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Autore: justinshugme    28/10/2012    1 recensioni
-Svegliati che è tardi, devi andare a scuola, sono finite le vacanze!- strillò mia madre così tanto da riuscire a stordirmi di prima mattina, grazie mille mamma.
-Arrivo.- risposi sospirando.
Non avevo voglia di andare a scuola, quei tre mesi di vacanza erano passati troppo in fretta.
Così scesi la rampa di scale che sembrava non finire più e mi diressi in cucina, per fare colazione.
-Ciao Liam.- bisbigliai quasi arrivata a piano terra, ma lui non era lì, non feci caso.
Mi sedetti sulla sedia del tavolo afferrando la scatola e immergendo nel latte ancora caldo pochi cereali, non avevo molta fame ed era già tardi, perciò dovetti sbrigarmi.
Poi però mi venne un dubbio.
-Mamma perchè Liam non c'è qui?- chiesi addentando i cereali nel cucchiaio
-Oggi non va a scuola, è malato, credo si sia preso una bella influenza.- rispose lei, indicando con il dito il divano, su cui era disteso mio fratello
-Come?Influenza?Mamma, non crederai davvero a queste stupidate..- era incredibile, mio fratello aveva inventato la sua ennesima cazzata e i miei genitori ci erano cascati dalla testa ai piedi
-Smettila ora!Muoviti a vestirti che il pullman ti aspetta, io vado a lavoro, ciao tesoro!-
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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-Svegliati che è tardi, devi andare a scuola, sono finite le vacanze!- strillò mia madre così tanto da riuscire a stordirmi di prima mattina, grazie mille mamma.
-Arrivo.- risposi sospirando.
Non avevo voglia di andare a scuola, quei tre mesi di vacanza erano passati troppo in fretta.
Così scesi la rampa di scale che sembrava non finire più e mi diressi in cucina, per fare colazione.
-Ciao Liam.- bisbigliai quasi arrivata a piano terra, ma lui non era lì, non feci caso. 
Mi sedetti sulla sedia del tavolo afferrando la scatola e immergendo nel latte ancora caldo pochi cereali, non avevo molta fame ed era già tardi, perciò dovetti sbrigarmi.
Poi però mi venne un dubbio.
-Mamma perchè Liam non c'è qui?- chiesi addentando i cereali nel cucchiaio.
-Oggi non va a scuola, è malato, credo si sia preso una bella influenza.- rispose lei, indicando con il dito il divano, su cui era disteso mio fratello.
-Come?Influenza?Mamma, non crederai davvero a queste stupidate..- era incredibile, mio fratello aveva inventato la sua ennesima cazzata e mia madre ci era cascata dalla testa ai piedi.
-Smettila ora!Muoviti a vestirti che il pullman ti aspetta, io vado a lavoro, ciao tesoro!- disse dandomi un bacio sulla guancia.
'Che ingiustizia.' pensai tra me e me.
Finito di mangiare risalii le scale per andare a prepararmi: indossai dei jeans scuri, una maglietta bianca e la mia adorata sciarpa grigia porta fortuna.
Appena pronta sentii il clacson del pullman: era già arrivato così presi il mio zaino azzurro e uscii entrando nel pullman giallo.
Ovviamente non c'erano posti disponibili e dovetti stare in piedi per tutta la durata del viaggio.
Arrivata a destinazione mossi i piedi che quasi non sentivo più e andai nel cortile della scuola in cerca delle mie amiche che, come ogni mattina, mi aspettavano davanti al cancello.
Camminai così veloce che sembravo Edward Cullen e notai qualcosa di diverso: un nuovo ragazzo dagli occhi color nocciola mi vide e sorrise.Sembrava un volto familiare.
'sdfghbvfcd, ok, ora calmati violet, è solo un gran figo.' pensai, sorridendo.
-DOLCEZZAAAAAA!- urlò dall'altra parte della scuola Jasmine, la mia migliore amica, che non vedevo da tanto perchè aveva passato l'estate dai suoi nonni, a Miami.
-JAAAAASMINEE!DIO, QUANTO MI SEI MANCATA.- urlai anche io e le andai incontro con un sorriso a 32 denti.
Dopo poche chiacchiere suonò la campanella e entrammo a scuola.Andai subito in segreteria per ritirare la chiave del mio armadietto che avevo lasciato incustodita ma dietro di me c'era qualcun'altro.
Mi toccò una spalla e io, girandomi, vidi quel volto meraviglioso sorridermi per un'altra volta, era così perfetto.Le sue mani erano fredde, i suoi capelli, sistemati alla perfezione, splendevano, come se fossero stati illuminati dai raggi di sole e i suoi occhi brillavano di gioia, era il ragazzo più bello che avessi mai visto.
  
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