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Autore: chi_lamed    26/10/2012    5 recensioni
“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere."
Nessun affetto. Ciò che sei lo impedisce più del rigido codice jedi.
Nessuna forma di attaccamento, per niente e nessuno. Servirebbe soltanto a provocare altro dolore e ad alimentare il Lato Oscuro della Forza.
Il distacco è l’unica arma per superare ogni sofferenza.

Una breve riflessione sul senso della vita.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Skywalker, Yoda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DisclaimerI personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me, ma a quel genio di George Lucas, che non ringrazierò mai abbastanza per aver creato questa saga meravigliosa. La trama è invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.


***
 

Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere
 

 
 
“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere.”
Il tuo maestro te lo ripeteva in continuazione, ogni giorno, ogni momento in cui percepiva anche il più piccolo atomo di incertezza attraversare i tuoi pensieri come una meteora impazzita. Eri ancora un giovane padawan, non potevi comprendere a fondo, non ancora.
 
“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere."
A cent’anni era un mero esercizio, un obbligo tra i tanti, ancora facile da sopportare. Un peso non grave che si poteva portare sulle spalle senza troppo sforzo.
 
“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere."
A trecento anni la comprensione era maturata di pari passo con le vite che man mano erano scomparse da sotto i tuoi occhi e dalla tua esistenza.
La tua era una specie longeva, non eri nemmeno a metà del percorso e già ne avevi abbastanza dell’amarezza della perdita. Eri un Maestro Jedi, potente e rispettato, ma non avevi un cuore di pietra.
 
“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere."
A cinquecento anni queste erano diventate parole da ripetere prima di coricarti ed appena sveglio, durante le lunghe sedute di meditazione e nelle piccole passeggiate nei giardini del Tempio.
E la lunga scia di saggezza che lentamente si era accumulata nel tempo ogni tanto riusciva a mitigare quel senso di condanna che non lasciava scampo.
Vivere e vedere gli altri morire.
Addestrare i piccoli padawan, vederli crescere e superarti in altezza, vederli diventare ragazzi, uomini e vecchi. E sopravvivere loro, sempre e comunque.
Che vita è questa, se quando posi gli occhi su un giovane allievo o su un altro Maestro, hai praticamente la certezza che la sua esistenza è un breve soffio rispetto alla tua? Sarà un semplice compagno di cammino che prima o poi inevitabilmente ti abbandonerà, lasciandoti solo a proseguire la strada.
 
“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere."
Nessun affetto. Ciò che sei lo impedisce più del rigido codice jedi.
Nessuna forma di attaccamento, per niente e nessuno. Servirebbe soltanto a provocare altro dolore e ad alimentare il Lato Oscuro della Forza.
Il distacco è l’unica arma per superare ogni sofferenza.
 
“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere."
Lo hanno insegnato a te, tu lo insegni ad altri, è un cerchio naturale. Ma quegli occhi ansiosi che ti scrutano ti lasciano nell’incertezza. Senti che Skywalker non seguirà i tuoi passi. Lui lotterà.
Eppure non puoi fare a meno di insistere sull’evitare ogni attaccamento, sul gioire per chi si riunisce alla Forza. Non è indifferenza, né incapacità di provare sentimenti.
È l’unica via per evitare di soffrire e di cedere al Lato Oscuro.
 
“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere."
I corpi del piccoli padawan giacciono sul pavimento freddo del Tempio.
Fremi, mentre osservi con orrore le loro ferite.
Quale spada laser ha osato attaccare giovani vite inermi?
Lo sai, lo sospetti.
Non ti sei esercitato abbastanza, Maestro Yoda, in tutti questi anni. È rabbia quella che provi, vero? È dolore, ancora ed ancora.
Finirà mai?
 
Gli occhi del giovane Luke, seduto nel tuo piccolo rifugio su questo pianeta sperduto, ti fissano colmi di incredulità.
Sì, sei tu il grande maestro.
Quello che per ottocento anni ha addestrato jedi.
Quello che ha combattuto contro l’Imperatore e ne è sopravvissuto.
Quello che ha fallito.
Ma questa volta non sbaglierai, non è solo una scelta che ti imponi ma un obbligo necessario ad un’intera galassia. Il peso del tuo fallimento sarà la leva che ti sosterrà per insegnare ciò che sai e ciò che sei.
Non perderai anche questo giovane ragazzo.
 
“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere."
Ti fissa quasi con orrore, mentre ancora trema per le visioni. I suoi amici soffrono, come puoi chiedergli di rimanere lì a completare l’addestramento?
Ma devi farlo, devi metterlo in guardia, non solo da quello che troverà su quel pianeta lontano ma soprattutto da se stesso.
Perché per quanto potente possa essere il nemico che ognuno si trova di fronte, la lotta più dura da combattere è quella dentro di sé.
E lui intanto ti promette che tornerà, ti promette che non fallirà, che seguirà i tuoi consigli.
C’è un’altra speranza, lo sai, ma questo non ti lascia certo più tranquillo.
Il suo caccia prende il volo, lanciato verso un futuro ancora incerto.
 
È tornato.
Nonostante tutto.
Non c’è rancore nel suo sguardo, ma solo tanto dolore. Ed una domanda di cui sa già la risposta.
 
“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere."
 
Sei stato bravo, Maestro Yoda?
No, non lo sei stato.
Hai cercato di insegnare ad altri ciò che nemmeno tu sei riuscito ad apprendere.
Qui-Gon aveva ragione, la risposta a tutto era l’amore. L’amore che aiuta a capire e che sostiene nelle lotte contro i nemici e contro i propri demoni.
L’amore che guida i passi di questo ragazzo diventato uomo troppo in fretta e a caro prezzo. Lui non fallirà, lo senti. Con lui la speranza in un ordine jedi più umano non è vana illusione.
Hai dovuto sbagliare per comprendere, anche questo era il volere della Forza.
Luke ti rimbocca le coperte, è l’ultimo gesto di affetto che ricevi, forse l’unico di tutta la vita.
Stai per intraprendere un nuovo viaggio, stai finalmente per riunirti alla Forza.
 
L’ultimo distacco che ti resta è quello dalla vita, ma è così ben poca cosa ormai che è semplice come chiudere gli occhi ed addormentarsi.

***

Angolino autrice: storiella scritta di getto e senza troppe pretese e si vede, almeno secondo gli standard che m'impongo. L'ispirazione mi è venuta da una discussione sulla frase che fa da titolo e che Yoda dice ad un Anakin terrorizzato di perdere Padme. In un primo momento mi è venuto da prendere il gran maestro a randellate, poi è arrivata fulminea un'altra frase: "per ottocento anni ho addestrato...". Ottocento. Non pochi. Anzi, quasi troppi se consideri il fatto che sei praticamente destinato a veder morire tutti quelli che ti circondano perchè vivranno un decimo di quanto puoi vivere tu.
Ho voluto a tutti i costi cercare un altro senso a questa frase in apparenza crudele e priva di ogni sentimento.
Posso aver fallito, anch'io come Yoda, nel mio intento.
Le recensioni sono gradite, specialmente in merito a trama, stile e metodo narrativo.
Chiara
  
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