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Autore: giuliastellina    27/10/2012    1 recensioni
la mia storia parla di due amiche innamorate dei one direction che grazie hai loro genitori riesco a partire per inseguire i propri sogni lasciando tutto a casa ... una vola stabilizzato tutto xò cominciano a sentire la mancanza di casa, delle amiche e dei famigliari, le cose si complicheranno... andrà tutto bene ?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

quella notte non dormi tanto, la maggior parte del tempo la passai al computer tra twitter e facebook, leggevo tutte le cose che le fan dei ragazzi mi scrivevano, non c'erano insulti tranne alcuni ma non erano pesanti e io li potevo capire dal tronde io ero una di loro,sapevo cosa si provava a vedere uno dei propri idoli fidanzati. Il resto dei messaggi invece erano molto dolci,dicevano che ero una ragazza molto bella e simpatica,poi alcuni mi chiedevano perchè ero tornata a roma e se ci sarei restata,non sapevo come facessero a saperlo ma risposi solo dicendo:sono dovuta tornare a roma perchè una delle mie amiche aveva bisogno di me. Finito di rispondere pensando a silvia piansi e feci uno stato su facebook scrivendo:cara amica,mi manchi tanto e riprenditi ti prego perchè io ho bisogno di te più che mai.

Vero le sette anche Michela si svegliò e dopo esserci infilate una tuta e fatto colazione velocemente andammo in ospedale, mentre andavamo chiamai Liam. Lima:buongiorno amore, come stai ? C:buon giorno tesoro,non sono riuscita a chiudere occhio tutta la notte tu? L:neanche io ho dormito mi manchi troppo. C:presto torno giuro,ora però silvia ha bisogno di me. L:ma certo amore ti capisco,passa una buona giornata noi oggi faremo le prove tutto il giorno,ora che voi non ci site ci hanno caricato di lavoro. C:ok almeno vi tengono occupati.

Attaccai il telefono mentre entravo in ospedale,era tutto calcolato. Andai fino alla stanza di Silvia e dal vetro vidi che c'era Eleonora e Giulia dentro che accovacciate vicino a silvia piangevano,poi vidi il dottore e mi avvicinai a lui. C:dottore scusi,ci sono novità? Dot:si, la sua amica è in uno stato critico, entro domani mattina si dovrebbe risvegliare o almeno così speriamo. C: e se non fosse così? Dot:bhe se non fosse così allora ci sarebbero poche probabilità che si risvegli. C:grazie mille. Tornai davanti alla stanza e dissi tutto a Michela che sconvolta si sedette su una sedia e pianse,io non sapevo che fare,poi uscì Eleonora e mi disse che anche lei aveva parlato con il dottore, dopo poco uscì anche Giulia così entrai io. C:sai silvia io credo che tu mi senta e credo anche che tu ti risveglierai,tu non ci devi lasciare sole. Passammo tutta la giornata intorno a quel letto anche insieme alle altre ragazze, poi all'ora di pranzo le altre scesero al bar pre magiare ma io non avevo fame così restai in camera con silvia.

Aprì l'anta dell'armadio della stanza di silvia per mettere apposto una cosa quando sentì una voce sussurrare più volte il mio nome,mi voltai e vidi che silvia stava riaprendo gli occhi così mi avvicinai al letto. C:silvia,sono qui,sono io sono tornata per te. S:Giulia,sei davvero tu. Silvia si svegliò e ci abbracciamo fra mille lacrime poi arrivò il dottore per visitarla e io scesi a chiamare le alte, poi salimmo tutte insieme in camera di silvia e la vedemmo che parlava con il dottore,entrammo e il dottore ci disse che avrebbe dovuto a fare della fiseo terapia per le gambe perchè aveva preso una bella botta e inizialmente non sarebbe riuscita a camminare perfettamente. Dopo quelle parole il dottore uscì e dopo aver salutato silvia anche le altre uscirono. S:come nn camminerò perfettamente carlotta? Tu sai quanto sia importante per me il ballo. C:non preoccuparti ti prometto che andrà tutto bene. Finito di pronunciare quella prole entrò in stanza simone con due mazzi di fiori. Silvia:cosa ci fai tu qui? Vattene io non ti voglio vedere guarda come mi sono ridotta per te. C:silvia non lo trattare così lui ti è stato vicino questi gironi. Silvia:e tu lo difendi pure? È per colpa sua che tu te ne sei andata. Simone uscì di corsa dalla camera e io parlai con silvia dicendogli tutte quelle cose che lei non aveva sentito perchè era in coma. Dopo poco riuscì a calmarla e la aiutai a vestirsi per poi accompagnarla a casa. Eravamo tutti all'uscita dell'ospedale che aiutavamo silvia a camminare quando io vidi simone che fissava il vuoto. C:ragazze portatela voi a casa poi io vi raggiungo. Raggiunsi simone che era seduto su una panchina. S:cosa ci fai qui vattene,vai da silvia lei ha più bisogno di te e ha ragione lei è tutta colpa mia,è colpa mia se lei sta male ed è colpa mia se tu sei partita. C:basta finiscila cazzo lo vuoi capire che non è colpa tua,io non so come sono andate esattamente le cose ma di certo so che non sei stato tu ad investirla, è sto un incidente lei voleva solo venire a parlarti. S:ok magari non è colpa mia se è stata investita ma è colpa mia se tu sei partita. C:bhe io in realtà era da tempo che dicevo che me ne volevo andare per dimenticarti ma non l'ho mai potuto fare poi mamma mi ha costretta a partire e io non ho potuto rifiutare,era il mio sogno andare a Londra e ho pensato che mi avrebbe fatto bene e infatti è stato così ora sono felice,vivo con i 5 ragazzi che amo di più al mondo e roma ormai è solo un lontano ricordo quando sono lì con loro passiamo le giornate a fare i stupidi ed era quello che mi mancava,amici veri di cui mi posso fidare apparte le ragazze e una famiglia vera. S:non posso dire di capirti ma se questo è quello che vuoi tu ed è quello che ti rende felice allora se so che tu stai bene starò bene anche io e non ti darò più fastidio in nessun modo,sarà come se non fossi mai esistito. C:io non voglio questo,ho solo bisogno di tempo per adattarmi,ho bisogno di tempo per cominciare una nuova vita ma ti prometto che appena sarò pronta sarò io a chiamarti, e anche silvia non te la prendere,gli passerà anche lei ha bisogno di tempo. S:ok prenditi tutto il tempo che ti serve,e comunque silvia non ha bisogno di tempo,lei non mi ha mai sopportato ha sempre pensato che io ti volessi fare del male. C:su questo non posso dargli torto tu mi hai ferito profondamente ed è normale che ora lei abbia paura questo significa che lei ci tiene realmente a me. S:d'accordo,sappi che io sono qui e ti aspetterò per sempre.

C:grazie. Ci abbracciamo e poi io andai per la mia strada e lui per la sua raggiunsi le ragazze a casa di silvia, le trovai che aiutavano silvia a camminare cercando di non farla prendere dallo sconforto,quando mi vide si liberò dalla prese di Michela e Eleonora e venne camminando piano verso di me,ci mise un po' ma poi ce la fece e ci abbracciamo. Dopo quell'evento chiamammo il dottore che ci disse che questo era un buon segno,passammo la serata a magiare schifezze e a guardare film d'amore poi verso mezza notte andammo tutte a dormire e casa propria.

La mattine seguente appena io e Michela ci svegliammo andammo a fare colazione al bar dove di solito andavano tutti i nostri amici, infatti una vota arrivate c'erano tutti e guarda caso anche silvia che cominciava a camminare anche se ogni tanto gli cedevano le gambe. Passammo davvero una bella mattinata, dopo decidemmo di andare al mare a pranzo, ognuno andò a casa propria per prendere le cose che servivano.

Mentre stavamo a casa a prendere le nostre cose mi chiamò Liam: ciaoo amore. C:amore mio come stai?. L:bene tu?,silvia come stà? C:stiamo entrambe bene, stavamo per andare al mare,silvia ha ricominciato a camminare. L:bene sono contento quando torni? C:di preciso non lo so ma presto amore presto,oggi parlo con le ragazze e sento cosa dicono anche loro. L:ok amore fai come vuoi io lo sai sono qui. C:grazie,ora devo andare. L:ok ciao, ah aspetta. C:dimmi. L:ti amo. C:anche io ti amo.

Dopo 5 minuti uscimmo e con la mamma di Eleonora andammo al mare,passammo una giornata bellissima tra risate e scherzi,poi i ragazzi che erano con noi dovettero andare e restammo solo io Michela,silvia e Eleonora. C:ragazze io credo di dover tornare a Londra. E:lo sai che per me non ci sono problemi basta che questa volta ti fai sentire. M:bhe in realtà anche io dovrei tornare,Harry mi aspetta. S:non posso negarvi di andare solo per un mio capriccio,per una mia paranoia,solo perchè ho paura di perdervi.lì c'è la vostra nuova vita noi facciamo parte del passato e me ne farò una ragione. C:voi non sarete mai il passato,voi resterete sempre il presente e poi non staremo via per molto, tra poco ricomincia la scuola e non credo che mia madre mi faccia restare a Londra, ora io ho bisogno di passare gli ultimi tempi con Liam e poi o e lui saremo costretti a rompere e tornerò qui da voi. E:no! Tu devi restare a Londra rompere con Liam e tornare a Roma ti farebbe solo male. C:lo so ma non ho altra scelta. S:senti,so che me ne pentirò presto ma questo è il meglio per te quindi:ci parlerò io con tua madre quando sarà il momento, tu ora vai a Londra e divertiti anche per noi. C:grazie. Ci abbracciammo e dopo poco tornammo a casa, preparammo i bagagli e andammo all'aeroporto,salutarsi prima di partire era sempre difficile anche se si sapeva che saremmo ritornate.

Il viaggio non fu lunghissimo e una volta arrivate andammo direttamente a casa dei ragazzi con il taxi. Eravamo nel taxi che guardavamo fuori dal finestrino incantate,Londra era davvero così bella, la città ideale in cui vivere ed era perfette per noi, speravo solo che mia madre mi permettesse di restare lì. Entrammo in casa e trovammo i ragazzi sdraiati sul divano a dormire così gli saltammo addosso e loro facendo un salto si svegliarono. H:il risveglio più bello della mia vita. M:amore mio mi sei mancato. cominciarono a baciucchiarsi. N:piantatela andatevene in camera a fare queste cose. L:amoreeee. C:cucciolo!!. salutammo anche gli altri e poi passammo una normale serata a casa tranquillamente,poi verso le 10.30 andammo in camera.

C:Liam io ti devo parlare. L:dimmi tutto. C:ok... non te ne ho voluto parlare prima perchè neanche io ci volevo pensare ma io tra poco devo ricominciare la scuola e voi ricomincerete con i concerti, io non ho mai creduto nelle storie a distanza. L:cosa stai dicendo? Italia ? Devi tornare in Italia?. C:io non voglio ma come faccio con la scuola le amiche i parenti,mia madre non mi lascerà mai restare qui a continuare gli studi,le dice che lo cose belle sono fatte per finire. L:io non so che dirti,se è quello che vuoi allora vai, e pensare che avevo pensato di..... non fa niente. Liam uscì dalla stanza sbattendo la porta, io lo seguì in corridoio ma quando uscì io lui non c'era, mi sedetti per terra in corridoio e cominciai a piangere,non volevo che andasse a finire così non volevo chiudere con lui e figuriamoci in quel modo.

Dopo poco uscirono dalle loro stanze tutti. H:carlotta cosa è successo? M:glielo hai detto? N:detto cosa? M:deve tornare in italia per finire la scuola. C:dobbiamo. M:no,devi mamma e papà hanno pensato che mi farebbe bene per l'inglese restare a Londra. C:cosa,tu non verrai con me?. H:non litigate,se i genitori di Michela hanno detto così magari riusciranno a convincere i tuoi. Z:scusate ma in tutto ciò Liam? C:non lo so se ne è andato. Lou:come andato ma che gli hai detto esattamente? C:gli ho detto che io dovevo tornare in itaia anche se non volevo e che nona evo mai creduto nei rapporti a distanza. Lou:adesso capisco tutto. M:cosa capisci? Lou:liam aveva preparato una sorpresa per il ritorno di carlotta dicendo:il nostro amore sarà più forte della distanza. C:non ci posso credere,perchè non mi stò mai zitta,lo devo cercare. Mi alzai e andai in giardino seguita da gli altri. N:non sarà lontano. H:proviamo a vedere nella casa sull'albero dei vici.

Decisi di salire io così piano piano nonostante le mie vertigini si facessero sentire raggiunsi liam sull'albero. Quando lo vidi notai che stava piangendo,affianco a se c'era una bottiglia di vino, un cestino con del cibo e in mano teneva una scatolina con cui giocava. C:liam! L:cosa ci fai qui non sei ancora partita? C:io ti amo liam e lo giuro, proverò in tutti i modi a convincere mia madre ma lei è testarda e io volevo solo evitare di far soffrire entrambi scappando ma evidentemente ho sbagliato. L:quindi non mi lascerai? C:non che on ti lascio amore,non l'ho mai pensato. Liam si alzò,venne lentamente da me e mi baciò.... misi le mani nei suoi capelli e continuammo a baciarci per un po' poi ci staccammo e liam mi porse la scatolina di prima.

Aprì la scatolina e vidi un bellissimo anello, con un diamante, era bellissimo e dentro l'anello c'erano incisi i nostri nomi. L:ti amo e ti voglio, ti voglio ora e per sempre. Mi mise l'anello e poi ci baciammo. C:amoree bellissimo grazie ti amo anche io tanto. L:vuoi essere la mia fidanzata....ufficialmente? C:si.. si certo. Passammo un po' di tempo lì poi mi ricordai che gli altri stavano aspettando giù così di corsa con liam scesi ma non c'era nessuno.c:credo siano tornati a casa. L:si lo credo anche io e forse è meglio che ci andiamo anche noi prima che la vicina ci scopra.

Tornammo a casa e andammo a letto,gli altri già dormivano beatamente.

 

 

SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA ANCHE SE E' PIU' CORTO DEGLI ALTRI E NON è TANTO BELLO... NON MI CONVINCE MOLTO,CREDO CHE GLI ALTGRI SIANO MIGLIORMI MA QUESTO E' QUELLO CHE SONO RIUSCITA A FARE. RECENSITE IN MOLTI E ESCUSATE SE CI HO MESSO PARECCHIO A SCRIVERLO MA ULTIMAMAMENTE HO AVUTO MOLTE COSE DA FARE.

STAY STRONG :D

  
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