Protagoniste di questa storia sono le ferite, che nel corso della vita si trasfigurano, diventano creature meravigliose, poi mostri orribili. Siedono a prendere il tè con chi ne ha voglia, ma tornano sempre per prendersi gioco dell'animo umano. In uno scenario vittoriano, poi horror, poi drammatico, questo è un inno all'eterna trasformazione del dolore, prima nella più grande devastazione dell'anima e poi in una forza immensa. Che si vorrà perfetta. Magnifica.