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Autore: Mon    28/10/2012    0 recensioni
Qualche secondo dopo, però, una vocina nella sua testa le disse: “Ma cosa diavolo stai facendo Stella?”.
La ragazza si alzò di scatto dallo sdraio, appoggiò la tazza sulla tavola della cucina e percorse di corsa il corridoio che portava nella sala e alla porta d’uscita.
Sébastien aveva appena appoggiato la mano sulla maniglia quando la voce di Stella lo raggiunse: «Ti prego! Resta a farmi compagnia...».
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pierre Bouvier, Sébastien Lefebvre
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sébastien precedette Stella nella sala; «Guardate chi c’è qui?» disse il ragazzo. Gli amici impegnati a guardare la televisione si girarono in contemporanea, partirono applausi e grida. «Era ora!» disse Chuck, il batterista. Poi continuò: «Non puoi stare sempre chiusa in quel buco!». Stella sbuffò. «Io lavoro!» protestò.
Pierre gli andò incontro e disse: «Beh, devi ammettere che ultimamente ti si vede poco...» poi l’abbracciò e le sussurrò all’orecchio: «Mi fa piacere che tu sia qui con noi stasera. E scusami per l’ultima volta, volevo provare a sistemare le cose tra te e Robert. Mi sono sbagliato e ho solo peggiorato la situazione...»
«Non ti preoccupare...» disse Stella, staccandosi dall’abbraccio del fratello e dirigendosi sul divano, dove abbracciò Lachelle.

***

«Porto in tavola le cose da mangiare?» domandò Lachelle, dopo un po’.
«Se vuoi, direi che siamo pronti...» rispose Pierre, guardando gli amici che annuirono.
«Ti do una mano Elle...» disse Stella, e si diresse in cucina insieme alla cognata.
Una volta entrate nel locale, Lachelle si diresse al tavolo dove erano già pronti i piatti da portare in sala. Disse: «È un po’ che non facciamo quattro chiacchiere io e te...», nel frattempo passava a Stella un piatto di antipasti.
«Non ho molto da dire. Lavoro...»
«Ma a parte quello?» insistette Lachelle.
«Niente di nuovo...». 
La cognata la guardò. «Non sarebbe il caso di lasciarsi la storia di Robert alle spalle e provare a ricominciare?».
Stella la ignorò. «Gli antipasti posso già portarli di la?» chiese. Attese un cenno da Lachelle e uscì dalla cucina. 
La storia con Robert, per Stella, non era facile da dimenticare; erano stati insieme per sette anni, ma lei aveva cominciato a volere di più, ad esempio una famiglia insieme all’uomo che amava. Aveva solo 27 anni, però aveva accennato con Robert della cosa, ma lui aveva subito fatto un quadro molto chiaro della situazione: figli non ne voleva e non avrebbe cambiato idea con gli anni. Stella aveva sperato che, parlandogli della cosa ogni tanto, facendogli un po’ di pressione, avrebbe cambiato idea ma questo non era successo. Dopo una furibonda litigata, alcuni mesi prima, avevano deciso di interrompere la loro relazione e Stella si era buttata a testa bassa nel lavoro. Infatti un importante studio di architettura di Montreal, uno dei più importanti della città, aveva visto i suoi disegni, l’aveva contattata e, dopo un breve periodo di prova, l’aveva assunta, ormai due anni prima. Ora le avevano affidato un importante progetto che non poteva fallire e, dopo la rottura con Robert, si era gettata a capofitto in questa esperienza, che era anche un modo per distrarre la mente da altri pensieri.
Due settima prima, però, era successo qualcosa che aveva scombussolato un po’ la sua tranquillità; Pierre, una sera, aveva invitato a cena proprio Robert. Per cortesia Stella non l’aveva cacciato di casa e si erano ritrovati a parlare, da soli, nella veranda, in cortile. Robert le aveva detto che sentiva la sua mancanza, che era dura stare senza di lei. Stella, ancora innamorata, gli aveva creduto, prima però voleva testare un’ultima cosa.
«Ho solo un’ultima domanda per te, Robert...» aveva detto.
«Chiedimi tutto...»
«Se veramente io sono la donna della tua vita, sei disposto a cambiare idea sul fatto di avere una famiglia e dei figli con me?».
Robert era rimasto un po’ in silenzio, aveva abbassato la testa e aveva preso tra le sue, le mani di Stella. «Lo sai, questo mai...».
La ragazza aveva immediatamente tolto le sue mani da quelle di Robert, gli occhi pieni di lacrime. «Come fai a dire che sono la donna della tua vita se con me non vuoi una famiglia?»
«Non mi piacciono i bambini...».
Stella aveva il viso rigato dalle lacrime. «Se non ti piacciono i bambini, allora sei tu a non essere l’uomo della mia vita! Addio Robert...». 
Era rientrata immediatamente in casa, lasciando il ragazzo da solo sulla veranda.




Oggi è una giornata grigia, da divano e piumone. Con la musica nelle orecchie ho prodotto qualche altro capitolo. 
Ditemi cosa ne pensate. :))

  
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