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Autore: Chibi_saru    11/05/2007    8 recensioni
Il loro rapporto non è idilliaco, a Naruto Sasuke non piace e a Sasuke non piace Naruto. Non quel “non mi piace” che somiglia vagamente al “se lo conoscessi meglio” più quel “non mi piace” che non sa di niente, che è una frase detta tanto per dire ma ci si convince che, sicuramente, è la realtà. Eppure c'è semplicemente qualcosa che non va.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Knowing
Each Other

«…Dobe»
«Argh, che cosa vuoi da me?»
«Possibilmente che, quando decidi di cadere, tu lo faccia da solo, urusakontachi»
«Io sono il futuro Hokage, portami un po’ di rispetto!»
«Tsk»
«Sasuke.. SASUKE! NON ANDARTENEEE, STAMMI A SENTIRE»

¤

Il loro rapporto non è idilliaco, a Naruto Sasuke non piace e a Sasuke non piace Naruto. Non quel “non mi piace” che somiglia vagamente al “se lo conoscessi meglio” più quel “non mi piace” che non sa di niente, che è una frase detta tanto per dire ma ci si convince che, sicuramente, è la realtà.
Eppure Sasuke non capisce perché si ritrova sempre di più ad invidiare quel ragazzino dai capelli biodo oro e quella sua vivacità innata, quella sua capacità di affrontare ogni situazione. A Sasuke non piace Naruto eppure lo invidia e, in profondità, lo stima.
Eppure Naruto sente che c’è qualcosa che non va nel suo odio, specialmente quando si trova ammutolito a guardarlo nella sua orripilante perfezione, quella che gli fa bollire il sangue e far perdere la calma, quella che si ritrova, costantemente, ad invidiargli. C’è qualcosa che non va quando, a volte, chiede disperatamente di essere come il sopravvissuto del clan Uchiha. Ma c’è qualcosa di ancora più sbagliato quando, ancor più disperatamente, non chiede di essere la posto del moro ma semplicemente un passo accanto. E non può fare altro che dare la colpa alla stima, alla voglia di rivalsa. Non può avere qualcos’altro di sbagliato lui.

¤

«Kiaa Sasuke sei bravissimo!»
«Ma… Sakura-chan…»
«Cosa vuoi ora Naruto? Non vedi che sto applaudendo Sasuke?»
«Ma sta solo mangiando un po’ di riso!»
«Beh, lo fa con classe però»

¤

E quando sta da solo, lasciato in disparte da tutti, Sasuke sta bene, irrimediabilmente bene. Si sente in pace con se stesso e con il mondo, con quel mondo a cui ha dichiarato guerra. Per questo non sta mai con nessuno, cerca di scappare dalla sua stessa ossessione chiudendosi nell’oblio. Pensa di riuscirci, quando non sente più nessun suono crede davvero di esserci riuscito. Poi sente la sua voce e tutto finisce.
E Sasuke è sicuro che Naruto lo avrà svegliato per un qualcosa che non gli interessa e che lo porterà a rispondergli male. Perché Sasuke non lo sa come si fa a non rispondere a Naruto Uzumaki.
E Naruto non sa come si fa a smettere di parlare a Sasuke Uchiha, è irrazionale ma non ci riesce, anche se percepisce che ogni volta sarebbe meglio lasciar perdere. Si, anche così, lui non fa altro che parlargli e se non lo fa sente come una morsa al petto e sente una specie di incolmabile vuoto. Sa bene che per Sasuke non è lo stesso, ma davvero non sa come farlo fermare.

¤

«Si, nasconditi dietro i cespugli Sasuke, preparati perché quando io sarò Hokage non ti rimarrà di fare altro per la vergogna!»
«Tsk, peccato allora che tu non provi vergogna per quello che sei, magari ti eclisseresti intelligentemente»
«Ma perché sei sempre così acido?»
«Cazzi miei»
«Ma perché perdo il mio tempo con te? Torno dalla mia Sakura-chan!»
«Me lo chiedo anche io, dobe…»

¤

Ma Sasuke non lo ammette mai che, quando Naruto si allontana dopo una serie di insulti, Sasuke sta dannatamente bene, come prima di essere svegliato, solo che ora non sogna. E sa anche che nessun altro lo fa sentire così, sa che solo quello stupido di Naruto è così… e sente che, incredibilmente, ne è quasi contento. E’ una cosa irrazionale ma si sente bene a pensare che Naruto è l’unico che gli si è mai avvicinato tanto. Forse perché i nemici alla sua freddezza sono rappresentati solo da lui, forse perché è proprio di lui che si parla.
E Naruto, mentre si allontana, sente che quella sensazione soffocante è passata, se ne è andata così come è arrivata, se l’è lasciata alle spalle, lì, dove sta Sasuke. E non ha di certo intenzione di tornare a riprendersela. Non ci pensa che, ogni volta, è come se lasciasse una parte di se al ragazzo moro, lui si sente bene, non c’è niente di sbagliato in questo e non se ne preoccupa. Torna a parlare con Sakura-chan, sta con lei per un po’, le fa le moine, poi si sente di nuovo male e sa che deve tornare da Sasuke. Come sempre.

¤

«Tutto bene, dobe?»
«Non avevo bisogno del tuo aiuto! Avevo tutto sotto controllo»
«Si, rischiare di cadere da 1.000 metri di altezza è certamente avere tutto apposto.»
«Io. Non. Stavo. Cadendo»
«Oh, mi era sembrato di sentirti urlare… gatto fifone»
«Maledetto! E ora lasciami! Mi fa senso che mi abbracci»
«Deficente, stiamo penzolando da una fune come faccio a lasciarti? E poi non ti sto abbracciando»
«Che te ne frega se muoio eh?»
«… Niente…»
«Argh. Ti. Odio»

¤

Naruto ha sorriso tutto quel giorno. Sentendosi bene e felice, realizzato e rilassato. Continua a sentire caldo ma non se ne importa, va a mangiare un po’ di ramen con Kiba e Shikamaru, racconta loro della missione e sparla di Sasuke, tutto come sempre. Racconta loro della loro conversazione, di quell’odiosa risposta con superiorità ma si stringe le spalle e sente freddo, ovunque, tranne dove sono passate le braccia del compagno.
Sasuke non è stato bene, ha pensato, tanto, e non ha sentito altro che il silenzio della sua grande casa. Si è sentito vuoto e incompleto. Ha lanciato un vaso alla porta urlando contro suo fratello e contro la sua vita, non ha mai menzionato Naruto eppure ogni suo singolo pensiero stride quel nome.

¤

«Maledetto Kakashi-sensei, un’esercitazione così dannatamente stupida, come se io e te potessimo davvero andare d’accordo. Una missione per consolidare la nostra amicizia ha detto, puah. Ma chi vorrebbe mai esserti amico?
E poi, non poteva scegliere un altro giorno? Proprio il giorno che aspetto più di ogni altro? Questo è un giorno sacro, si festeggia l’amore e io sono qui con te a cerc…»
«Un po’ di cioccolata?»
«….»
«Uh?»
«Oh…ecco…s…si…grazie»

¤

Naruto non mangia la cioccolata che gli regala Sakura, la mette sul comodino e la guarda, la guarda ogni sera prima di andare a letto e quella si scioglie ogni volta che poggia lo sguardo su di lei, si affievolisce e sa che tra un po’ non ci sarà più. La carta blu della cioccolata che gli ha dato Sasuke è nel cestino. Non butta la spazzatura da giorni, non gli va si dice… eppure la carta sta sempre lì e sembra non doversene andare mai.
Sasuke non ci pensa più a quella cioccolata che gli aveva regalato non sa bene chi, guarda la rosa bianca che gli è arrivata, anonima, il giorno del white day e, non sa perché, si sente un pochino più addormentato. Come quando Naruto va via. Ed è una rosa strana, è passato tanto tempo ed è ancora un bocciolo. Non è appassito ma continua a non fiorire.

¤
«Buon Compleanno Sasukeeee!»
«Tsk»
«Oh, lascialo stare Sakura! Mica li vuole gli auguri da te!»
«Che cosa? E da chi li vorrebbe? Da te? Non farmi ridere, Ino»
«Tsk»
«Le donne… beh, buon compleanno… un anno in più che ci assilli con la tua presenza»
«Shikamaru…chomp… non… chomp…»
«Almeno inghiotti prima di parlare palla di lardo!»
«Non insultare Choji, Kiba!»
«Tsk»
«Sasuke… auguri eh? E non aspettarti altro da me, sono il futuro Hokage! Mica ho tempo da perdere!»
«…Grazie»

¤
 
Non si sopportano, sono sicuri entrambi di questo.
Sasuke sa di non sopportare Naruto quando lo vede gironzolare accanto a Sakura come un cane addomesticato o quando sente la sua voce stridula che gli ferisce i timpani e lo insulta con nuovi epiteti. Sa di odiarlo quando lo vede sempre buttato lì, al chiosco di ramen e, ormai, quasi mai da solo. Non si chiede perché si sente deluso a non trovare accidentalmente un posto per lui accanto al biondo.
Naruto sa di odiare Sasuke quando questo fa un centro perfetto, quando riesce a completare una missione in maniera perfetta, sa di odiarlo quando tutti gli urlando “perfetto” sa di odiarlo quando lo fa anche Sakura. Ma davvero non sa perché odia Sakura quando va da lui e comincia a parlargli. Non sa perché odia anche Ino che guarda il moro in quella maniera e non sa perché odia tutti quelli che si interessano sempre al moro. Odia soprattutto, però, quando anche il moro si interessa a loro.

¤

«Perché?…»
«...!»
«Perché fai tutto questo per me?»
«… Perché tu sei… quel legame che ho a lungo cercato… ed è per questo che ti fermerò»
«Fatti sotto Naruto… Quel legame… Lo troncherò io»

¤

Loro si odiano, lo sanno entrambi.
Soprattutto non sopportano il modo in cui non si sopportano. Perché è quel “non mi piace” che ha un gusto e un sapore. Ha il gusto e il sapore di quel bacio che si sono scambiati tempo fa, quel sapore che avevano sputacchiato ritenendolo orribile e che ora vogliono solo risentire. Ha il sapore di un qualcosa di diverso dall’odio e l’odio che dicono di provare ha qualcosa di simile alla gelosia.
Forse per questo Naruto ora è geloso di Orochimaru che l’ha portato via. Forse per questo Sasuke se ne è andato prima di doverlo affrontare.
Sasuke è scappato. Naruto l’ha inseguito per un motivo che non sa ma che trova nelle lacrime di Sakura.
Ma non vuole indagare. Vuole semplicemente continuare a corrergli dietro e non sentir nessun peso sulla coscienza. Vuole rincorrerlo e parlargli. Non ha ancora buttato la spazzatura e il fiore non è ancora appassito.

¤

«Cosa… cosa ci fai qui?»
«E’ una foresta… dobe…»
«Si ma, siamo vicini a Konoha…»
«…. E allora?»

¤

E’ una domanda che si chiedono ancora. E allora?
Sasuke è in quella foresta, vicino al villaggio, lì dove può essere pericoloso che stia. E Naruto si chiede… e allora?
Naruto sta lì, fermo, e non si muove, non lo rincorre più perché è Sasuke stesso che è andato da lui… e allora?
E non c’è solo quella sera Sasuke, c’è anche per le sere successive e c’è anche Naruto. Naruto che ha nel cestino dell’immondizia una carta blu e Sasuke che ha sul suo vecchio comodino una rosa bianca.
Si incontrano ogni sera e Naruto parla, si sente meglio e sta zitto per un po’. Sasuke ascolta Naruto, e quando lui sta zitto si rilassa, per un po’. Poi Naruto parla di nuovo e Sasuke risponde ancora.

¤

«La vecchia è un arpia, e poi Sakura è diventata fortissima! Dà certi pugni…»
«Insomma, pare che sei rimasto indietro dobe…»
«Ah, non credere, il futuro Hokage non si smentisce! Sono migliorato molto sai?»
«Sei rimasto comunque indietro, urusakontachi»
«Eh? Ma… che dici?»
«Lo siamo rimasti entrambi, indietro»

¤

Nessuno dei due lo sa a dire il vero.
Ora sanno perché si odiano così tanto; Naruto sa perché odiava quella perfezione e odiava Sakura e odiava Ino e odiava tutto, ora sa perché quella frustrazione sembrava davvero non abbandonarlo mai; Sasuke ora sa perché voleva quel posto e perché odiava quando Naruto andava dietro la gonna di Sakura.
Sanno anche che quella è la foresta fuori Konoha e che Sasuke è un mukenin e che Naruto non dovrebbe essere lì.
Ora sanno, e non avrebbero mai immaginato di saperlo, il sapore dell’altro e sanno anche quanto è facile non sentire freddo. Sasuke sa quanto è stretto Naruto e Naruto sa quanto è protettivo l’abbraccio di Sasuke.
Sanno tante cose ma davvero, c’è una cosa che non hanno mai capito. Ed è quando la rosa fosse sbocciata.

»Fine«

Note dell’autrice(?): <3 Sasuke e Naruto Rullano. Non ho altri commenti *O* Una recensione è gradita <3 ‘ccie
Dislaimer: I personaggi non sono miei TçT Specialmente non lo è Sasuke... TçT" Maledition
  
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