27/10/2012
2 recensioni
Senza Paura
And I don't know how
it gets better than this
You take my hand
and drag me head first
Fearless
And I don't know
why but with you I'd dance
In a storm in my best dress
Fearless
Un fastidioso raggio di sole gli colpì gli occhi facendolo borbottare infastidito e, per cercare di coprirsi e poter così continuare a dormire si girò a pancia in giù e affondò il viso nel cuscino.
Qualche attimo dopo qualcosa di caldo, umido e soffice gli sfiorò il collo, scendendo poi sulla schiena percorrendo i contorni del tatuaggio che si trovava al centro della schiena. Il ragazzo, ancora mezzo addormentato si godette quella sensazione prima di irrigidirsi in tutto il corpo.
Le immagini della sera prima gli avevano prepotentemente perforato il cervello parandosi davanti ai suoi occhi chiusi a metà tra un eccitante film porno e un romanticissimo film d’amore.
Si girò di scatto rotolando su se stesso, così facendo però urto il braccio della ragazza che si trovava sopra di lui che, trovandosi improvvisamente senza appoggio gli rovinò addosso.
Le gambe intrecciate, il morbido seno sodo di lei premuto contro il petto di lui, i volti distanti solo pochi centimetri; la giovane ragazza sorrise appena e lui non poté fare a meno di trovarla terribilmente tenera mentre le guance soffici di lei si tingevano di un soffuso rossore e i suoi occhi rifuggivano quelli di lui.
–buongiorno- sussurrò piano lei, quasi avesse il timore che parlando più forte avrebbe potuto rompere quell’incantevole atmosfera d’intimità.
–non so ancora se sarà buono, ma sicuramente è eccitante- soffiò lui con voce roca e seducendo facendo letteralmente andare a fuoco la ragazza che si tirò su di scatto, le mani del ragazzo scattarono per impedirle la fuga posandosi una dietro al collo e l’altra sulla guancia per assicurarsi che lo guardasse e le sorrise dolce –sei bellissima- e lo pensava sul serio, ne aveva conosciute tante di ragazze, ma mai nessuna bella quanto lei, e non si riferiva solo alla bellezza esteriore.
La ragazza gli sorrise e perdendosi negli occhi profondi e luminosi di lui si avvicinò, piegando lentamente i gomiti in una discesa che sembrava eterna, e poi le loro labbra si incontrarono e lei sprofondò in lui.
Non esisteva nient’altro che non fosse la sensazione di trovarsi in una tempesta, perché con lui era così, le sue mani erano ovunque su di lei, come le gocce di pioggia, i suoi baci erano raffiche di vento bollente e i fulmini scorrevano lungo la sua spina dorsale ogni qualvolta lui la sfiorava.
Al contrario della sera precedente in cui erano stati presi dalla passione e dalla foga di sentirsi finalmente uniti, fecero l’amore piano, gustandosi istante per istante.
I baci di lui sul collo, le carezze di lei sulla schiena e sul petto, gli sfioramenti che davano vita a ansiti e sospiri e i nomi sussurrati sulle labbra dell’altro e, infine, il momento in cui si fondevano corpo e anima diventando una persona sola.
Il ragazzo affondava piano dentro di lei sperando che quel momento e quelle sensazioni durassero in eterno.
Vennero insieme, stringendosi e soffocando i gemiti di piacere sulla bocca dell’altro.
Il ragazzo si sfilò piano da lei e gli si sdraiò accanto, un attimo dopo lei si girò verso di lui e si strinse contro il suo fianco, il fiato ancora spezzato e gli occhi luminosi come stelle, lui rimase rapito da quella visione e sperò di poterla venerare ancora, donandole piacere, donandole tutto ciò che lei desiderava, donandole se stesso.
–questo si che è un buongiorno- scherzò lui posandole un tenero bacio sulla fronte –alcuni dicono che la mattina è il momento migliore per fare l’amore- disse lei sorridendo –mhm, io credo che il quando e il dove non abbiano alcuna importanza, è il chi a fare la differenza- rispose guardandola con occhi adoranti, lei arrossì sotto l’intensità di quello sguardo per poi dargli ragione –non mi sono mai sentita così con nessun altro. Tu, mi mandi fuori di testa… è come stare al centro di una tempesta- cercò di esporgli i suoi pensieri mentre il ragazzo si passava una mano tra i capelli già arruffati di loro in un gesto del tutto involontario che faceva sempre quando rifletteva che lei si ritrovava sempre ad osservare rapita.
Lui la sorprese a fissarlo e sorrise divertito e in un modo che lo faceva sembrare adorabilmente impertinente e sfacciato –in una tempesta, eh?- la prese bonariamente in giro –e non hai paura?- entrambi sapevano che quella domanda era più seria di come lui l’aveva posta, e lei decise che il modo migliore per rispondere era in modo pratico, così gli sorrise e gli salì sopra a cavalcioni sugli addominali sporgendosi in avanti e appoggiando le mani ai lati del suo bellissimo viso –stranamente, quando si tratta di te, non ho affatto paura- e per provargli la veridicità delle sue parole lo baciò, passando le mani tra i suoi capelli morbidi e stringendosi ancora di più contro lui, nuda e di nuovo in balia di quella tempesta, totalmente senza paura.
Angolo autore:
Era sa una vita che non pubblicavo qualcosa ma finalmente ho trovato in coraggio e qualcosa di decente (incrocio le dita) da pubblicare!
L'ho scritta pensando a un ragazzo ma ho preferito non usare nomi o descrivere i personaggi nei dettagli nella speranza che ogni lettore/lettrice possa immedesimarsi nei protagonisti. Mi auguro di essere riuscita nel mio intento :D
Un grazie a tutti quelli che leggerano e recensiranno! un bacio <3