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Autore: EugeniaHMJZ    28/10/2012    0 recensioni
La mia migliore amica sta per diventare madre, per la seconda volta.
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  -Sono qui! Lei dov'è!?-
- Hei! È nell'ultima stanza sulla sinistra, ma aspetta non vuole.....-
Sono troppo agitata, la bambina o bambino della mia migliore amica sta per nascere!
Mi dirigo verso la stanza di cui parlava prima Lorenzo, ottimo marito per la mia Cri.
- Tesoro sono qui!-
Si gira, sorride, ha il viso tutto rosso. Non ce la fa più vuole che che quel bambino nasca, e subito!
- Dammi la mano! - urla.
Io subito appoggio borsa e cappotto su una poltroncina nella stanza e accorro alla mano aperta della Cri per stringerla forte.
- Son qui, mia persona, non vado da nessuna parte- 

- Signorina è pronta? -
- Si! Dottore!-
Sono mesi che non la vedo e sono felicissima che finalmente questo bambino stia  per nascere. Fortunatamente ho trovato un'aereo in tempo e sapevo già dov'era l'ospedale.
- Mer! Ci pensi il mio secondo figlio! Non ce la posso fare con un altro uomo in casa!- non riesce a non urlare. Io sorrido, aspetta...
- Quindi un altro maschietto! Bene, Edoardo sarà felice di un fratellino. A proposito dov'è? - dico guardandomi in torno e ricordando se era con Lorenzo quando sono arrivata.
- La Vale è andata a prenderlo a scuola-
- La Vale è qui?! E quando è arrivata! Non la vedo da un sacco!- Sorrido ancora più di prima.
- Si c'è anche John, gli ho chiamati una settimana fa perché volevo che ci fossero, sai c'erano quando è nato Edo e quindi li volevo anche ora. -
I genitori della Cri li ho sempre considerati come 'Mamma 2' e 'Papà 2' e li ho sempre amati, siamo come una famiglia. 

- Signorina al mio tre ok? -
Cristina annuisce e mi stringe ancora di più la mano, ouch!
Io non c'ero quando è nato Edoardo e volevo esserci questa volta, non mi posso perdere la nascita dei figli della mia migliore amica, la migliore amica da sempre, per l'esattezza da quando abbiamo undici anni.
Sono persa nei miei pensieri quando sento un pianto e la mano della Cri che mi lascia piano piano.
Sto piangendo, dall'emozione. La Cri se ne accorge e mi sorride, mi fa segno di abbracciarla e quindi mi piego sul letto.
Quanto mi mancavano i suoi abbracci!
Quando ci stacchiamo c'è il dottore che sorridendo porge il bambino alla madre.
Pure lei si commuove mentre lo porta al suo petto.
In quel momento entra Lorenzo tutto agitato ma si calma subito vedendo sua moglie con in braccio il suo bambino. Allora io esco dalla stanza per lasciargli un po' di privacy.
Dopo circa cinque minuti vedo arrivare dall'ascensore una donna con in braccio un bimbo che ha circa cinque anni.
Io corro subito verso di loro.
- Vale! Edo! -
Valentina vedendomi fa scendere suo nipote e mi stringe forte, e dopo questo lungo abbraccio mi abbasso per abbracciare anche Edoardo.
- Hello, Zia Mer! - che vocino stupendo!
- Hi, my dear. Come sei bello! - è bello parlare così, un mix di inglese e italiano. Lorenzo e Cristina parlano sempre italiano in casa e l'inglese fuori casa, 'Due italiani a New York', potrei farci un film.
Torno su e abbraccio di nuovo la mia mamma acquisita.
- Quanto mi sei mancata! È da tanto che non ci vedevamo! - dico ancora abbracciata a lei.
- Esattamente nove mesi Mer! Come va la vita a LA? - adesso siamo una di fronte all'altra e io ho preso in braccio il mio nipotino, pure lui acquisito.
- Molto bene, grazie. Continuo a ricevere proposte di film e contratti per serie tv, è straordinario. - Già, ultimamente i miei affari vanno meravigliosamente.
- Continuiamo a fare il tifo per te, sai? E ogni film che esce noi andiamo a vederlo, anche se John non vuole!-
- A proposito il grande capo dov'è? - guardo da tutte le parti ma non lo trovo.
- Mmmh.... Sai che credo stia ancora cercando parcheggio?-
In contemporanea dell'ultima "o" vedo uscire un omone dall'ascensore.  Con il mio miglior sorriso gli corro in contro e mi butto tra le sue braccia.
- Eccolo qui il grande Nonno!-
- Hei bionda! -
Anche lui non lo vedevo da troppo! 
Ok, ora sono la persona più felice del mondo.
Ci mettiamo a parlare di come va famiglia, lavoro, amici quando Lorenzo esce dalla stanza e ci chiama.
Entriamo tutti e quattro, io ho ancora in braccio Edoardo che appena vede la sua mamma si agita perché vuole andare da lei.
Allora lo appoggio vicino al letto su una sedia che avvicino, subito abbraccia la sua mamma.
- Hai visto, Ed, your little brother. -
- Quando possiamo giocare? - Continuava ad alternare i suoi piccoli occhi, fratello-mamma-fratello-mamma.
- Oh, prima dobbiamo aspettare che cresca un po', ma ci potrai giocare comunque. Però devi stare attento, he is very weak right now. -
- Of course mum. -
È un bambino veramente intelligente per la sua età.
La stanza è silenziosa perché tutti vogliono sentire quello che i fratellini hanno da dirsi.




 

È sera ormai ed erano passate ore dalla nascita.
La Vale e John sono andati in albergo a riposare, Lorenzo ed Edoardo a casa perché il piccolo si era addormentato, 
io invece volevo rimanere ancora un po' per godermi questo momento, fra qualche ora avevo il mio aereo di ritorno.
Sono seduta sulla sedia vicino al letto e guardo quanto la vecchia/nuova mamma si gode il suo bambino.
- Tommaso - ruppe il silenzio Cristina continuando a giocherellare con la mano del bambino.
- Come scusa? - Avevo sentito ma non ero sicura che avesse detto qualcosa.
- L'abbiamo chiamato Tommaso, sai per quello che è successo...-
- Tranquilla non serve spiegare, mi ricordo- Ora sta guardando me, ha gli occhi lucidi.
- Quando l'ho detto alla Vale si è messa a piangere ma non per tristezza, per felicità. 
Ha detto che era orgogliosa che mettessi il nome di mio fratello a mio figlio, per ricordare. - Si è girata dall'altra parte per non farmi vedere che le sono scese delle lacrime.
- Hai fatto bene, ne sarà felice anche lui - Le ho messo una mano sulla spalla per farle capire che sono qui anche io e che non si deve vergognare di poche lacrime.
- Lo spero. -
Mi sorride non posso non sorridere anche io.
- Tesoro, lo sai che io ci sono e ci sarò sempre. Hai capito? -
- Si idiota. - Le do un bacio sulla fronte e faccio lo stesso con Tommaso.
- Chiamami quando vuoi! Io ora vado a prendere un aereo, e ricorda che ne posso sempre prendere uno anche per tornare qui, soprattutto per tornare qui.
Buona Notte Cristina. Ti voglio bene. - Mi alzo, mi metto il cappotto e prendo la borsa.
- Grazie, buona notte Meredith. -
Le sorrido.
Esco dalla stanza e mi dirigo verso l'ascensore.



From me: in principio ho scritto questa storia per la mia vera migliore amica. Che non c'è mai per me, ma hoscritto questa storia per farle capire che io ci sraò sempre. 
Non lo so se l'ha capito, ma questa è un altro 'genere' di storia. 
Grazie per aver letto, spero in recensioni.
Un saluto. Eugenia.

  
  
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