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Autore: Yoana    13/05/2007    8 recensioni
Questa FF è un missing moment de "I Figli della Speranza" di Kysa collocato fra il capitolo 63 e 64.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa FF è un missing moment de "I Figli della Speranza" di Kysa.

La sigillazione è stata ufficialmente decretata e Tom è straziato dal dolore che sta provocando ai propri cari. Nel capitolo 63 è narrato come Tom, dopo i funerali di Asteria, scappi da scuola per rifugiarsi a Dark Hell Manor, dal padre. Tornerà solo la sera, quando varca la soglia di Hogwarts il pendolo sta battendo i dieci rintocchi. Al dito un anello, nella testa il colloquio avuto con Lord Voldemort.

Ho immaginato che a Dark Hell Manor anche il Lord Oscuro stia ascoltando un pendolo battere. E' nella camera che aveva assegnato a Tom, osserva il nulla rischiarato dai lampi che circonda il suo maniero. E ripensa a quanto si sono detti.. ogni rintocco un flash nella sua memoria.

Ringrazio di cuore Kysa per l'incoraggiamento e per i complimenti, nonchè per il permesso accordatami di poter pubblicare qualcosa tratto dalla sua fantastica saga.




I Dieci Rintocchi



"Il pendolo di Hogwarts stava scoccando le dieci di sera di quell'infausto giorno di funerali quando Thomas Maximilian Riddle rimise piede nella Scuola di Magia."

tratto da I Figli della speranza, cap. 64



Primo rintocco.


"Però non piangi, Thomas."

"Non ho più lacrime da versare."


Secondo rintocco.


"E così non hanno mai sospettato nulla."

"Non potevo permettermi che sospettassero."

"Non ho mai coltivato particolarmente l'arte della menzogna. Tu ne sei maestro, te ne rendo merito."


Terzo rintocco.


"Come hai fatto a nasconderti alla Vista del Legimors?"

"Pregando ogni notte Dio e il Diavolo che lui non vedesse."

"Interessanti alleati."


Quarto rintocco.


"Harry come stà?"

"Mi odia."

"Capisco. Ti ci abituerai, Thomas. Il suo odio spesso è più avvolgente e forte del suo amore."

"Ti odio!"

"Lo so."


Quinto rintocco.


"I tuoi occhi sono diversi. Hai conosciuto le lusinghe dell'amore, vero?"

"Zitto."

"E questo ti lacera dentro. Ti sei volontariamente avvicinato alla fiamma sapendo che sarebbe stata fatale, mia piccola falena."

"Zitto!"

"In fondo hai preso qualcosa da Bellatrix. Anche lei provava perverso piacere nel dolore."

"TACI!"


Sesto rintocco.


"E' tuo. Prendilo."

"Non lo voglio."

"Questo non mi importa. Prendi l'anello."

"Perchè?"

"Perchè era di mio nonno. E di mio padre. E mio. Ora è tuo. Portalo nella tomba con te."


Settimo rintocco.


"Buffo. Penseranno che tu li abbia sempre odiati in fondo."

"Io non li odio! Li amo! Solo per questo l'ho fatto! Per proteggerli dal Male che mi porto dietro!"

"A volte si fa piangere chi si ama."

"Che ne sai tu dell'amore?"

"Ho fatto piangere molti."


Ottavo rintocco.


"Quando camminerai per i corridoi e la gente si scosterà terrorizzata da ciò che hai dimostrato di poter fare. Quando cercherai i loro occhi ma questi distoglieranno lo sguardo, pallidi e a disagio. Quando siederai solo perchè sei un gigante fra gli uomini. Pensa a me, Thomas."

"Perchè mai dovrei farlo?"

"Perchè sono l'unico a sapere quello che provi."


Nono rintocco.


"Nessuno è mai riuscito a ingannarmi tanto bene. Nemmeno Harry."

"Merito del mio sangue maledetto."

"Non finisce qui fra noi, Thomas."

"E' già finita."


Decimo rintocco.


"Non ti permetterò di voltarmi le spalle così."

"Devo andare ora."

"Potrai crederti furbo ma c'è sempre un modo per aggirare anche il patto più solido che mente umana abbia mai potuto concepire. E io lo troverò."

"E' tardi, non posso restare oltre."

"Non ti lascerò commettere questa follia, Thomas."

"Addio."



Uno spiraglio di penombra ferisce il buio assoluto.

Nagini striscia, lenta, fedele, onnipresente. La lingua biforcuta saggia l'aria, percepisce qualcosa di alieno, inconcepibile per lei.

Freme appena, cerca il figlio.

Ma il Padrone è solo.

La sua figura è nera avvolta nel mantello. Davanti all'enorme vetrata a mosaico, fissa il vuoto.

"Padrone, è arrivata ora la conferma. Le hanno prese." Sibila Nagini, ma non osa avvicinarsi. Strane vibrazioni nell'aria, strani odori sulla sua lingua.

"Perfetto." E il suo signore si muove.

Un gesto della mano, le dita artigliano l'aria più che carezzarla. Di nuovo compaiono le sbarre, la sontuosa camera torna ad essere ciò che era sempre stata, una sontuosa prigione.

Poi le passa accanto.

Il Padrone solitamente sembra volare rispetto agli altri umani, non lascia mai impronte, non lascia mai tracce.

Lord Voldemort si allontana fagocitato dai mille corridoi di Dark Hell Manor. Alcuni di essi conducono all'inferno, si sussurra.

Nagini saggia l'aria, nuovamente.

Acqua. E sale.

  
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