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Autore: MartinaAndNicole    27/10/2012    0 recensioni
Ciao! Siamo le autrici LadyPalma e salierix e ci siamo unite in questo account per pubblicare questa storia scritta insieme. Parla dei nostri cari personaggi che si ritrovano nel nostro secolo. Chi li ha chiamati? E soprattutto, perchè?
Genere: Comico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Di nuovo. Era incredibile la velocità con la quale Enrico convocava la corte, nell'ultimo periodo.
Ma quella doveva essere un'occasione strana, non certamente speciale. Basta posare lo sguardo sul viso del giovane re,
per capire la rabbia con la quale doveva aver passato i minuti precedenti.
Maria ancora non poteva credere di essere stata richiamata a corte dal re in persona,
ma non capiva cosa ci facessero tutti lì. Anna Bolena, sua marde la regina Caterina, il principe Filippo di Baviera che, la piccola Maria non sapeva sarebbe presto andato via, Jane Seymour, una bella donna da poco arrivata a corte, e Cromwell, che fissava Caterina.
Maria distolse lo sguardo, probabilmente aveva visto male.
"Mi dispiace mon frerè, ma non credo che questo incontro possa modificore la situazione..."
Una voce ruppe il silenzio che si era creato e Maria si ritrovò a portare lo sguardo sull'unica persona nella
stanza di cui non non aveva realizzato la presenza: il Re Francesco I. Cosa ci facesse lì, quando era arrivato
e come mai la notizia era rimasta all'oscuro erano domande troppo banali da essere chieste in un momento del genere,
e allo stesso tempo troppo complicate per essere ad ogni modo risolte nel giro di qualche minuto.
Intanto il Re di Francia era lì, nella sala d'udienze del Re d'Inghilterra e quello che poteva essere uno scontro al vertice del potere si stava rivelando invece solamente il nucleo di un'improbabile e apparentemente casuale assortimento di persone.
Certe cose accadono proprio in un batter d'occhio. Gli sembrava di essersi svegliato da un lungo sonno, ma lo sapeva: in realtà non era stato più di un batter d'occhio. Un batter d'occhio e la realtà non era più la stessa, un batter d'occhio ed era finito a terra. E non era il solo.
"Dove accidenti siamo finiti?" sbottò Anna Bolena, rialzandosi rapidamente in piedi e cominciando ad aggirarsi per la piccola stanza che era apparsa davanti i loro occhi e che sicuramente non era la sala delle udienze di Enrico.
Francesco appoggiato alla parete, aveva sul volto la stessa espressione di sgomento della donna e non faceva altro che ripetere esclamazioni in un francese, che pareva confuso persino alle sue stesse orecchie.
"Martina, secondo me non è stata una grande idea!"
"Ma finiscila! Capisci? è tutto perfetto!"
Francesco si avvicinò alla porta, sentando delle voci preoventire dall'interno della sala.
"Mais qu-est..." si bolccò appena si accorse che non erano tutti lì.
Non capiva proprio, quella realtà sembrava stargli stretta, che fosse stato un qualche incanto, una qualche maledizione?
Posò gli occhi su Anna, che sembrava a dir poco sconvolta.
E si accorse che era bella anche se agitata.
Anche Maria era agitata, e detto francamente, soprattutto per la compagnia. Già, perchè il mondo che conosceva era sparito, portandosi via con sè anche sua madre e suo padre, la dama che le aveva ispirato immediatamente simpatia e il ragazzo per cui, a dispetto delle sue negazione, si era accorta di cominciare a provare qualcosa.
E chi erano invece i suoi compagni di viaggio? Una strega, un re straniero, per giunta francese e un fervente protestante, quindi eretico.
"Principessa, serve una mano?" le chiese sorprendemente Cromwell tendendole una mano per aiutarla a farla alzare in piedi.
Maria lo guardò un attimo dubbiosa, poi l'afferrò.
Il principe Filippo si guardò intarno. Ma dove erano finiti? Pen un istante andò in completa confusione, non vedendo Maria. Era un punto fisso per lui e non averla più accanto..."Maria!"
La regina Caterina si alzò in piadi all'improvviso, non vedendo, la figlia.
"Il mio piede!" esclamò Enrico, acora appoggiato alla spalla di Filippo, per non cadere.
"Impara a preoccupardti di tua figlia, invece!" rispose Caterina, mentre lady Jane le posava una mano sulla spalla per confortarla.
"Infatti, dato che per colpa vostra, carissima moglie, ne abbiamo una sola!" esclamò Enrico, non perdendo mai il suo brillante sarcasmo.
Caterina scosse la testa infastidita e si avvicinò alla porta, sperando di capire qualcosa in più e soprattutto di ritrovare Maria. Ma aprendola leggermente, tutto quello che riuscì a percepire furono delle voci confuse, e nessuna di queste apparteneva a sua figlia.
"Dove credete che ci troviamo?" chiese Jane timidamente, spostando lo sguardo su gnuna delle tre persone presenti nella stanza sconosciuta.
In breve tutti gli occhi furono fissi su un'unica perosna, l'unica che forse poteva risolvere l'arcano: Enrico. Ma era un arcano troppo oscuro perfino per un Re megalomane come luim perchè a dispetto di ciò che pensava, lui non era Dio e non poteva sapere tutto.
"Non lo so..." ammise leggermente stizzito, mettendo le braccia corserte e sbuffando sonoramente.
"Ha detto che non lo sa? wow, bisognerebbe fissare questa data su tutti i calendari!" esclamò una figura, spalancando la porta.
Caterina sbarrò gli occhi, mantre Jane si voltava spaventata.
Enrico si era coraggiosamente celato dietro l'altezza di Filippo.
"Io sono Nicole e ho l'incarico di accompagnarvi fino a ricongiurvi con i vostri compagni!" disse mentre i capelli mossi, quasi riccioli, le ricadevano scompigliatamente sulle spalle.
"Chi siete voi? E perché siamo qui?" chiese Filippo, prendendo coraggio. Rivedere la sua Maria era ormai un operazione indelebile.
"Tutto a suo tempo" mormorò lei con voce assorta. 
La porta si spalancò di colpo e per poco non colpì Francesco in pieno. Una ragazza fece il suo ingresso nella stanza e si piazzò al centro, puntando i suoi grandi occhi color nocciola su ognuno di loro.
"Finalmente ci conosciamo!" esclamò improvvisamente non riuscendo a reprimere un sorriso.
I quattro, lungi dall'essere "fantastici", la guardarono stupiti e poi si scambiarono tutti un'occhiata confusa e ancor più spaventata di prima.
"Accidenti! Sei anche più bello di come immaginavo!" aggiunse poi la ragazza ponenedo fine ad un pensiero che era inziato però solo nella sua mente.
"Ti ringrozio" esclamò prontamente Francesco, mentre la sua vanteria prendeva il sopravvento per un attimo sulla paura.
"Ma io veramente mi riferivo a Cromwell!!" chiarì lei, indicando l'altro uomo che a quel complimento inatteso e insolito sgranò semplicemente gli occhi, trovandosi impreparato.
"No, aspetta un attimo..." disse improvvisamente Maria dopo qualche secondo, parlando per la prima volta "Tu conosci il suo nome?"
"Si principessa Maria, conosco tutto di voi, anche quello che voi non sapete" rispose lei con un enigmatico sorriso.
  
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