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Autore: ethelsgonnabeokay    26/10/2012    1 recensioni
One shot ispirata a Haushinka dei Green Day, con pairing Gohan/Videl (ma accennato solo lievemente).
Enjoy!
Estratto:
Salutò con un'occhiata affettuosa la sua stazione, che non vedeva da un anno esatto. Gli sembrava quasi un sacrilegio visitarla in giorni normali, perciò evitava di andarci se non quando aveva davvero bisogno di un posto in cui pensare o riflettere.
Facendo scorrere velocemente lo sguardo sulla banchina, notò una ragazza seduta per terra, sul limite dei binari. Non ricordava di averla mai vista, e sembrava essere completamente estranea a quel luogo.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Haushinka.




Haushinka is a girl with a peculiar name
I met her on the eve of my birthday
Did se know, did she know, before she went away, does she know?
But it's too damn late.


Il ragazzo lanciò un'occhiata alla sveglia sopra il suo comodino. Segnava le tre e trenta di notte. Anche se Tokio non dormiva mai, forse a lui sarebbe convenuto farlo.
Riuscì a rimanere nel letto solamente per un'altra manciata di minuti, prima di alzarsi e cedere al pensiero che l'insonnia pre-compleanno non lo avrebbe fatto dormire neanche quell'anno. Si guardò un attimo intorno, spaesato, poi decise di vestirsi e fare un giro in città. Un attimo dopo, aveva jeans e maglietta ed era pronto per uscire.
La città era ancora sovraffollata nonostante l'ora tarda, motivo per il quale decise di continuare a camminare e andare verso la periferia. Poco più lontano di lì c'era una vecchia stazione, ormai in evidente stato di degrado, dove ormai non passava niente se non qualche treno. Comunque non era usata da nessuno, dato che a meno di mezz'ora c'erano le stazioni più attuali e moderne. Lui la adorava, era un luogo riflessivo e malinconico dove poteva stare da solo.
Come aveva fatto fin dai suoi quindici anni, inaugurava anche quel compleanno con un giro alla stazione.
Le luci forti delle città lo colpivano in pieno viso. Fra tutte, spiccava un orologio che sembrava quasi essere una bomba, un conto alla rovescia per i suoi venti anni. Sentiva che la sua vita cominciava in quel momento, ma non sapeva se era davvero pronto a darle il via.
Affrettò il passo, deciso a lasciare lontani tutti quei pensieri infelici.

Salutò con un'occhiata affettuosa la sua stazione, che non vedeva da un anno esatto. Gli sembrava quasi un sacrilegio visitarla in giorni normali, perciò evitava di andarci se non quando aveva davvero bisogno di un posto in cui pensare o riflettere.
Facendo scorrere velocemente lo sguardo sulla banchina, notò una ragazza seduta per terra, sul limite dei binari. Non ricordava di averla mai vista, e sembrava essere completamente estranea a quel luogo.
La cosa che più colpiva era il suo abbigliamento: aveva un paio di jeans che sembravano esser stati molto usati, una maglia piuttosto anonima coperta da una giacca di pelle nera e una bombetta, anch'essa nera, tra le mani. Vicino a lei c'era un logoro zaino verde militare, che sembrava pieno da scoppiare, qualunque cosa ci fosse dentro.
Evidentemente lo aveva notato, perché aveva voltato la testa e lo aveva trafitto con uno sguardo nero come il carbone. Vide quegli occhi profondi dilatarsi per la sorpresa ma poi ritornare normali, come se niente fosse stato. Non rivolse parola, ma non si capiva perché lo facesse.

-Ciao...- mormorò Gohan, incerto, a voce così bassa che credeva non l'avesse nemmeno sentito.
Invece la misteriosa ragazza lo aveva sentito e, guardandolo con maggiore interesse, rispose al saluto.
Il ragazzo, rincuorato, si avvicinò a lei e le si sedette accanto, per terra.
-Come ti chiami?
-Haushinka... ma tutti mi chiamano Videl.
Gohan ripeté tra sé e sé il nome, di sicuro molto particolare ma anche molto carino. -Haushinka... bel nome!
Lei sorrise. -Prova a conviverci, e poi mi dirai... tu chiamami Videl però, ok?
-Va bene, come vuoi tu.
Seguì un lungo silenzio di indecisione, rotto solamente dal rumore di Videl che prendeva una sigaretta da dentro lo zaino.
-Come mai sei qui?- chiese Gohan infine.
Videl si voltò verso di lui, come se non fosse riuscita a capire.
-Sì... insomma... non si ci ritrova spesso in una stazione senza un perché.
Lei sorrise di nuovo, forse più amaramente di prima.
-Sto aspettando un treno. Non so per dove, basta che mi porti via.

Quella volta era lui a non aver capito.
-Voglio andarmene. Io non sono di qui, sebbene sappia parlare discretamente il giapponese... abito molto più in la, nel cuore dell'Europa. Ho diciannove anni, li ho compiuti da quasi sei mesi, e sono partita per il mondo. E tu, invece, come mai sei qui?
-Non riuscivo a dormire...- si limitò a dire l'altro, stupefatto dell'ondata di parole con cui la ragazza lo aveva sommerso.
-È il tuo compleanno domani, vero? Neanche io riesco a dormire il giorno prima del mio compleanno.
Gohan sorrise. -Hai proprio ragione...
Stava per porgerle un'altra domanda, quando la ragazza portò lo sguardo sull'orologio e disse: -Ehi, è mezzanotte. Auguri!
-Grazie...
-Ora dovrei regalarti qualcosa...
-Ma no, non è necessario...
-E invece sì!
Videl si sfilò la bombetta dalla testa e gliela mise in mano. In quel momento, il fischio di un treno molto vicino riempì l'aria.
-Devo andare... spero che ci rivedremo, credo che verrò ad abitare qui quando... sarà tutto finito.- disse la ragazza, alzandosi da terra e spazzolandosi la polvere dai jeans.
-Quando?- chiese Gohan, alzandosi a sua volta.
-Quando avrò trovato la mia strada.
Due parole che valsero più di un discorso. Si fecero un cenno, poi si divisero, uno a destra e l'altra a sinistra.
Il ragazzo si rigirò tra le mani il cappello logoro, prima di metterselo in testa. Arrivederci, Haushinka, pensò. Non ti dimenticherò mai.



All I have now is a memory to date
a cheap hat and cigarettes, and a peculiar name
...
Will she ever find her way?
Yet again I'm kicking myself,
and I'll be here in battle scars,
waiting for you.
Waiting for you now

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Angolo autrice ci sono!
Ma buonsalve a tutte voi!
Finalmente sono riuscita a scrivere una FanFiction ispirata a una canzone dei Green Day, e con la mia coppia preferita!
*parte "We are the champions"*
Ed è anche la mia prima AU :')
Vorrei ringraziare tutte le persone che recensiscono i miei scleri :)
E... spero vi sia piaciuta ^^

Alla prossima,
Ethel

   
 
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