Il sole passò attraverso le tende, andando a finire sul suo viso, svegliandola. Aveva gli occhi gonfi. Gonfi e rossi. Aveva pianto anche quella notte. 
Ormai questa storia andava avanti da un mese.

Era un mese che piangeva di nascosto da tutti. Tutti quelli che le chiedevano 'Come stai?' . Tutti quelli a cui lei rispondeve 'bene'. Tutti quelli che le sorridevano quando lei lo diceva, pur sapendo che in quel 'bene' non c'era neanche un briciolo di verità. 
Era passato un mese da quando lei aveva scoperto la verità. Un mese da quando lei e le sue amiche decisero di andare alla polizia. Un mese da quando lui era scappato. Un mese, e di lui ancora non si avevano notizie.. 

Spencer rimase ancora qualche minuto sul suo letto, sotto le coperte. Lo stesso letto dove lei si era unita per la prima volta a lui. Le stesse coperte che li coprirono in quei brevi e stupendi attimi. Un'altra lacrima le scese dal viso nel ripensare a quei momenti. 
-Basta piangere, basta. non se lo merita.- Pensò mentre provò ad alzarsi dal letto. Quandò finalmente riuscì ad alzarsi iniziò a sentire un giramento di testa, le sue gambe si rifiutavano di stare in piedi, e la fecero cadere nuovamente sul letto. La testa le girava, era sola in casa e il cellulare era troppo lontano per poter chiamare aiuto. Poi sentì il campanello suonare, ma non ce la faceva ad alzarsi. Sentì la porta di casa chiudersi, e i passi di qualcuno che saliva su per le scale.                                                                                                                                                

'-E se fosse lui ? E se fosse venuto ad uccidermi ? - Più il rumore dei passi aumentava, e più quei pensieri annebbiavano la sua mente. La porta si aprì. Era Jason.                   

-Hey, stai bene ?- Jason si avvicinò a lei con aria preoccupata.
- Si, ho solo un pò di mal di testa- detto questo si alzò e si diresse verso il bagno.

Si fece una doccia che la fece stare molto meglio, anche il mal di testa sembrava essere passato. Si vestì e scese giù in cucina dove Jason la stava aspettando.

- Hai pianto anche stanotte ? - Jason.
- Se lo sai già perché me lo chiedi ? - Spencer.
- Scusa tanto- Jason.
- No.. Jason. Scusa tu. E' che... - Spencer.
- Hey, va tutto bene. Ok ? - Jason.

Lei annuì e gli sorrise, pochi secondi dopo iniziò a sentire di nuovo quel giramento di testa e una fitta terribile allo stomaco. Cadde per terra, fino a perdere completamente i sensi. Si risvegliò qualche ora dopo, in un letto a lei sconosciuto. Non ci mise molto prima di capire che si trovava in un ospedale. Jason era lì vicino a lei, e c'erano anche Aria, Emily e Hanna.

- Cos'è successo ?- Spencer
- Sei svenuta- Jason.
- Come ti senti Spence ? - Hanna. 
- Non bene, ma meglio di prima.- Spencer.
- Il dottore ti ha fatto delle analisi. Lo stiamo aspettando con i risultati.- Aria. 

- E l'attesa è finita- Dottore. 
- Allora ? Che cos'ha ?. - Emily. 
- Niente di particolare. E' una cosa normale nelle sue condizioni.-

 'Nelle mie condizioni ?'  Ma di che diavolo stava parlando ?

- Mi scusi, ma che significa nelle sue condizioni ?- Jason. 
- E' la stessa cosa che vorrei sapere anche io. - Spencer.

Il dottore la guardò con fare un pò stupito. E poi cinque parole. Cinque parole che la fecero sobbalzare. Cinque parole che la fecero tremare. Cinque parole che lasciarono a bocca aperta tutti gli altri. Cinque parole che sapeva che avrebbero cambiato il resto della sua vita.


-Lei è incinta signorina Hastings. -