Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: EarthquakeMG    27/10/2012    9 recensioni
Pioveva.
La pioggia non era mai stata così incessante, cadeva copiosa e si infrangeva sull'asfalto.
Eppure lui era lì, con il volto rivolto verso il cielo e gli occhi chiusi, alla ricerca di qualcosa che avesse ancora un senso.
Era il 27 Ottobre, il giorno dell'inizio della sua vita, il giorno della sua fine.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il Buio e la Luce



Pioveva.
La pioggia non era mai stata così incessante, cadeva copiosa e si infrangeva sull'asfalto.
Eppure lui era lì, con il volto rivolto verso il cielo e gli occhi chiusi, alla ricerca di qualcosa che avesse ancora un senso.
Era il 27 Ottobre, il giorno dell'inizio della sua vita, il giorno della sua fine.
Era il 27 Ottobre quando conobbe Louis, un ragazzo con un'energia tale da far risvegliare anche i morti ed un sorriso che avrebbe steso chiunque, era il 27 Ottobre il giorno in cui l'aveva perso.
Zayn non si era mai innamorato, credeva che l'amore esistesse solo nei film, fino a quel giorno.
Non lo credeva possibile eppure era riuscito ad innamorarsi di quel ragazzo proprio il 27 Ottobre, quando con un enorme bicchiere di caffè tra le mani gli era piombato addosso e gli aveva macchiato la sua maglietta preferita, la maglietta che il suo migliore amico gli aveva regalato, la maglietta che non aveva poi più lavato. E quella maglietta era ancora lì, segno che era stato tutto reale in fondo.
Era un tipo taciturno ed introverso lui ma Louis era riuscito a stravolgergli la vita; da quel famoso 27 Ottobre le sue giornate erano sempre piene, non rimaneva più a casa a rimuginare su se stesso, si ritrovava a girare per i luoghi più disparati sempre in sua compagnia ed in compagnia del suo sorriso. Non ricordava neanche chi dei due avesse fatto il primo passo, ricordava soltanto le sue labbra premute su quelle di quel ragazzo, ricordava il suo profumo fruttato, e le sue dita sottili; da quel giorno non aveva più potuto fare a meno di quelle labbra. Le aveva sognate, bramate, le aveva avute. Si era impossessato della sua anima, forse, prima di impossessarsi del suo corpo. L'aveva visto piangere tra le sue braccia quando credeva di non essere abbastanza, l'aveva visto sorridere davanti ad un regalo che non si aspettava, l'aveva visto con gli occhi lucenti quando gli aveva detto di dover andar via a causa di quel lavoro che credeva fosse la sua rovina e che invece era stata la sua salvezza. Se l'era ritrovato davanti alla porta della propria casa, con due valige in mano ed un semplice “Verrò via con te”, l'aveva baciato e lì forse era davvero iniziato tutto.
Si erano ritrovati in una città nuova, con la consapevolezza di dover ricominciare e con la forza forse proprio di volerlo fare, avevano ripreso in mano la loro vita ed avevano ricominciato. Entrambi avevano trovato un lavoro ed una casa, tutto sembrava essere così perfetto che faceva paura. E Zayn era fuggito, il giorno in cui quel tutto aveva iniziato ad essere troppo perfetto, ma Louis l'aveva inseguito e l'aveva riportato a casa, promettendogli quell'amore che non aveva mai provato; aveva mantenuto la sua promessa, l'aveva fatto, almeno fino a quel momento.
Era diventato tutto più facile, vivere insieme era quasi un'abitudine alla quale nessuno dei due avrebbe mai voluto rinunciare, ed anche quei piccoli gesti romantici così nuovi per Zayn erano ormai per lui indispensabili.
Proprio quella mattina, quel 27 Ottobre, Zayn si era risvegliato ma al posto del corpo caldo di Louis aveva trovato un biglietto “Sono andato a prendere qualcosa per colazione. Ti amo.”, aveva sorriso ed aveva atteso che tornasse ma lui non l'aveva fatto; preoccupato aveva risposto a quella chiamata ricevuta, era il suo numero ma non era la sua voce.
Con un incidente, una stupida bibita sulla sua maglietta, l'aveva trovato, con un incidente, una macchina ed un incoscente alla guida, l'aveva perso. Era quello il giorno della sua fine.
L'aveva visto lì, inerme davanti ai propri occhi, e non era neanche riuscito a piangere perché non lo credeva possibile; era l'amore della sua vita, perché avrebbero dovuto portarglielo via? Fu soltanto il giorno del suo funerale, quando sua madre venne ad abbracciarlo distrutta, che si rese conto che Louis non c'era più e che con sé aveva portato via anche la sua stessa vita.
Tutto aveva perso un senso da quando Louis non c'era più. La colazione, il lavoro, le giornate di sole, i film strappalacrime, i bambini e l'amore; tutto aveva perso un senso perché il senso della sua vita era proprio lui.
Ed il 27 Ottobre di esattamente un anno dopo si ritrovava lì, davanti ad una lapide ormai troppo fredda, incapace di guardare quella foto in cui lui era sorridente, era felice, era vivo. E quella volta era riuscito a piangere perché la pioggia gli aveva dato una mano, perché nonostante fosse passato un anno il dolore sembrava non voler scemare, perché quel ragazzo gli mancava da morire ed ogni giorno senza di lui era come un giorno senza sole, un giorno senza luce.
Zayn aveva bisogno della sua luce, non poteva vivere nell'ombra, non riusciva a farlo.
Ne avevano parlato spesso.
“E se io morissi?” chiedeva spesso Louis. “Cosa faresti?”
“Io verrei via con te.” rispondeva Zayn, stringendolo a sé. “Senza te non c'è luce, Louis.”
“La luce esiste grazie all'oscurità.” diceva Louis, poggiandogli un bacio sulle labbra. “Senza di te io non vivrei.” continuava.
E subito dopo facevano l'amore per suggellare quella promessa silenziosa che si erano fatti lo stesso giorno in cui si erano conosciuti, quel giorno in cui i loro occhi si erano incontrati e non si erano più persi. L'uno non esisteva senza l'altro, proprio perché l'uno aveva iniziato a vivere grazie all'altro.
«E adesso che tu sei andato via, Louis, io cosa dovrei fare?» domandò Zayn, trovando il coraggio di osservare quella foto ormai bagnata. «Cos'è il buio senza la sua luce?» domandò ancora, lasciandosi scappare un sorriso amaro.
Nessuna risposta arrivò alle sue orecchie, esse furono inondate dal suono della pioggia che si infrangeva contro le recinzioni di ferro, non arrivò Louis a dirgli che andava tutto bene; nessuno era lì per consolarlo, nessuno poteva riuscirci, e l'unica persona che poteva farlo non era più lì.
Cos'era il buio senza la sua luce? Cos'era Zayn senza Louis?
E ad un anno di distanza da quel giorno, ad un anno di distanza dalla sua morte, la risposta era sempre la stessa: niente, il buio senza la sua luce era niente, Zayn senza Louis era niente.
Zayn si strinse nel suo cappotto e voltò le spalle a quella lapide per poi incamminarsi fuori dal cimitero. La gente correva frenetica per le strade, munita di ombrello e timorosa della pioggia, mentre lui si limitava a passeggiare incurante delle sue condizioni; la pioggia non gli faceva paura, la pioggia era la sua compagna, era lei che gli teneva compagnia nei giorni più dolorosi. Si ritrovò davanti a quel ponte che era stato lo scenario che aveva accompagnato il loro primo bacio, chiuse gli occhi e poté rivedersi mentre chiudeva gli occhi ed affondava le proprie dita tra quei capelli morbidi, poté quasi rivedere il sorriso che si aprì sul viso di Louis quando le loro labbra si allontanarono, poté sentire quell'amore che lo alleggeriva e lo schiacciava allo stesso tempo, quell'amore che non era scemato, che era ancora lì e che era diventato quasi un peso. Amare Louis non era come amare un fantasma, era come amare un ricordo tanto bello quanto doloroso, un ricordo in contro al quale voleva correre ma dal quale voleva scappare, amare Louis era come amare qualcuno che però ormai non c'era più.
Salì sul cornicione e per un attimo gli girò la testa, la paura del vuoto era tornata così com'era sparita. Era stato Louis a dargli la forza per superare quella paura, incitandolo a fare bungee jumping, promettendogli che sarebbe andato tutto bene e che al ritorno ci sarebbe stato lui a far svanire la sua paura; Zayn si era lanciato e non aveva avuto paura perché c'era Louis ad aspettarlo, con quel suo sorriso luminoso e le sue braccia calde, con un “Te l'avevo detto” ed un bacio soffice.
Era la stessa situazione. La paura per il vuoto era tornata ma quella volta non c'era Louis a rassicurarlo.
Chiuse gli occhi e per un attimo lo vide lì, con il suo vestiario bizzarro ed i suoi capelli scompigliati.
“Io sarò sempre qui per te.” diceva. “Non avere paura.” continuava.
Tirò un sospiro ed annuì.
«Io non ho paura Louis, non ho paura finché ci sei tu.» sussurrò.
Si sporse ulteriormente e sentì il proprio corpo traballare.
«Sto venendo da te, amore mio.»
E proprio come era successo tempo addietro si lanciò nel vuoto, con gli occhi chiusi ed il cuore in gola, senza alcuna paura perché lassù ad aspettarlo c'era Louis; e non gli importò quando l'acqua ghiacciata gli pizzicò la pelle, quando gli mozzò il respiro e gli inondò la gola, non gli importò neanche quando i suoi occhi si chiusero e le sue braccia cedettero perché quando tutto si sarebbe spento, quando il buio l'avrebbe circondato poi si sarebbe accesa la luce, la sua luce, Louis.
Era il 27 Ottobre il giorno in cui l'aveva trovato, il 27 Ottobre di quattro anni dopo lo aveva perso, ed il 27 Ottobre dell'anno successivo l'avrebbe ritrovato. La sua vita aveva avuto fine nel momento in cui Louis lo aveva abbandonato, forse dopo averlo ritrovato Zayn avrebbe ricominciato a vivere.
Zayn si spense, così come aveva fatto Louis, e forse soltanto così i due avrebbero potuto ritrovarsi e tornare a viversi alla luce.
E proprio quando c'è troppa luce arriva il buio, proprio quando è buio torna la luce.




Note dell'autrice.

Sono quasi le quattro del mattino ed io sono qui a crogiolarmi nel mio pessimo umore.
E' la mia prima storia angst, mi sono sempre considerata negata nello scrivere queste cose, ma il mio stato d'animo m'ha quasi obbligata a scriverla.
Non so cosa ne sia uscito fuori, ci sto troppo dentro per darle un parere obiettivo, spero soltanto di non aver postato qualcosa di insensato e fuori luogo.
Credo non ci sia più nulla da dire, spero vi sia piaciuta.
See you.
MG.

 

   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: EarthquakeMG