l'avevo pensata così, ma si sa, le mie storie partono sempre tutte per la tangente (?) e non vengono mai come voglio- e fanno sempre un po' schiffio anche per questo. Ma va beh.
Confesso, non so se la morte di Jeanne fu pubblica. In ogni caso, facciamo finta di sì, anche perché non è quello il punto della storia. Potrebbero esserci un po' di cose storicamente non corrette: ho cercato di fare del mio meglio, ma non sono ferratissima. E chiedo scusa se qualcuno è a disagio coi vari riferimenti alla religione di questa flash, ma siccome Giovanna D'arco è morta per la sua fede, mi sembra che sia necessario inserire questo punto. Per finire, volevo scrivere il titolo e le parole dette da Francis in francese, ma siccome non lo so e di Google traduttore non mi fido AFFATTO, e la mia personalissima francofila non era su msn e questa comunque doveva essere una sorpresa per lei perciò non potevo chiederle di tradurmi le cose, le ho lasciate in italiano. Fate finta che siano in francese, va bene? Per il resto, spero vi piaccia! :3 ♥ (e ascoltate la canzone, che merita. Perché è troppo loro ç3ç)

Spazio dedica stupida: questa è per la mia Alex. Da quando l'ho pensata è per lei. Perché sì, perché la canzone è qualcosa che condividiamo nel profondo, come i SP, perché lei è la mia stupida Frogface nonché compagna di ruolate FrUk (e non solo), perché domenica scorsa sono andata a Torino solo per vederla e per darle un accidenti di CD che tra l'altro mi è costato un sacco di soldi. (???) Perché abbiamo immaginato gli OC più inutili e malcagati del mondo, perché la Jalex è powah in tutti i sensi, e perché in fondo in fondo, oltre il tuo sadismo, ti voglio tanto bbbbene.<3 Sei specialissima e boh. Chuuuuu ♥


La osservava da lontano, già legata al rogo che le avrebbe donato la morte. Non stava neanche provando a trattenere le lacrime, tanto più che esse erano nascoste, come il suo viso, dal cappuccio del mantello che indossava per non essere riconosciuto. Piangeva piano, vergognandosi di sé stesso. In quel momento s’odiava più di quanto aveva mai fatto prima. Era tutta colpa sua se lei era lì in procinto di morire e d’andarsene per sempre.
Non sarà per sempre,” ella aveva detto, “sai in cosa crediamo.” E l’aveva abbracciato.
Come aveva potuto abbracciarlo sapendo che proprio lui, pur avendo detto di amarla, l’aveva venduta per salvarsi? E il peggio era che sapeva di non poter fare altro. Non era solo per sé stesso che la stava sacrificando, ma per la sua nazione, per il suo popolo, per tutta quella gente per cui lei prima aveva lottato. Ma se ciò era vero, perché si sentiva come se la stesse tradendo e il colpevole fosse solo lui? Stava seguendo solo gli ordini del suo capo. Lui non c’entrava. Continuava a ripeterselo, incapace di sopportare il rimorso e il senso di colpevolezza. Non poteva fare altrimenti, perché come puoi odiare chi ti porta via l’unica persona che tu abbia mai amato, se egli è te stesso?
Un urlo lo riscosse dai suoi pensieri: il fuoco era acceso, ora, la vendetta inglese era incominciata. E lei soffriva, tenendosi stretta al cuore una piccola croce e la sua fede in Dio, quello stesso Dio che ora stava permettendo che l’angelo più bello del Cielo morisse. Quello stesso Dio che Francis non aveva mai odiato di più di quel momento.
La domanda: “Come hai potuto permettere che accadesse proprio a colei che tu stesso hai mandato?” gli era rimbombata in testa già molte volte, ma mai come ora, sentendo le sue grida di dolore.
Avrebbe desiderato urlare, e portarla via da lì prima che fosse troppo tardi… e non si rendeva conto che lo era già. A un altro cadde in terra in ginocchio, piangendo ancora e con il corpo scosso da fremiti. La gente intorno lo guardava in modo strano, ma non poteva interessargli meno. In quel momento si sentiva solo e disperato, senza alcuna speranza di salvezza. Vedendola morire, sapeva di star cadendo in un baratro oscuro, e che non ne sarebbe mai uscito.
Perdonami, perdonami” bisbigliò al pavimento, tra le lacrime, “Non lasciarmi, Jeanne.
Passarono quelle che sembrarono ore, e lui rimase in quella posizione, non osando alzarsi. Solamente quando vide la gente andare via si concesse di alzare lo sguardo, e vide che della donna che aveva amato non rimaneva altro che cenere.
A quel punto si alzò in piedi, asciugandosi il viso dalle lacrime, e osservò la piazza svuotarsi. Lo spettacolo era finito e non c’era più nulla da vedere, così anche lui s’allontanò, il cuore pesante. Sapeva che lei l’aveva già perdonato, ma non era sicuro di poter essere mai capace di perdonare se stesso.

You’re a part of me
And I’ll never be the same here without you
You were gone too soon.

  
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