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Autore: telesette    28/10/2012    2 recensioni
Il "Comitato Scrittori e Scrittrici d'Elìte", in accordo col Mondo della Magia, vuole promuovere una Legge Magica di controllo e restrizione sulla qualità delle fanfiction. Chiunque vada a scrivere sciocchezze e/o storie che non incontrano il gusto della maggioranza, verrà infatti rinchiuso ad Azkaban o peggio condannato al Bacio del Dissennatore.
Potrebbe essere anche una cosa seria... se non ci fosse di mezzo il sottoscritto, s'intende!
Genere: Parodia, Satirico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Erano tutti riuniti nella Sala Grande di Hogwarts...

Silente annunciò con orgoglio ai giovani maghi della scuola che, in omaggio all'entusiasmo dei loro ammiratori babbani, l'intero Mondo della Magia avrebbe celebrato degnamente le migliaia e migliaia di storie scritte sulle loro vicende.
Con tali e tante prove di talento e immaginazione, la saga di Harry Potter sarebbe vissuta ben oltre i libri e la filmografìa originale.
Quel giorno infatti, al cospetto dei loro personaggi preferiti, gli scrittori e le scrittrici più promettenti avrebbero tenuto un memorabile discorso sull'importanza e sulla qualità delle loro fanfiction selezionatissime. Solamente le storie migliori, le più originali e ben scritte, rendevano onore e lustro al meraviglioso universo nato dalla penna di J.K. Rowling. Così era stato deciso che, in mancanza di particolari doti letterarie, nessuno avrebbe più avuto il diritto di avvicinarsi alla "nobile arte" scrittoria.

- Dobbiamo preservare e difendere la qualità delle nostre opere - esclamò la presidentessa del Comitato Scrittori e Scrittrici d'Elìte, dopo che Silente ebbe operato su di lei un incantesimo Sonorus per permetterle di rivolgersi a tutta la sala. - Così come la magia è beneficio per pochi eletti, anche scrivere fanfiction necessita di capacità fuori dal comune; come dire che, in un certo senso, anche noi abbiamo i nostri Magonò...

Subito alle spalle della scrittrice si levarono alcune risatine soffocate, tuttavia costei proseguì imperterrita.

- Ecco perché, con il benestare del qui presente Ministro Scrimgeour e della nostra immortale Zia Rowl, ritengo che sia opportuno istituire una Legge di Restrizione-Magica per tutte le fanfiction "squallide" su internet e dintorni: chiunque oserà scrivere una fanfiction puerile ed insulsa, senza il benestare del nostro illustre comitato, verrà rinchiuso immediatamente ad Azkaban; i dissidenti che si opporranno a questa decisione, indipendentemente dalle attenuanti, riceveranno il Bacio dei Dissennatori senza nessuna possibilità di appello; e tutte le storie che non incontreranno la nostra approvazione, in rispetto alle "Sacre Regole" delle fanfiction, verranno rimosse e oscurate immediatamente da qualunque sito, blog o pagina web esistente!

Subito gli altri membri del comitato, entusiasti dalle parole della loro presidentessa, applaudirono all'unisono per lo splendido discorso.
Alla luce degli attuali accadimenti, non era possibile adottare altra soluzione.
Troppa gente infatti, oltre a non mostrare più alcun rispetto per la serie e i personaggi, tendeva sempre di più a scrivere insulse e melense storielline; oltretutto, cosa ancora più grave, non portavano il benché minimo rispetto verso gli autori e le autrici veterane.
Quei luridi e patetici dissidenti, responsabili di orrore e abominio verso un'arte letteraria nobilissima ( quella delle fanfiction, appunto! ), sedevano ora in fondo alla Sala Grande. Il capo chino in avanti e le braccia dietro la schiena, tutti con l'aria abbattuta e senza nemmeno il coraggio di sollevare lo sguardo, erano costretti ad ascoltare impotenti il discorso di quella invasata. Tra di loro, oltre a qualche giovane adulto sulla ventina, c'erano anche numerosi ragazzi e adolescenti; gente abituata a ridere e scherzare, pur con abilità e proprietà di linguaggio molto limitate, ma anche d'animo semplice e in buona fede.
Eppure, secondo la nuova Legge di Restrizione-Magica, costoro non dovevano più scrivere né condividere le loro storie su internet o altrove. La loro semplice presenza anzi, sempre secondo l'opinione della maggioranza che avevano contro, insultava profondamente gente molto più dotata e piena di talento. Le loro ficcìne infatti ricevevano troppa attenzione, a dispetto delle "vere fanfiction", e questo dava origine a forti dissapori e ad uno stato di malcontento generale.
Ecco perché le fanfiction dovevano essere selezionate.
Ecco perché molti guardavano favorevolmente all'istituzione della nuova Legge Magica.
Tuttavia c'era qualcosa che non quadrava molto bene in tutto questo...

 

***

 

Ero stato convocato a quella specie di riunione, solo ed unicamente per fare atto di presenza.
Era noto infatti che, in quanto autore di dubbia reputazione morale, una mia parola in pubblico avrebbe potuto sviare dall'importanza e dalla necessità di una simile soluzione. Personalmente l'idea della presidentessa mi sembrava una colossale sciocchezza: impedire magicamente a migliaia di persone di scrivere liberamente, solo perché il Comitato Scrittori e Scrittrici d'Elìte non tollerava che le storie con meno pretese proliferassero indisturbate.
Mentre la presidentessa andava avanti ad illustrare l'importanza religiosa del fanwriting, e altre cavolate del genere, ricordo solo che ad un certo punto mi alzai senza dare troppo nell'occhio. Oramai ne avevo le tasche piene e, attraverso uno dei passaggi segreti che il buon vecchio Pix mi aveva mostrato tempo addietro, mi ritrovai nell'ingresso principale del castello.
Qui mi accorsi che qualcuno stava "singhiozzando" sommessamente, vicino al grande colonnato, e mi avvicinai per scoprire di chi si trattava. Seduta sui gradini dell'atrio, incurante della mia presenza, una ragazzina di non più di tredici anni stava piangendo lacrime amare sui resti di un PC in frantumi.
Stando bene attento a non spaventarla, provai a tossire leggermente per richiamare la sua attenzione.
Costei si voltò appena a guardarmi, il volto arrossato e gli occhi lucidi, e si sfregò il naso e le guance col dorso della mano.

- Che c'è che non va? - provai a domandarle.
- Il... Il mio computer - spiegò lei, in preda ai singhiozzi, sollevando miseramente ciò che teneva in mano. - Mi hanno distrutto il computer!
- E chi è stato quel mascalzone?

Lei tacque, respirando fortemente.

- Andiamo, dimmelo - feci io, cercando di rassicurarla. - Ti assicuro che, chiunque sia, non la passerà liscia e...
- E' stata la presidentessa del Comitato - spiegò la ragazzina, tirando su col naso. - Lei e le sue compagne: siccome avevo scritto una Harry/Luna, mi hanno afferrato il computer e l'hanno sbattuto contro il portico... C'erano tutte le mie storie in memoria, e molte non le avevo neanche salvate!

Quasi non riuscivo a credere alle mie orecchie.
Che quella sottospecie di presidentessa non avesse tutte le rotelle a posto era indubbio, almeno secondo il mio personale giudizio, ma un simile comportamento era da manicomio.
In effetti non c'era molto che io potessi fare in quella situazione, pur comprendendo quello che la poverina stava effettivamente provando aldilà della perdita del solo computer: ricordi e pensieri, sotto forma di pagine e racconti, interamente e irrimediabilmente cancellati...
Chiunque al suo posto, a prescindere dalla violenza o meno delle proprie reazioni, avrebbe pianto una simile perdita.
Fortunatamente in quella giunse un aiuto inaspettato... o meglio addirittura tre!

- Ehilà - esclamò Ron, non appena mi ebbe riconosciuto. - Che ci fai qui, vecchio matto che non sei altro?
- Anche tu alla cerimonia sulle fanfiction, eh - osservò Hermione con un sorriso. - Cos'è, hai finalmente deciso di scrivere seriamente?
- Accidenti, che faccia scura - fece Harry perplesso. - E' successo qualcosa?

Senza perdere tempo, spiegai loro la situazione.
Sia Harry che Ron erano semplicemente inorriditi, tanto che mi domandarono più volte se per caso non stessi scherzando.

- Magari - risposi. - E che io sappia, non è la prima volta che si verificano simili prepotenze!
- Aspetta, lascia fare a me - disse Hermione alla ragazzina, impugnando la sua bacchetta. - Reparo!

In men che non si dica, l'incantesimo rimise insieme i transistor e i circuiti del portatile. Il software era tornato magicamente a posto, come se non avesse subito il benché minimo danno, e all'accensione la ragazzina scoprì con sollievo che i file ivi contenuti erano pressoché intatti. La giovane autrice di fanfiction non aveva parole per esprimere tutta la propria riconoscenza, anche se Hermione la accarezzò con un sorriso, e si profuse in un abbraccio di tutti e tre i maghetti al completo.

- Sia benedetta la magia e chi l'ha inventata - commentai io, non appena la ragazzina tornò in Sala Grande per riunirsi ai compagni.
- Purtroppo nemmeno la magia può cambiare la TESTA di certe persone - osservò Harry, aggiustandosi gli occhiali.
- Ma che razza di gente frequenta i siti delle fanfiction ?!? - domandò Ron.
- Dipende - feci notare subito. - Per fortuna non siamo tutti così, almeno questo posso confermarlo, ma è anche vero che non c'è limite alla stupidità e prepotenza di certa gente!
- Mi piacerebbe proprio entrare là dentro e dare a quelle vigliacche ciò che si meritano!
- Sarebbe inutile, Hermione - sospirò Harry. - Quando agiscono in "branco", si coprono a vicenda... Non ammetteranno mai in pubblico di cosa sono capaci, quando hanno a che fare con qualcuno che scrive e pensa di testa propria!

Tutti noi annuimmo con un muto cenno del capo.
Certo, neppure la magia poteva cambiare una situazione del genere. Una situazione che, invece di migliorare, sembrava degenerare a ogni pié sospinto. Ogni giorno qualche gruppo di fanatiche estendeva la propria autorità, ricorrendo ad ogni genere di pressione, e ogni giorno i nervi di qualcuno finivano inevitabilmente per cedere.
In quel momento era abbastanza forte il desiderio di entrare là dentro, non fosse altro che per ridimensionare l'ego di quello pseudo-comitato, ma era anche vero che non avrebbe risolto un bel niente... anzi, avrebbe inasprito ancora di più gli animi e provocato una faida ancora più violenta tra due fazioni contrapposte.
Improvvisamente mi balenò in testa una certa idea e, illustrandone sottovoce i dettagli a Harry e compagni, insieme decidemmo il modo migliore per metterla in pratica.

 

***

 

Frattanto la presidentessa aveva appena finito il suo discorso, suscitando altre ovazioni di applausi e sincera ammirazione.
Silente si avvicinò per prendere la parola ma, prima ancora di aprire bocca, l'austera professoressa McGranitt gli si avvicinò per mormorargli qualcosa all'orecchio. Silente sbarrò gli occhi perplesso, attraverso le lenti degli occhiali a mezzaluna, tuttavia si ricompose in fretta.

- Ecco... Prima di votare per l'approvazione di questa nuova Legge Magica, mi comunicano che la casa di Grifondoro ha organizzato un piccolo fuori-programma musicale da dedicare al Comitato qui presente!

La presidentessa e le altre si mostrarono alquanto perplesse.

- Preside Silente - esclamò un'alta rappresentante del comitato facendosi avanti. - Non si potrebbe rimandare questo fuori-programma, graditissimo beninteso, a dopo la votazione?
- Sono spiacente - rispose il vecchio, carezzandosi la lunga barba bianca con noncuranza. - L'idea è stata proposta da un nostro ospite che, anche chiedendoglielo, dubito che accetterebbe di posticipare l'esibizione...
- E chi sarebbe?
- Ovviamente l'autore di questa fanfiction!

Alle rappresentanti del comitato, sentendosi immancabilmente cascare le braccia, mancava perfino la forza di replicare.
Come si permetteva quel disgraziato autore da quattro soldi di interferire con la loro importantissima iniziativa?
Sicuramente aveva in mente qualcosa di losco.
Era sempre stato un viscido e arrogante ipocrita, velenoso e manipolatore, e tuttavia non c'era verso di sbarazzarsi di lui in alcun modo. Era come uno spregevole parassita, insinuatosi a tradimento nel mondo delle fanfiction, che ovunque scriveva non faceva altro che spargere in giro il seme del male.

- TU ?!? - esclamò il Comitato all'unisono, non appena l'autore della fanfiction si avvicinò a fianco di Silente. - Come osi intrometterti con le nostre manifestazioni culturali ?!? Tu non hai alcun diritto di essere qui, sei solo un miserabile farabutto...
- Anch'io sono molto contento di vedervi, mie care signore - risposi in tono ovviamente sarcastico. - Sarà per me un vero piacere dedicarvi questo pezzo, l'ho preparato apposta per l'occasione!

Ciò detto, Silente si voltò a strizzare l'occhio in direzione della McGranitt.
Se non fosse stato per la cara Minerva, d'accordo con Harry e con i Grifondoro al completo, non avrei potuto apporre questa simpatica canzoncina in chiusura... Ordunque, nonostante le deboli proteste e le minacce del Comitato, Silente mi amplificò la voce con l'incantesimo Sonorus e il bravo professor Vitious fece partire l'orchestra dei suoi magici strumenti per accompagnarmi durante l'esecuzione.

 

***

 

TE C'HANNO MAI MANNATO A SERPEVERDE
parodia di: "Te c'hanno mai mannato a quer paese" - A. Sordi

 

( intro strumentale )



Me sarò chiesto cento
mille volte
io che non so certo
un Grifondoro
che ho fatto per trovamme sta streghina
che manco
Corvonero
e Tassorosso
E dato sì
che sei così orgojosa
ebbene
io te vojo
di' na cosa...

 

Te c'hanno mai mannato
a Serpeverde ?
Sapessi quanta gente che ce sta
er primo Magnamorte è amico mio
Tu dije che te c'ho mannato io
e va
e va
con "Avada Kedavra"
e c'ho da fa
Sarai na grande maga
insieme a tanti
te posso di' però
che me l'hai sfranti
e va
e va
nun poi sapé er piacere che me fa...
Magari er professore
te consola
così tu fai la maga
e lui
te sola!
In mezzo ai serpenti
sola!
Coi tuoi commenti
sola!
Sola tu resti, tié!

 

Già che ce so
me "crucio" st'altro mago
co tte
la tua bacchetta
e stai più su
te sei ingollato troppo...
filtro, a coso!
Mica t'offendi se
te do der "tu"...

 

Te c'hanno mai mannato
a Serpeverde ?
Sapessi quanta gente che ce sta
a tte te danno più er Boccino d'Oro
e noi te ce mannamo tutti in coro:
e va
e va
chi va co' la su scopa è baccalà...
So' mezzosangue
e nun me 'mporta niente
perché tu si sortanto
un prepotente
e va
e va
che più sei mago e più
ce devi annà...
E t'aritroverai
ner posto giusto
e con Marfoy, vedrai
ce provi gusto
solo insultando!
Uh, sto solo giocando!
Uh, sto solo a scherzà, pardon!

 

( parlato )
Pardon, pardon, un par de...
Vabbé, ce semo capiti, mo'

 

Ma quanno la mattina
e sto ar castello... eh!
C'è un fatto
che me bbutta giù er morale
che m'aritrovo sempre
ad un prefetto
e me riscaglio addosso
sto finale...

 

Te c'hanno mai mannato
a Serpeverde ?
Sapessi quanta gente che ce sta
così che me ne sbatto
e me consolo
cor fatto de mannàmmece da solo
e va
e va
cor gufo si te va
ce devi annà...
Tanto se te anniscondi
ner mantello
te ficcano lo stesso
questo uccello
e va
e va
E' inutile che stamo
a litigà...
Bevemece a Pozzione Polisucco
così c'annamo poi
co' questo trucco
a Serpeverde!
Tutti
a Serpeverde!
Tutti
a Serpeverde!
Tutti...

 

( parlato )
Aho! Ma tu cche fai, nun venghi ?!?
Chi è, ahò?
E come 'nvengo?
Pe forza!

 

Tutti
a Serpeverde!
Tutti
a Serpeverde!
Tutti
a Serpeverde qua !!!

 

***

 

FINE 

   
 
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