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Autore: MsSils    25/10/2012    5 recensioni
Si allacciò la cintura, accese il riscaldamento e si infilò gli auricolari nelle orecchie.
La musica era al massimo.
Il panorama cominciò a scorrerle sotto gli occhi velocemente e la sua canzone preferita partì dalla riproduzione casuale.
One Direction.
More than this.
La sua mente cominciò a viaggiare e a portarla in un mondo in cui tutto era più grande.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Saraaaaa!’
Sua madre urlò il suo nome per tutta la casa nel tentativo di riuscire a buttarla giù dal letto. Erano le sette del mattino e questo aveva tutt’altro che il sapore di un buon risveglio. A Sara parve che gli ululati di sua madre avessero già interrotto abbastanza i suoi sogni per cui decise di alzarsi. Avvicinandosi alla finestra si accorse che pioveva.
‘Strano’ pensò nella sua testa.
Succedeva sempre. Ogni volta che doveva partire per le vacanze, no matter what, arrivava il brutto tempo.
Un brivido le passò per la schiena e intuì che era tempo di vestirsi. Si precipitò dall’altro capo della stanza a cercare il suo vecchio felpone invernale tra gli scatoloni. Sapeva già che una settimana a Venezia con questo tempo avrebbe portato una valanga di cioccolate calde e biscotti che le avrebbero permesso di ingrassare almeno di due kili. E poi chi li perde più?
Di certo avrebbe di gran lunga preferito stare a casa. Tanto le cioccolate calde e i biscotti c’erano anche lì, no?
Qualcosa dalla realtà la richiamò dai suoi pensieri. Sentì il telefono squillare e si precipitò nel salotto.
‘Pronto?’
‘Sara!Sono Silvia. Ho appena sentito Elena..indovina?I nostri hanno trovato un’offerta all’ultimo minuto. Ieri sera non sono riuscita a chiamarti per dirti tutto ma verremo anche noi a Venezia!’
‘Davvero? Allora direi che rimpiazzerò le miei care cioccolate calde con le mie due migliori amiche anche se con voi ingrasso sempre più di due kili!’
‘E’ questo il bello! E poi noi siamo molto più di compagnia di una tazza marrone e un sacchetto di cibo! Noi arriveremo là verso le otto di stasera, voi che piani avete?’
‘Mmm..da quanto mia madre prevede tra poco, anzi pochissimo partiamo. Direi che verso le undici di questa mattina siamo là. Quanto distiamo da voi?’
‘Giusto! Quasi dimenticavo..l’appartamento che abbiamo trovato è nella tua stessa palazzina! Ci divertiremo un sacco!’
‘Speriamo! Ho proprio bisogno di staccare dalla scuola o presto mi trasformerò in un libro.’
‘Non ti preoccupare, non accadrà. A stasera Sary !’
‘A stasera. E porta tanti DVD!’
Rimase ancora qualche secondo con la cornetta in mano ad ascoltare il bip ripetitivo e con gli occhi fissi al muro. Ripensò alla telefonata e al modo in cui partire ora le sembrò avere un senso.
 Era felice finalmente.
‘Mi dispiace pioggia, stavolta vinco io’ pensò.

Corse in camera sua,si finì di vestire, racimolò le poche cose che ancora doveva mettere in borsa dalla sera prima e raggiunse i suoi genitori in macchina.
Si allacciò la cintura, accese il riscaldamento e si infilò gli auricolari nelle orecchie.
La musica era al massimo.
Il panorama cominciò a scorrerle sotto gli occhi velocemente e la sua canzone preferita partì dalla riproduzione casuale.
 
One Direction.
 
More than this.

 
La sua mente cominciò a viaggiare e a portarla in un mondo in cui tutto era più grande. Quelle che erano tre ore di viaggio volarono via insieme ai suoi pensieri e le sembrò che quel viaggio fosse stato estremamente corto.
Ma d’altronde era così.
Quando si sogna di essere in un mondo proprio, con i propri sogni e la propria felicità la sensazione del tempo muta. Mentre sei fisicamente in quel luogo la tua mente continua a viaggiare, senza tempo e senza meta perché i sogni non hanno bisogno di benzina o di una macchina funzionante. Continuano semplicemente a viaggiare e a volte ti portano troppo lontano impedentoti di accontentarti della realtà.
Spense l’IPod e scese dalla macchina.
Era arrivata e senza esserne consapevole doveva ancora partire.
Doveva ancora partire per quella che si sarebbe proclamata la settimana più bella della sua vita.

   
 
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