22 Settembre 2012 - Lunedì
 

Avevo passato tutto l'anno ad occuparmi di questa partita.
Tutto l'anno a vendere biglietti e trovare soldi per formare una squadra di calcio.
Per formare un gruppo che sarebbe unito anche senza di me.
Aiutare questi giovani calciatori mi faceva sentire potente.
Mi faceva sentire come se avessi cessato le guerre nel mondo.
Come se avessi aiutato le persone che avevano bisogno. Mi sentivo in poche parole, gentile. 
Stavo correndo come se volassi in campo.
Come se un'aquilone mi avesse afferrato per le spalle e mi avesse portato dall'altra parte del campo. E fu un'attimo che vidi il verde. Fu un'attimo che sentii l'erba punzecchiarmi il naso. "Alzati Lou. Alzati!" sentii gridare Harold dalla panchina. Non riuscivo a vedere. Non riuscivo piu a sentire nulla, solo il battito del mio cuore.
Il battito che mi diceva di alzarmi e buttare giu l'avversario.
Il battito che aumentava sempre di più finche non sentii qualcuno afferarmi, per poi girarmi a pancia in su. E fu quell'attimo che aprii gli occhi ritrovandomi un'infermiere che mi guardava stranito. Di colpo sbarrai gli occhi. Lo scansai brutalmente e mi rimisi in piedi. Mi faceva male il naso ma per il resto andava tutto bene. Dovevo vincere quella partita. Dovevo vincere per non deludere la mia squadra, la mia famiglia, la mia ragazza ma sopratutto i miei fans.
E fu un'attimo quando sentii il fischio dell'arbitro in cui annunciava uno scambio della squadra avversaria. E fu un fottuto attimo in cui vidi una chioma bionda. Una chioma bionda dove e stata mia per ben cinque anni.
Una chioma bionda che metteva in risalto quella faccina ancora sorridente. Quei lineamenti del viso ormai cresciuti. Quegli occhi neri che me le ricordavo ancora come se fosse ieri. Quelle labbra sottili che mettevano in vista un sorriso stupendo. Quelle labbra che un tempo erano mie.
E fu un'attimo di realizzare che lei era in uniforme. L'uniforme della squadra avversaria. Solo in quel momento capi che lei faceva parte della squadra avversaria: della squadra Doncaster Red. Solo allora mi ricordai che lei giocava a calcio. L'arbitro attiro la mia attenzione. Sentii i miei compagni lamentarsi del perche una ragazza giocava tra i giocatori maschi, l'arbitro rispose che lei faceva parte della squdra gia da tempo e che aveva il diritto di partecipare.
Tutti esultavano mentre io ero in mezzo al campo a fissarla mentre si sistemava le ginocchiere.
Mi voltai a guardare Eleanor seduta sulla panchina con mia madre che guardava sorpresa. Mi ricordai di Eleanor e di come l'avevo conosciuta.
"Allora Tomlinson, non giochi?" quella stupenda voce mi rimbombava ancora in testa.
Mi voltai a guardarla e un sorriso strafottende prese spazio tra le labbra.
"cosa ci fai qua Hannah?" chiesi iniziando a correre insieme a lei.
"sono venuta a dare una mano alla mia squadra" rispose lei. 
Quella frase mi raffioro in mente un ricordo. Un ricordo che mi faceva ricordare la prima volta in cui c'incontrammo. "sono venuta a dare una mano a Lottie, la sign.ra Tomlinson mi ha riferito che ha dei problemi con la matematica" mi disse una ragazza davanti alla porta di casa. La feci entrare e lei si accomodò aspettando che andassi a chiamare Lottie, mia sorella di 13 anni. Quel giorno, ricordo che l'aveva passata in camera di mia sorella aiutandola con i compiti. Quel giorno, ricordai che era il giorno in cui m'innamorai per la prima volta.
Assorto nei miei pensieri, non mi accorsi che a segnare fu propio lei. Emisi un urlo di rabbia, mentre vidi lei correre verso un ragazzo. Non capii chi era, ma solo quando la vidi baciarsi entusiasta con lui capii che era fidanzata.
Fidanzata con un ragazzo che non ero io. Un ragazzo che la poteva toccare, baciare abbracciare come un tempo lo facevo io. Ci rimasi deluso. Cosi deluso che mi passo la voglia di giorcare.
"siamo tutto con voi High Doncaster! forza" ah il mio ricciolo sapeva sempre come tirarmi su di morale.
Fu cosi che misi tutta la grinta che avevo. Fu cosi che iniziai a rincorrere la palla, con Hannah che si staccava dal ragazzo per ritornare a giocare.
Lo passai a Andrew, attaccante della squadra. A sua volta lo passo a Martin, difensore con ottime qualità.
La palla fece un paio di giri finche non arrivo di nuovo da me.
Presi il coraggio e un respiro profondo. Mi fermai di colpo e guardai la porta.
Guardai la palla e poi il tempo. 5 secondi e la partita sarebbe finita.
5 secondi e la partita l'avremmo vinta noi se avessi tirato la palla in porta. 

1

Guardai dietro di me: stavano venendo verso la porta per togliermi la palla.

2 

Guardai il pubblico che urlava.

3

Guardai la palla davanti ai miei piedi e sentii ancora una volta il battito del mio cuore. 

4

Fu cosi che alzai la gamba per fare un tiro forte dove conteneva tutta la mia rabbia e il mio sfogo. 

5

Fu cosi che vincemmo la partita. 

Mi ritrovai per terra con un peso sulla pancia. Segno che mi erano saltati tutti addosso. Ridevo come un matto, ridevo ripensando a quelle guerre che con un goal cessarono. A quelle famiglie bisognose che con un goal avevano tutto. A quella ragazza bionda che piangeva tra le braccie del suo ragazzo per un goal.
Fu cosi che la partita finì. Fu cosi che il mio cuore capì ancora di non aver dimenticato quella ragazza bionda. Fu cosi che il mio cuore non sapeva piu chi fosse Eleanor.
Fu cosi che io capi ancora una volta che cosa fosse l'amore: ti amo Hannah... Hannah Walker.
 

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Angolo autrice.
Questa OS è per non dimenticare della bellissima e unica Hannah Walker, purtroppo ex amore adolescenziale di Louis.
Questa OS è per tutte quelle directioners che la vorranno bene e non la dimenticheranno.
Questa OS è per ringraziare Hannah per aver convinto Louis ad andare a fare le audizioni.
Senza di lei non ci sarbbero i One Direction.