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Autore: Albert Moody    26/10/2012    0 recensioni
Un viaggio di ritorno da Roma in bus..un paio di cuffie..la notte come sfondo e lei..una sconosciuta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era seduta di fronte a me..una perfetta sconosciuta che occupa una poltrona come tante altre persone qui..il bus di ritorno era semivuoto..il film riprodotto in quelle tv del veicolo a 2piani che ci avrebbe riportato a Messina non era un gran che..una storia di guerra strutturata male..ero sdraiato su 2poltrone..con i piedi che sporgevano sul corridoio..non era posizione da persona composta..ma il bus era praticamente vuoto..le mie cuffie viaggiavano con la mia mente grazie a paul kaulkbrenner e lei era li..sprigionava curiosità..aveva un viso curioiso..non bellissimo e fatale.. ma curioso..gote grandi e morbide..una pelle chiara e rosea..di seta..si notava da lontano..grandi occhi neri conditi da un naso fine e piccolo che dava solo armonia a tutto quell'insieme..labbra delicate ma non abbastanza grandi da rovinare quelle forme dolci e quasi prive di carne..e una chioma.. bionda che stava a pennello in contrasto con quegli occhi..neri come la notte piu scura..e quella pelle di pesca..una treccia andava scendendo sul sul suo volto..da sinistra andava a incorniciarle il volto.. Come se quel viso fosse un dipinto da arricchire..Delicatamente , quasi come se quelle ciocche non volessero disturbarle la pelle o gli occhi stanchi dalle fatiche del viaggio..era la rappresentazione in quel momento della delicatezza..la osservavo ogni tanto e notavo le sue espressioni..storceva il naso e la bocca quando c'era qualche sparo di troppo , qualche morto o del sangue da quel crudo film..ma era serena..a volte sorrideva..come di chi ha l'amore negli occhi ..e riprende nostalgica messaggi dolci di altri tempi e di altri amori..teneva sempre il Cellulare in mano..aveva delle mani affusolate e lunghe..prive di smalto che manteneva incatenate l'un l'altra e appoggiate sulla pancia..indossó degli occhiali neri col passare della nottata e del film..giudicando le lenti dovevano essere da riposo..e se ne stava sdraiata li..sulla poltrona..mentre la notte andava..il bus viaggiava sull'asfalto , lasciandosi dietro auto , uomini , palazzi , monumenti della bella Roma , stazioni , e con essa ..storie , Vite , attimi e momenti di tutta quella gente..che corre continuamente cogliendo l'attimo fuggente , un treno , una corsa della metro e vive ogni giorno il Suo sliding doors..incoscienti e incuranti di un destino forse già scritto e immutabile.. Amo viaggiare di notte..amo i pulmann e le stazioni..amo la visione di quei paesaggi veloci ma immutabili..dipinti dal nero della notte e dalla luce delle stelle..quelle case che si alternano a vallate inscrutabli..di cui puoi percepire solo le forme grazie alla loro ombra..ripresa dalla debole luce dei lampioni..sono un caos calmo che da equilibrio..stabilizza l'anima e i pensieri..basta indossare un paio di cuffie e sentire la giusta melodia..avvicinare gli occhi alla vetrata del finestrino e osservare..e ogni cattiva idea o pensiero svanisce..in dissolvenza..da quel primo piano del bus sembri essere sul tetto del mondo..il padrone del tuo destino e curatore indisturbato della tua anima..non esistono fattori di disturbo..tutto è congeniale al silenzio e alla pace..un pulmann , una notte priva di nuvole e un paio di cuffie possono salvarti la mente e la vita. Un viaggio indisturbato , una corsa pagata con pochi soldi e durato solo poche ore..apparentemente prive di valore..ma che vale quanto lo spettacolo disarmante dell'esplosione di una Supernova.
  
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