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Autore: emme30    28/10/2012    11 recensioni
[Happy Seblaine Sunday!]
Sebastian si ritrova una multa sotto il tergicristallo dell'auto, ma non ha nessuna intenzione di pagarla.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Perchè, in fondo, Sebastian non è uno che paga le multe.

 

Sebastian guardò il foglietto giallo sbarrando gli occhi e con un'espressione incredula sul volto, sbattendo le palpebre per l'ennesima volta mentre leggeva l'importo della multa che gli avevano appena lasciato sotto il tergicristalli della sua auto.

Sessanta dollari. Come era possibile dover pagare sessanta dollari per aver parcheggiato la macchina in divieto di sosta?

Che poi sì, avrebbe potuto anche evitare di parcheggiare esattamente sotto il cartello di divieto, ma a quell'ora e in quella zona non c'erano mai vigili o qualcuno che potesse fargli una multa!

Lasciava sempre la sua Mercedes lì quando era nella zona per andare a prendersi un caffè nel bar dietro l'angolo, il quale faceva anche abbastanza schifo, ma aveva decisamente un debole per il giovane barista con il sorriso smagliante che era sempre al bancone.

Non era mica possibile con per un paio di flirt innocenti dovesse pagare sessanta dollari di multa.

Si passò una mano tra i capelli laccati e si guardò intorno pensando a cosa poteva fare quando, all'improvviso, vide la familiare pettorina gialla fosforescente di un ausiliario del traffico prima che sparisse dietro un camion. Si morse il labbro fissando il foglietto con un sopracciglio alzato, passando in rassegna le varie possibilità per non dovere pagare quella multa.

Fece un sorriso e si slacciò la cravatta al collo, avvicinandosi a dove aveva visto sparire la figura dell'ausiliare del traffico, sperando soltanto che fosse una donna perchè insomma, era risaputo quanto potesse affascinare le signore soltanto con uno sguardo.

Girò intorno al camion e il sorriso spavaldo che aveva sulle labbra si tramutò in una smorfia non appena vide che chi stava indossando quella pettorina dal colore improponibile era un uomo. Sebastian si maledì sottovoce e stava quasi per abbandonare il suo pretesto quando prestò maggiore intenzione al tipo che aveva di fronte.

Lo squadrò da capo a piedi e, non appena i suoi occhi si fissarono sul suo sedere, sentì chiaramente la campanella del suo gayradar tintinnare furiosamente. E il sorriso tornò a farsi strada sulle sue labbra.

Senza ulteriori indugi, si avvicinò all'ausiliare del traffico che stava compilando un'altra multa a un motociclo e cercò di usare il migliore tono accattivante del suo repertorio.

Salve.”

Il vigile si voltò quasi infastidito e lo guardò confuso, arricciando le labbra e alzando le sopracciglia.

Posso fare qualcosa per lei?” chiese cortese, ignorando il sorriso di Sebastian.

Mi chiamo Sebastian Smythe,” continuò lui, porgendogli la mano.

L'uomo guardò la mano diffidente, ignorando il motivo per cui quello sconosciuto si stesse comportando a quella maniera.

Posso fare qualcosa per lei?” domandò di nuovo, ignorandolo e tornando a compilare la multa.

Sebastian lo guardò con una smorfia, ma non cedette. “Senta,” disse nel tono di voce più affascinante del suo repertorio. “Sono arrivato adesso alla mia auto e ho notato che mi ha fatto questa multa... visto che ho ritardato soltanto di un paio di minuti mi chiedevo se potesse togliermela.”

L'uomo sorrise quando Sebastian finì di parlare, ma non si voltò neanche per guardarlo. “Non se ne parla.”

Sebastian si risentì per il tono divertito con cui aveva detto quelle parole. “Oh, per favore,” affermò implorandolo. “Ho ritardato solo di un paio di minuti!”

Non importa... ha lasciato la macchina in mezzo alla strada, paga la multa.”

Ma sono sessanta dollari!”

La prossima volta la parcheggia in un altro posto.”

Ma mi sta prendendo per il culo?”

Il vigile a quel punto si voltò per guardarlo, appuntando la multa sotto il parabrezza della moto.

Lei è il proprietario della Mercedes che parcheggia sempre sotto il cartello di divieto di sosta?”

Sì, ma perchè-”

Sono settimane che aspetto di darle la multa,” confessò Blaine con un sorriso sul volto. “Lascia sempre la sua autovettura in mezzo ai piedi, bloccando il traffico e impedendo la circolazione. Spero che questo le serva da monito per parcheggiare altrove e non andare a flirtare con il barista del bar all'angolo.”

Sebastian avvertì una insensata acidità in quelle parole e stava già per rispondergli male e cominciare un litigio che non avrebbe portato a nulla di buono, quando processò per bene le parole del vigile che, a quanto pareva lo conosceva, sapeva quale fosse la sua auto e cosa faceva mentre la lasciava in divieto di sosta.

All'improvviso, il tenue rosso delle sue guance ebbe un senso, così come il tono cattivo con cui si era rivolto a lui. Sorrise, confondendo l'uomo che si aspettava quasi che Sebastian gli urlasse contro.

Sebastian controllò meglio la multa e cercò di decifrare il nome del vigile dalla firma in fondo al foglio.

B...Blaine Andarson?”

Anderson.” sibilò lui, inclinando la testa.

Blaine Anderson,” assaporò il nome Sebastian, sicuro del suo atteggiamento. “Che ne diresti di discutere di questa multa davanti a un caffè? O magari una cena?”

Quella frase ebbe l'effetto sperato. Blaine spalancò gli occhi e le guance gli divennero due pomodori maturi; aprì la bocca per cercare di replicare, ma dalle sue labbra uscirono solo una serie di balbettii incomprensibili che fecero ridacchiare Sebastian.

Ma... ma, ma no! Lei pagherà questa multa.”

Ne sei proprio sicuro, dolcezza?”

La prego di rivolgersi a me con il dovuto rispetto, posso anche alzare l'importo che deve pagare!” commentò Blaine paonazzo.

Oh, ma tanto non lo farai.”

Sebastian ridacchiò e mise una mano in tasca per tirare fuori un bigliettino da visita e infilarlo nel taschino della pettorina fosforescente di Blaine, dando poi un piccolo colpetto una volta che il cartoncino gli scivolò nella tasca.

Sorrise all'imbarazzo di Blaine e si portò una mano tra i capelli. “Chiamami, conosco un delizioso ristorante italiano non lontano da qui e, inoltre, i sedili della mia Mercedes sono molto comodi.”

E con quella allusione si allontanò, le mani in tasca e un sorriso trionfante sulle labbra.

Alla fine, Sebastian non pagò quella multa.

 

 


Happy Seblaine Sunday!

La domenica mi piace di più da quando posso pubblicare queste cosine che mi piacciono tantissimo in onore dei miei bimbi belli :3

Il prompt è di quella tenerezza di violetsugarplum e spero davvero che sia venuto qualcosa di carino perchè mi sono divertita da matti a scriverla :3

Tra un paio d'ore posto un'altra shottina, quindi ci si rilegge tra poco :3

E grazie alla mia Ila per aver betato tutto, love u <3

Marti

   
 
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